Anche le città, come gli Stati, possono fallire. Il governo commissariale della capitale segna il passaggio dalla politique alla police, alla pura esecuzione di provvedimenti e decisioni sottratte alla partecipazione dei cittadini e alla sfera democratica.
NEWSLETTER DI COMUNE
FACCIAMO COMUNE INSIEME
RACCONTARE IL MONDO OGNI GIORNO PER NON ABITUARSI AL DOMINIO
Costruire domande, non risposte (Bartolo Mancuso, Scup)
Il maggior pregio di Comune é il non cedere alla pigrizia, il non dare per scontato di avere la soluzione, costruire domande, non risposte. A noi di Scup il vostro apporto É preziosissimo. Forza
A ROMA, IL 19 MARZO E DOPO
Anche le città, come gli Stati, possono fallire. Il governo commissariale della capitale segna il passaggio dalla politique alla police, alla pura esecuzione di provvedimenti e decisioni sottratte alla partecipazione dei cittadini e alla sfera democratica. È una mutazione non emergenziale né temporanea, già sperimentata su governi nazionali, che ora si tenta di imporre nelle città, dove le forme di corruzione e di saccheggio del pubblico preparano il terreno alla sua privatizzazione. Per opporsi a quella devastante mutazione, si sta discutendo una Carta di Roma Comune. Serve a immaginare un processo che non resti intrappolato nell’eterna querelle sulla proprietà ma guardi a un uso sostanziale e d iverso dei beni, sottoposto a processi di autogoverno e autogestione del bene stesso. L’amministrazione potrà limitarsi a riconoscere il valore sociale e l’autonomia di quelle esperienze, irriducibili alla politica esistente e radicalmente alternative alla police ma capaci di reinventare lo spazio urbano e di durare nel tempo. Il 19 marzo a Roma, nell’analisi di Francesco Brancaccio, è una tappa importante di quel cammino
FRANCESCO BRANCACCIO
TUTTI AL CINEMA. PORTATE IL CUSCINO
Ricordate i ragazzi del Cinema America? Chi sperava in una loro estinzione dovrà mettersi l’anima in pace. Se non c’è l’America da autogestire si moltiplicano gli spazi dove mettere insieme persone, cultura e ribellione. Nasce così il nuovo ciclo di appuntamenti (tre a Roma e uno a Rieti) con gli #SchermiPirata che questa volta coinvolge perfino un’istituzione come l’Osservatorio per la legalità della Regione Lazio, in occasione del Meeting regionale contro le mafie. L&rsquo ;ingresso è gratuito e le sale non saranno allestite: non ci saranno sedie, insomma, ma ognuno potrà portare da casa un cuscino per sedersi, spiegano, partecipando in prima persona alla realizzazione dell’evento. Un gesto simbolico per alimentare cultura, cura del territorio e antimafia sociale
FLAMINIA CAROCCI
RITROVARE IN NOI UN PENSIERO RIBELLE
Ogni giorno assistiamo impotenti alla costruzione di nuovi muri ovunque, alla mercificazione della cultura, al dominio incontrastato dell’avere sull’essere. Come ritrovare il filo? “Abbiamo bisogno di ritrovare in noi un pensiero ribelle a tutto ciò che è verbalmente è appiattito – scrive Emilia De Rienzo -, scontato, già dato, omologato, ai condizionamenti, ai pregiudizi, alla disillusione…”. Abbiamo bisogno di ricucire con estrema pazienza i legami con chi ci è prossimo, di resistere ogni giorno contro la disumanizzazione del mondo
EMILIA DE RIENZO
IL DECIMO MESE DI FILA DI UN CALDO MAI VISTO
Sull’intero pianeta, febbraio 2016 è stato il più caldo febbraio nella storia. In alcune località dell’Artico, la temperatura è stata superiore alla media di ben 16 gradi centigradi. “Perché questi aumenti vertiginosi di temperatura? Perché sono decenni che continuiamo a pompare CO2 in atmosfera – scrive Maria Rita D’Orsogna – Perché sono decenni che continuiamo a estrarre e a bruciare fonti fossili e a riscaldare il pianeta… Perché non è una nostra priorità cambiare o quantomeno fermare questi cambiamenti climatici… Perché invece di voler dare alle generazioni future polmoni sani e un pianeta vivibile ed eco-ricco, preferiam o preoccuparci di telefonini e vestitini all’ultima moda e pensare che è tutto lontano, difficile. Dovremmo tutti diventare un po più attivisti ed arrabbiarci. Per chi non sa come iniziare, ecco qui una cosa facile: il giorno 17 aprile 2016 vota SI al referendum…”
MARIA RITA D’ORSOGNA
LA SIRENETTA, MOBY DICK E LE TRIVELLE
La Sirenetta e Moby Dick il mare lo conoscono da decenni. Si incontrano spesso in acque prive di muri o fili spinati. Si trovano e parlano ma non della fama che ha reso loro immortali, no.
No, anche se in troppe giornate nelle quali provano a portare a riva i disperati in fuga dalle guerre, dalle carestie, o per il semplice diritto a calpestare ogni angolo di terra sopra questa sfera rotante, si dicono – occhi amari contro occhi amari – “siamo nati invano”.
È inutile piangere dentro il mare: nessuno saprebbe distinguere una lacrima sottomarina da un vento d’acqua provocato dal nervosismo di un corallo. Non è corallo.
È una mano lavata dalle correnti.
Scarnificata, baciata, nel s aluto ultimo: ora è innocenza sporcata quanto il fondale che le è tomba.
Piangono, la sirena al profumo di scorie e la balena mai più bianca nel corpo, lo zampillo in petrolio.
Una volta era… SEGUE QUI
REFERENDUM DEL 17 APRILE: LA RAGIONI DEL SÌ. VIDEO MARCO TROTTA
TRIVELLE, PETROLIO E SALUTE ROSANNA SUOZZI
IL REFERENDUM CHE SPAVENTA L’ENI MARIA RITA D’ORSOGNA
IL TEMPO DEL PETROLIO DEVE SCADERE MONICA PEPE
FANGO E DIGNITÀ
Il campo dei migranti e rifugiati di Calais, la sponda francese della Manica, è oggi diviso in due: la parte sgomberata e presidiata dalla polizia, un immenso cumulo di fango e detriti, e quella invece dove si cerca di sopravvivere, dove vengono riportati i migranti che tentano di passare la Manica. E dove alcuni sono in sciopero della fame e con le labbra cucite per difendere la propria dignità e protestare contro la Fortezza Europa. Seconda puntata del diario da Calais, curato da un gruppo partito da Macao, spazio culturale autogestito di Milano
ACCIO PER MACAO
LA COMUNITÀ PERDUTA
È in atto una mutazione antropologica dell’insegnamento. Il delirio della meritocrazia e la mitizzazione della tecnologia svuotano di senso l’idea che l’insegnamento sia prima di tutto la lenta costruzione di piccole comunità
ROSARIA GASPARRO
PERCHÉ HO SMESSO DI ASSEGNARE I COMPITI
“Ho sempre insegnato in modo pratico-attivo – scrive Giampiero Monaca, maestro – Si impara facendo più che studiando, tutto con il gioco e niente per gioco. Pur partendo da una base di metodo attivo, al mio esordio in una scuola, dieci anni fa, ho assegnato compiti tradizionali… Facendo esperienza ma soprattutto iniziando a lavorare con la mia attuale collega di tempo pieno, il mio (nostro) metodo di insegnamento… SEGUE QUI
TEMPO DI GIOCO O TEMPO DI STUDIO?
Tutto il movimento della cosiddetta Scuola Nuova con Ferrière, Decroly e Montessori ha sottolineato l’importanza dei momenti informali nella formazione e notato che il sapere parte dall’esperienza vissuta, in cui lo sforzo dello studio è possibile se ha un senso per l’alunno e per l’alunna e se attiva il desiderio d’imparare
ALAIN GOUSSOT
COMUNITÀ SENZA DOMINIO
Abbiamo bisogno di società che attuino pratiche di mutualità ed economie di sussistenza, dove la ricchezza sia distribuita equamente e i metodi di decisione siano consensuali. Società senza gerarchie e dominio, fondate sulla cooperazione tra i generi. Abbiamo bisogno di studiare e sperimentare società matriarcali: qualcuno, come il collettivo Le Matriarcali di Bologna e la comunità Le Campate di Certaldo, nel Chianti, ha cominciato
COLLETTIVO LE MATRIARCALI
LA TERRA HA BISOGNO DI SOCIETÀ MATRIARCALI
FAIR TRADE COMUNE MONDIALE
La sfida non è nuova e non ha esiti scontati: quanto il mercato è condizionabile e quanto invece è il mercato a condizionare i comportamenti degli operatori del Fair Trade? Le organizzazioni del commercio equo di tutto il mondo tornano a discuterne e a sperimentare percorsi, dopo la nascita del primo marchio comune mondiale per i prodotti “Fair Trade Garantiti”
PAOLO CACCIARI
QUANDO UMANO UCCIDE UMANO
“Sei nuovo?” chiese il collega anziano.
“Sì”, rispose l’ultimo arrivato in redazione. “Sono il nuovo titolista”.
“Settore?”.
“Cronaca”.
“Ah, ma è facilissimo”.
“Davvero?”.
“Certo. Guarda, ti aiuto io, poi ti lascio un appuntino. Non devi far altro che seguire la regola del se… allora la notizia è. (…) È semplice. Prima di tutto qui vendiamo morte, chiaro? (…) Se l’omicida è musulmano allora la notizia è il terrorismo (…) Se l’assassino è uno straniero allora la notizia è l’immigrazione (…) ma sono tassativamente esclusi tu tti i paesi europei più ricchi del nostro, oltre alle Americhe, la Russia, l’Oceania, il Giappone e San Marino (…). Se il cattivo è omosessuale o altra categoria che caratterizzi il suo orientamento amatorio/riproduttivo allora la notizia è la teoria gender (…). Se l’uccisore è un funzionario dello Stato allora la notizia non c’è…” (…). IL RACCONTO COMPLETO DI ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER
PRENDERSI CURA DI MIGRANTI E SOCIETÀ
Dobbiamo evitare di concentrare lo sguardo solo sulle Lampeduse (Idomeni, Lesvos, Calais, Ceuta) d’Europa per imparare, invece, a (ri)conoscere davvero i migranti come persone con storie, desideri, progetti. Andrea Segre ha scritto una lettera bella quanto importante all’Europa che si è commossa nel vedere Fuocoammare. Ci ricorda che se l’attenzione resta sui luoghi di confine, quelli che generano immagini ed emozioni più potenti, penseremo solo ad azioni da attuare in quei luoghi. Da molti anni la cooperativa Folias lavora a Monterotondo, nell’area metropolitana della capitale, proprio alla rimozione delle barriere culturali e linguistiche che ostacolano la conoscenza dei m igranti e la loro percezione come persone. Anche per questo, in questi giorni, promuove un corso per formare mediatori interculturali. Il tempo per iscriversi scade a fine mese
COOPERATIVA FOLIAS
LE BUGIE DI ESSELUNGA
Si vanta di rispettare l’ambiente e intanto fa costruire un nuovo insediamento in un’area dall’alto valore ecologico. Poi lancia una campagna promozionale che gratifica i clienti con… un auto a benzina. Fermiamo Esselunga, facciamo la spesa in modo diverso
ROBERTO BRAMBILLA
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