‘Roma non si vende’, manifestazione dei lavoratori pubblici

La Federazione USB di Roma e Lazio, insieme ad un vasto cartello di forze e di movimenti sociali riuniti nel Coordinamento ‘Roma non si vende’, promuove il corteo di sabato 19 marzo che partirà alle ore 16.00.

 

COMUNICATO STAMPA

 

19 MARZO USB ALLA MANIFESTAZIONE “ROMA NON SI VENDE”

RISPETTO PER I LAVORATORI. SIAMO NOI CHE MANDIAMO AVANTI LA CITTÀ

Corteo da piazza Vittorio a piazza del Campidoglio – partenza ore 16.00


La Federazione USB di Roma e Lazio, insieme ad un vasto cartello di forze e di movimenti sociali riuniti nel Coordinamento ROMA NON SI VENDE, promuove il corteo di sabato 19 marzo che partirà alle ore 16.00 da piazza Vittorio e si concluderà in piazza del Campidoglio.

Al primo punto della manifestazione, la riaffermazione del rispetto che meritano tutti i lavoratori e le lavoratrici, a cominciare da quelli che garantiscono il funzionamento dei servizi pubblici nonostante le voragini nelle piante di organico e l’assenza di investimenti e di manutenzioni che si registra in molti settori.

La campagna creata ad arte contro i lavoratori è servita in questi mesi a sostenere i progetti di privatizzazione dei trasporti, dei servizi all’infanzia e dello smaltimento dei rifiuti. Al contrario, è indispensabile un Piano Straordinario per il Lavoro in tutti i settori di pubblica utilità, a cominciare dalla stabilizzazione delle migliaia di precari che da anni sono utilizzati nei servizi alla cittadinanza.

Con la manifestazione del 19 marzo si mettono dunque insieme gli interessi dei cittadini, a partire da quelli delle periferie, che costituiscono le zone di maggiore sofferenza della città, con quelli dei lavoratori e dei disoccupati: per rilanciare la città occorre creare posti di lavoro in tutti i settori di interesse collettivo, che in questi anni sono stati pesantemente ridimensionati.

A poche settimane dall’appuntamento elettorale, la manifestazione di ROMA NON SI VENDE manda un segnale chiaro al governo e a chi si prepara alla competizione: la città è stanca di tagli e di speculazioni per il mercato, l’agenda deve cambiare e questa volta devono essere i lavoratori e i cittadini ad indicarla.

Roma, 15 marzo 2016

 

Ufficio Stampa USB



 

 

COMUNICATO STAMPA

ROMA CAPITALE: LUTRARIO (USB), RELAZIONE CANTONE CONFERMA NECESSITÀ DI RIPUBBLICIZZARE TUTTI I SERVIZI

Sabato 19 in piazza perché “Roma non si vende”

 

“Non avevamo bisogno dell’indagine di Cantone per affermare che il sistema degli appalti romano è collassato dentro pesanti irregolarità ed opacità di comportamenti della Pubblica Amministrazione”, è il commento di Guido Lutrario, della Federazione USB di Roma e Lazio.

“Cantone non salva praticamente nulla – osserva Lutrario – dalla manutenzione delle strade ai servizi per i disabili, dagli ospizi agli affitti delle case, dalla macellazione della carne alla tutela del verde pubblico, dall’acquisto di nuovi software alla gestione dei canili, ed in tutto rileva la sistematica e diffusa violazione delle norme”.

Prosegue il dirigente USB: “Il sistema dei continui subappalti,  privi di procedure di evidenza pubblica, sfugge ad ogni forma di controllo, vigilanza e trasparenza ed ha permesso il radicarsi di sistemi di corruzione. Ci preme sottolineare come, negli ultimi anni, il processo di esternalizzazione dei servizi sia servito esclusivamente ad ingrossare le tasche degli imprenditori, a scapito dei lavoratori e dell’utenza.”.

Precisa Lutrario: “L’utilizzo di manodopera a basso costo, con contratti inadeguati, i carichi di lavoro insostenibili, nonché l’aumento consistente della precarizzazione, sono solo alcuni dei danni che i lavoratori e le lavoratrici stanno subendo da lungo tempo”.

“Anche alla luce dei dati allarmanti riportati nel Documento Unico di Programmazione – ricorda il sindacalista – nel quale si evince un’ulteriore spinta verso la svendita del nostro patrimonio, includendo la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali, l’USB ha da subito presentato al Commissario Tronca la sua piattaforma, contenente alcune proposte volte alla ripubblicizzazione ed al rilancio di tutti i servizi, a partire da quelli sociali, per una valorizzazione della qualità ed il ripristino di condizioni di lavoro dignitose”.

“Questo è ciò che chiederemo di adottare ai candidati sindaci della capitale e ci aspettiamo sia la loro priorità nel programma elettorale. Perché la buona amministrazione si può e si deve fare, a partire dal coinvolgimento e dalla valorizzazione degli operatori, delle operatrici e degli utenti. Anche per questo saremo in piazza sabato 19 marzo, per il corteo ROMA NON SI VENDE”, conclude Lutrario.

 

Roma, 15 marzo 2016

Ufficio Stampa USB

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