La delegazione dell’USB ha rappresentato l’insieme delle questioni relative a tutto il personale educativo e scolastico che si trova in condizioni di precarietà lavorativa ed aspetta da tempo una stabilizzazione definitiva della propria posizione.
COMUNICATO STAMPA
ROMA CAPITALE: USB, QUESTE LE RICHIESTE PER LE PRECARIE
ALLE QUALI DOVRÀ RISPONDERE IL MINISTRO MADIA
Nell’incontro che si è svolto a Palazzo Vidoni nella serata di ieri, 10 marzo, la delegazione dell’USB ha rappresentato l’insieme delle questioni relative a tutto il personale educativo e scolastico che si trova in condizioni di precarietà lavorativa ed aspetta da tempo una stabilizzazione definitiva della propria posizione.
La discussione, a tratti aspra, è servita per definire il quadro dei problemi, ma anche a chiarire quali sono le domande alle quali il Ministro Madia dovrà essere in grado di rispondere nell’incontro fissato per la prossima settimana al Ministero.
La prima questione è rappresentata dalle capacità assunzionali del Comune di Roma. Il Capo di Gabinetto della Funzione Pubblica, Bernardo Polverari, ha sottolineato che Roma Capitale già potrebbe procedere all’assunzione di una parte delle maestre ed educatrici, eludendo così la sostanza del problema e lasciando la maggior parte delle precarie senza risposte. Per evitare il classico gioco di scaricare le responsabilità tra Amministrazioni, la delegazione USB ha pertanto proposto che si apra un tavolo per affrontare la questione con tutte le parti interessate: il Ministero, le Amministrazioni locali (tra le quali Roma Capitale), l’ANCI e naturalmente le parti sociali.
La seconda questione riguarda il destino delle precarie inserite nelle graduatorie municipali per supplenze (III fascia nido e IV fascia infanzia), sulle quali nell’incontro sono emersi solo vaghi riferimenti alla possibile indizione di un concorso pubblico, soluzione molto riduttiva da proporre a persone che di fatto lavorano da 15 anni nei servizi educativi e scolastici permettendone la normale apertura e il mantenimento dei livelli di qualità.
La terza questione che la USB pone è la soluzione che va comunque individuata per dare continuità al servizio e certezza occupazionale a chi sta lavorando, tenendo presente che già sono cominciate le iscrizioni al nuovo anno scolastico educativo da parte delle famiglie. I tempi della vertenza e le soluzioni che andranno individuate non possono infatti pregiudicare l’inizio del nuovo anno scolastico e da subito va assicurato il mantenimento di tutto l’organico. Sul tema la delegazione ministeriale si è trincerata dietro la giustificazione che la proroga dello scorso anno avrebbe implicitamente la possibilità di essere nuovamente reiterata: un tema questo sul quale la Ministra Madia dovrà dare risposte più chiare e rassicuranti.
Infine, la “questione tabù” dei Fondi strutturali europei: il Governo continua a non chiarire perché non sia possibile attingere a quei Fondi, sia su scala nazionale che regionale, per garantire l’ampliamento di questi servizi di grandissima rilevanza e che la Commissione Europea ha da tempo individuato come uno degli strumenti essenziali per la coesione e l’inclusione sociale, nonché per aumentare l’occupazione femminile.
Su tutti questi temi l’USB è pronta come sempre a proseguire il confronto e a sostenere con le lotte la vertenza, finché l’ultima precaria non verrà assunta.
Roma, 11 marzo 2016
Ufficio Stampa USB