Ancora una volta le istituzioni di questa città hanno ritenuto un crimine non avere una casa. E di cosa sono quindi accusate queste famiglie? In sostanza il reato commesso è quello di povertà!
Sgombero alle Scuole Severino Ferrari occupate da famiglie senza un tetto
Le ex-scuole Severino Ferrari di San Ruffillo (inutilizzate ormai da anni), occupate da 3 anni da famiglie che non hanno una casa, sono state sgomberate questa mattina.
Ancora una volta le istituzioni di questa città hanno ritenuto un crimine non avere una casa. E di cosa sono quindi accusate queste famiglie? Il reato è quello di essere vittime di questa crisi, di non avere un lavoro o di avere un salario insufficiente. In sostanza il reato commesso è quello di povertà!
Ancora una volta famiglie di lavoratori vengono sgomberate da uno stabile occupato per essere buttate su una strada, senza un tetto. Il diritto alla casa, nella Repubblica Italiana governata dal Presidente Renzi, è ormai esclusivo di chi se la può permettere. Oppure dei tanti palazzinari della nostra città, pieni di appartamenti costruiti ma rimasti sfitti e invenduti. Per questi meglio un appartamento sfitto e invenduto, piuttosto che darlo a delle povere famiglie. La solidarietà queste persone, che si profondono spesso in grandi elargizioni filantropiche, non sanno proprio cosa sia. Peraltro lo stabile in questione appartiene alla Cassa di Risparmio di Bologna, che come altre banche riempe i comunicati stampa della “sostenibilità sociale”, ma che non guarda in faccia a nessuno quando si tratta di riappropriarsi di un proprio stabile.
Ci chiediamo anche cosa farà il Sindaco Merola, che sta riscoprendo il proprio lato sociale a pochi mesi dalla campagna elettorale. Ci fa piacere vederlo spesso alla mensa popolare, ma chi chiediamo come sia possibile che in questa città continuino gli sfratti senza che lui ne sappia niente? Quali aiuti saranno dati a queste famiglie ora senza un tetto?
Sappiamo già che ci verrà detto “Le case pubbliche sono poche! questi devono stare in graduatoria, non occupare stabili illegalmente!”. Invitiamo chi la pensa così a chiedersi come si fa ad aspettare anni su una strada, come si fa a chiedere a delle famiglie a dei bambini di non avere un tetto per mesi. Se le case pubbliche sono poche, che si requisiscano gli immobili sfitti da oltre un anno per pubblica utilità e si retribuisca il proprietario con un affitto a canone sociale. Non è possibile che nella nostra città ci siano case senza famiglie e famiglie senza casa.
Infine esprimiamo ancora la nostra solidarietà alle forze dell’ordine, costrette a inseguire povere famiglie senza casa. Siamo sicuri che sarebbero più contente di indagare sulla criminalità che invade sempre più la nostra città, piuttosto di passare le giornate a difendere un immobile di una Banca (che peraltro ha appena annunciato profitti in crescita[1]) da lavoratori senza un tetto. Ci pare molto più preoccupante l’infiltrazione delle mafie nel mercato immobiliare bolognese.
[1] INTESA SANPAOLO: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2015: ” INTESA SANPAOLO: RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 DICEMBRE 2015; FORTE AUMENTO DELLA REDDITIVITÀ, SUPERIORE AGLI OBIETTIVI DEL PIANO DI IMPRESA 2014-2017. PROPOSTA DI DIVIDENDI CASH PER € 2,4 MLD. ELEVATA PATRIMONIALIZZAZIONE, LARGAMENTE SUPERIORE AI REQUISITI NORMATIVI: COMMON EQUITY RATIO PRO-FORMA A REGIME AL 13,1% TENENDO CONTO DELLA PROPOSTA DI DIVIDENDI. UTILE NETTO DEL 2015 A € 3 MLD SE SI ESCLUDE IL CONTRIBUTO STRAORDINARIO AL FONDO DI RISOLUZIONE, UTILE NETTO CONTABILE A € 2.739 MLN. http://www.group.intesasanpaolo.com/scriptIsir0/si09/salastampa/ita_comunicati_stampa.jsp#/salastampa/ita_comunicati_stampa.jsp
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