“Ribellarsi facendo l’università”

Una parte della popolazione tunisina, quelli che abitano a Sidi Hassine-Sijoumi, periferia della capitale, li considera tutti delinquenti e potenziali jihadisti. Siamo in una delle banlieu più devastate, sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale.

 

 

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La ricchezza sociale dei territori (Coordinamento nazionale No Triv)
Il Coordinamento No Triv sostiene Comune per la grande attenzione e passione editoriale che riserva ai temi dell’ambiente e dei beni comuni. È un progetto che mette a disposizione di tutti i movimenti e le lotte dal basso informazioni, approfondimenti e commenti che aiutano a leggere correttamente le dinamiche sociali ed economiche. E così facendo consente anche di poter guardare alla ricchezza e alla articolazione delle esperienze politiche che vivono e fanno vivere i territori nel nostro paese

 

RIBELLARSI FACENDO L’UNIVERSITÀ
Una parte della popolazione tunisina, quelli che abitano a Sidi Hassine-Sijoumi, periferia della capitale, li considera tutti delinquenti e potenziali jihadisti. Siamo in una delle banlieu più devastate, sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale. Eppure è proprio qui che quell’altra parte della società, quella che non si rassegna alla mediocrità e non vuole lasciare alle élites l’esclusiva della conoscenza, ha dato vita alla prima università popolare della storia della Tunisia. Per ora tutto è basato sul volontariato e l’autofinanziamento, la gente del quartiere si ribella sottraendosi al destino che lo Stato e il governo ha nno disegnato per molti di quelli che vivono qui, il malaffare o l’estremismo religioso, e sistema scaffali e scrivanie. La gestione è completamente orizzontale
PATRIZIA MANCINI E HAMADI ZRIBI

RITMO, QUANTITÀ, RAPIDITÀ
“Siamo tutti arruolati nell’esercito del superfare, del plurifare, al contempo guidare, comunicare al cellulare e programmare la spesa. Oppure leggere e ascoltare la musica, più magari cucinare. O anche, studiare, guardare la tv e chattare. E ognuno si faccia i propri esempi… È fin troppo facile e banale osservare quanto ciò corroda l’intensità di qualsiasi esperienza – scrive Paolo Mottana -, quanto prosciughi la sua profondità, quanto determini un impoverimento straordinario delle possibilità di esplorare… Non si è mai con sé stessi o con-uno soltanto, sempre in molti, in molte cose, frantumati e alienati… Non più tempo per il vuoto e per la riflessione… La nostra vita scorre in un continuum sempre più accelerato e stratificato in cui tutto si macina parallelamente, si disperde… Ogni cosa al centro del nostro campo di interesse è lavoro, cioè sfruttamento, operare con efficienza, nulla è più affidato al flusso naturale del tempo… Dai bambini ai vecchi, che solo in virtù di qualche demenza possono placare l’ansia produttiva, occorre darsi da fare, sia per dovere, sia per diletto, ma comunque dentro ad una macchina che impone ritmo, quantità e rapidità…
PAOLO MOTTANA

QUELLA SVEGLIA PUNTATA ALLA SEI DEL MATTINO M.C. e G.C.
NON FARE NIENTE, PER CAMBIARE IL MONDO H. BELLINGHAUSEN .
CI VUOLE IL TEMPO CHE CI VUOLE LUCIANA BERTINATO

QUELLA È LA JUNGLE
“Calais è una città di passaggio, attraversata da molti e abitata da pochi. Quando arriviamo è notte, il tempo è pessimo e non sappiamo ben dove dirigerci. Usciamo dall’autostrada e ci rendiamo conto che sta accadendo qualcosa… In lontananza si scorge un grande fuoco e tutt’intorno baracche di legno, tendoni e altre strutture parzialmente demolite. Siamo arrivati, quella è la Jungle, o almeno quello che ne rimane. Si intuisce che lo sgombero, in corso ormai da diversi giorni e temporaneamente sospeso, è nuovamente in atto…”. Un reportage dalla delegazione di Macao, spazio culturale occupato di Milano, in viaggio a Calais, tra cibo e abiti da smistare, la polizia all’ingresso, la cucina sempre a lavoro, le attività che funzionano senza coordinatori, i bambini e i pattini a rotelle, un happy birthday intonato a gran voce… Un reportage di chi contro la Foretezza Europa si ribella facendo
ACCIO PER MACAO

SMETTETE DI RESPINGERE
“Firmare petizioni è un’azione che cerco di compiere il meno possibile. Ogni volta che firmo una petizione – scrive Franco Berardi Bifo – vuol dire che c’è qualcosa di cui mi vergogno. Mi vergogno di non essere capace, con le forze di cui dispongo e con l’aiuto degli altri, di rimediare a una situazione che mi toglie il respiro. È la condizione in cui mi trovo oggi: firmo la petizione nella quale un gruppo di intellettuali europei chiedono all’Unione europea di non macchiarsi di una colpa spaventosa. Milioni di persone stanno fuggendo dalle conseguenze di una guerra che l’occidente ha scatenato dal 2001: afghani, iracheeni, siriani e anche molti altri fuggono le conseguenze di duecento anni di colonialismo e di quindici anni di bombardamenti e impoverimento…”
FRANCO BERARDI BIFO

QUANDO L’ESERCITO ENTRA IN CLASSE
Non tutti lo sanno, ma sempre più spesso le Forze Armate italiane fanno di tutto per entrare nelle scuole, come dimostra l’ultimo caso di Castelleto Ticino (Novara). Scrive Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi: “Spesso si comincia a portare i bambini al cinema, poi magari anche a visitare la base di Cameri, a vedere da vicino quei gioiellini di aerei da guerra… E si coinvolgono anche le famiglie. Questa è cultura… di guerra. Questa è propaganda di guerra!”
RENATO SACCO

NEUTRALITÀ ATTIVA
Dicono che non ci sono alternative alla guerra in Libia. Mentono. Dialogo dal basso tra i diversi attori sociali e politici, embargo all’export di armi, interventi di contingenti civili e militari disarmati, corridoi umanitari per i rifugiati… Alcune proposte per un piano di neutralità attiva
UN PONTE PER…

LA BIBLIOTECA DELLE COSE
Gli spazi nei quali mettere in comune utensili, saperi e tempo stanno emergendo un po’ ovunque nel mondo. Si tratta, in primo luogo, di luoghi comunitari di creatività. Ecco come possono nascere e come possono funzionare
PAUL HALLOWS

RIDURRE LA DIPENDENZA DAL MERCATO SERGE LATOUCHE
AVVIARE UN CAFFÈ DELLE RIPARAZIONI SVEN EBERLEIN
ELETTRODOMESTICI, NATI PER ROMPERSI LAURA PAVESI

ELEMENTARE WATTS!
Quando sembra che nulla può cambiare, spiega Maud Watts, la protagonista del film Suffragette, sono i movimenti in basso a mettere improvvisamente al centro “la possibilità di pensare che la vita può essere diversa”. E quando la repressione contro i movimenti di resistenza sembra non lasciare speranze, si aprono sempre crepe in cui disobbedienza e mutuo soccorso fanno intravedere qualcosa di diverso, come accaduto perfino nelle isole del confino durante il fascismo, diventate straordinari laboratori di solidarietà tra mense, spacci, assistenza alle famiglie ma anche scuole e biblioteche. Un film e un libro aiutano a coltivare memoria e arte del dissenso
CARLO RIDOLFI

UNA CITTÀ GESTITA DAL BASSO
Tempi grigi a Roma: c’è chi fa business, chi reprime e taglia, chi fa clic, chi preferisce tv e gazebo. Tuttavia, c’è anche chi non rinuncia a sperimentare forme di autogestione e mutuo aiuto, chi si confronta e cerca domande importanti come Action, Roma Social pride e La Strada che promuovono un appuntamento e, tra l’altro, scrivono: “È proprio in questi momenti di crisi che occorrerebbe cambiare direzione e riuscire a mobilitare le migliori energie collettive presenti in città: le forze civiche più mature e consapevoli, le esperienze di autogoverno e di gestione partecipata dei beni comuni, le reti che hanno saputo accogliere le persone in difficoltà e garantire loro il diritto all’abi tare, le risorse di auto-imprenditorialità e le migliori pratiche di economia sostenibile, collaborativa e solidale; le conoscenze diffuse e le competenze territoriali; la rete decentrata di produzione culturale e creativa che arricchisce la città; il municipalismo che si prende cura dell’ambiente, dei luoghi dell’abitare e della loro qualità nel ricostruire spazi e luoghi inclusivi dell’incontro fra le differenze… “
ACTION, ROMA SOCIAL PRIDE, LA STRADA

CITTÀ A MISURA DI TUTTI E TUTTE
“Vorrei città dove le ruspe si usano per abbattere muri abusivi e non per spianare campi o costruire altre barriere… Vorrei città dove i bambini di ogni cultura possano correre felici nelle piazze, nelle strade, nei cortili, nei giardini e nei parchi. Vorrei città dove le auto private facciano molti passi indietro fino a rallentare e fermarsi… Vorrei città dal pensiero libero ed inclusivo, dove gli spazi culturali non si chiudono ma si aprono… Vorrei città dove … “
PAOLO PIACENTINI

FIDEIUSSIONI TOSSICHE A PISA
Si intitola “Il Silenzio degli insolventi” il dossier a cura di Una Città in Comune e Prc che scoperchia il vaso di Pandora delle fideiussioni tossiche del Comune di Pisa, garanzie fasulle che alcuni imprese hanno rilasciato per anni all’amministrazione
FRANCESCO BIAGI E FRANCESCA GABBRIELLINI

UNA COMUNITÀ PIEGATA
L’Italia è un paese in grave crisi sociale, soffocato dalle politiche di austerity, come dimostrano i dati su anziani, giovani, Neet [“Not (engaged) in Education, Employment or Training”, vale a dire le persone non impegnate nello studio, né nel lavoro, né nella formazione], povertà, speranza vita… Un interessante intervento del Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati
ANDREA VENTO

REFERENDUM DEL 17 APRILE: LA RAGIONI DEL SÌ. VIDEO
La Faq sul “referendum No Triv”, a cui governo e petrolieri hanno dichiatato guerra, sono qui anticipate da un video intervento di Maria Rita D’Orsogna, ottimo per iniziative da promuovere nei territori. Buona visione
MARCO TROTTA

TRIVELLE, PETROLIO E SALUTE ROSANNA SUOZZI
IL REFERENDUM CHE SPAVENTA L’ENI MARIA RITA D’ORSOGNA
IL TEMPO DEL PETROLIO DEVE SCADERE 
MONICA PEPE

 

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