“Spazi comunitari”

Tutto sommato importa poco quale sarà il futuro dell’ex Asilo Filangieri di Napoli. Conta il suo vivace presente e la strada incredibile compiuta in questi primi quattro anni.


NEWSLETTER DI COMUNE

 

FACCIAMO COMUNE INSIEME
RACCONTARE IL MONDO OGNI GIORNO PER NON ABITUARSI AL DOMINIO

OGNI GIORNO (MICHELE GALLIERA)
“Adesione e ringraziamento per il vostro impegno. Una lotta contro l’autoritario che incontriamo tutti i giorni nelle abitudini e ”tradizioni”. Anche in noi stessi

SPAZI COMUNITARI
Tutto sommato importa poco quale sarà il futuro dell’ex Asilo Filangieri di Napoli. Conta il suo vivace presente e la strada incredibile compiuta in questi primi quattro anni. Cosa hanno dimostrato questi anni? Che è possibile riempire l’espressione beni comuni di vita e di significati nuovi, che è possibile inventare spazi comunitari e di cultura dove non sono previsti. Anche l’amministrazione comunale ha accolto questa grande lezione, accettando le norme di autoregolamentazione elaborate dal collettivo dei lavoratori e delle lavoratrici dell’arte e della cultura. L’Asilo ha visto così riconosciuti i suoi sperimentati organi di autogestione: l’assemblea di indirizzo, i gruppi di lavoro tematici e un nuovo Comitato di garanzia (comp osto da personalità indicate anche dal Comune)
PAOLO CACCIARI

CREARE BENI COMUNI E MONDI NUOVI G. CAFFENTZIS E S. FEDERICI 

RIPRENDERSI INSIEME LA CITTÀ CARLO CELLAMARE  

PER ASPERA AD ASTRA
Dall’offensiva dei procedimenti contabili contro gli spazi di libertà sociale all’emersione di un nuovo No che il 19 marzo ha sollevato a Roma un vento di affermazione della dignità e del vivere in comune
LE FOTO DI ADAMO BANELLI SUL CORTEO

MAMMA UOVO E MAMMA PANCIA
A volte sarà anche un po’ faticoso ma non dovremmo stancarci davvero mai di aprire i concetti e guardare cosa si nasconde sotto la semplificazione del linguaggio imposto dai media mainstream. Un esempio? Prendete un’espressione come “utero in affitto”, la definizione commerciale e offensiva che ha dominato la scena politica e il dibattito parlamentare per mesi, e confrontatela con la magnifica storia raccontata da Prima di tutto. Il documentario di Marco Simon Puccioni è uscito qualche anno fa ma avrà un seguito, cui si comincia a lavorare in questi giorni, e diventerà una trilogia. Nelle scorse settimane, nel vivo di una discussione che ha attraversato – in forme non semplificate né banali – anche le nostre pagine, ha ottenuto una menzione speciale ai Nastri d’Argento. Prima di tutto è il racconto della relazione che due compagni di vita stabiliscono con mamma uovo e mamma pancia, i nomi che Marco e Giampietro hanno scelto per la donatrice e la portatrice dei figli. Alla domanda su “come avrebbero potuto due uomini crescere due bambini?”, Amanda, la donatrice, madre di altri due figli, risponde sorridendo: “Io non sono nata sapendo come si crescono i bambini, sto ancora imparando a farlo”. La vita dei quattro protagonisti di questa storia è cambiata anche dando vita a una piccola comunità segnata da relazioni affettive libere da ogni sentimento di dominio o possesso
ANNA BRUNO

CRISI DELLA PATERNITÀ O DELL’IDEALE VIRILE
«Non è la paternità che è oggi in crisi, ma l’”invenzione della virilità” per quello che ha significato nel corso dei secoli, sia come rapporto di potere, sia come perverso funesto intreccio di amore e violenza… »
LEA MELANDRI

MALEDETTI VOI, MERCANTI D’ACQUA
Le nuove norme sulla gestione dell’acqua volute da governo e maggioranza parlamentare mostrano il totale disprezzo della volontà popolare espressa nel Referendum cinque anni fa. È il momento di ribellarsi
ALEX ZANOTELLI

LA FIACCOLATA
Forse abbiamo dimenticato che la Val di Susa resta un territorio occupato dalle forze dell’ordine. Forse abbiamo dimenticato le azioni di repressione e i soprusi che i No Tav subiscono ogni giorno. E forse abbiamo dimenticato anche che in quella Valle è emersa una delle più straordinarie esperienze di ribellione comunitaria d’Europa. Ecco le foto (di Luca Perino) e il racconto della bella fiaccolata di giovedì sera, in solidarietà con le persone arrestate martedì
NOTAV.INFO

VIVERE, LOTTARE E MORIRE
Quando sono passati soltanto tredici giorni dell’uccisione di Berta Caceres, assassinata per aver difeso la terra, l’acqua e le popolazioni indigene e contadine dai soprusi delle transnazionali spalleggiate dal governo dell’Honduras, hanno ucciso Nelson Garcia, trentotto anni, padre di cinque figli, anche lui del Copinh, il Consiglio civico delle organizzazioni popolari e indigene, l’organismo di cui Berta Caceres è stata l’anima. Alcuni killer l’hanno ucciso sparandogli in faccia a Rio Chiquito, dove la mattina stessa un presidio di centocinquanta persone organizzato dal Copinh è stato sgomberato in uno dei tanti terreni contesi. Terreni coltivati da sempre dai contadini che abitano quella zona ma che si scontrano con “titoli di proprietà” ottenuti dai latifondisti al servizio di imprese straniere
TONIO DELL’OLIO

QUANDO LA FRAGILITÀ DIVENTA UNA FORZA POSITIVA
Viviamo un tempo in cui la fragilità non ha diritto di cittadinanza. La fragilità dell’essere umano, le sue difficoltà, le sue sofferenze, i suoi vissuti disturbano i “vincenti”, i “sani”, quelli che sono “in alto” perché vengono percepite come minacce all’ordine costituito di un mondo omologante e assimilatorio. In realtà, la debolezza umana resta prima di tutto una forza che contribuisce a cambiare le cose: è “la presa di coscienza della propria condizione che trasforma il servo in uomo libero…”
ALAIN GOUSSOT

THE HOLLIES, LA VIA DELLA TERRA
Tra meravigliosi angoli dimenticati, piccoli borghi circondati da fertili terreni accidentati, modeste aziende agricole fiancheggiate da querce e betulle e una biodiversità straordinaria c’è un’Irlanda in movimento. Quella, ad esempio, del Centre for Sustainability The Hollies (nato per iniziativa, tra gli altri, di Rob Hopkins, tra i promotori del Transition Town Movement), dove in tanti sperimentano strade diverse su abitare, energia, agricoltura… Questo grande laboratorio comunitario è noto prima di tutto per i corsi sulla costruzione di case ecologiche a impatto zero, principalmente in terra cruda. Forse non tutti sanno che la casa in terra cruda ha bassi costi economici (facile reperibilità del materiale e possibilità di autocostruzione) e ambientali (nessun consumo energetico per estrazione, lavorazione o trasporto materiali); è riciclabile, traspirante (in quanto materiale poroso evita muffe e condense) e ha un alto coefficiente di isolamento termico e di regolatore igrotermico (assorbe l’umidità e la cede all’occorrenza)…
FLAVIA CULTRERA

CREARE COMUNITÀ, COLTIVARE BUEN VIVIR
“A più di venti anni dalla nascita del primo Gruppo di acquisto solidale, e dopo oltre dieci anni dal lancio della proposta di una rete italiana di economia solidale, possiamo rallegrarci perché alcune nostre idee e comportamenti hanno effettivamente contribuito a migliorare la vita di molte persone – scrivono quelli del Tavolo Res (Rete di economia solidale) – D’altra parte, non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla cooptazione di nostre proposte e contenuti da parte del mercato, al persistere della crisi di questo modello di sviluppo e, contemporaneamente, allo sfilacciamento delle reti sociali ed ecologiche. Da qui la necessità di una revisione profonda del nostro modo di operare… Le nostr e pratiche non sono più sufficienti… Dobbiamo ricercarne i germi, stare insieme a quelli che stanno costruendo comunità…, contribuire a creare buen vivir …”
TAVOLO RETE DI ECONOMIA SOLIDALE

ACCENDIAMO LE IDEE
Il timore è di vivere in città senza “luce”, in ostaggio di interessi di parte, delle paure, di nuovi baluardi innalzati per chiudersi dentro. Ovunque siamo orfani prima di tutto di idee, tra eccesso di informazioni, indifferenza dilagante e perdite di memoria. Non abbiamo bisogno di grandi giunte meno ancora di think tank, semmai dell’intellettuale collettivo di Gramsci, quello che si fa popolo, che si fa città e cittadinanza nella vita di ogni giorno. Servono spazi per lo scambio di idee e saperi, in cui rimboccarsi le maniche insieme, in cui ribellarsi facendo. Dalle scuole primarie alle università, si tratta di reinventare la città della conoscenza, la città dell’incontro nella quale diffondere apprend imenti e pensiero critico, la città che pensa, che nutre idee e progetti. Possiamo rifiutare la città delle chiusure e delle ruspe, dei muri e delle ronde, possiamo sperimentare qui e ora una città che sente il bisogno di socializzare, di condividere in piazza pensieri e saperi
GIOVANNI FIORAVANTI

IL LATO OSCURO DELLA LUNA ETIOPE
È un paese descritto come “enfant prodige” della crescita, un alleato essenziale nella lotta al terrorismo, un partner economico di tutto rispetto da corteggiare e riverire, ma l’Etiopia, se guardata in filigrana, rivela molte contraddizioni e nervi scoperti. Contraddizioni anche targate Made in Italy. Forse per questo il presidente Mattarella nei giorni scorsi si è guardato bene dal richiamare al rispetto dei diritti umani e del diritto alla terra dei popoli indigeni le autorità etiopi che per bocca del presidente Hailemariam Desalegn hanno invitato calorosamente le imprese italiane a investire nel paese. “Ci vorrebbero tante Salini in Etiopia” ha detto…
FRANCESCO MARTONE

QUELLA PRIMAVERA DELL’OTTANTASEI
Una primavera, quella di trent’anni fa, segnata da un gran numero di guai che, se non altro, servirono, se così si può dire, a migliorare le leggi e i controlli sulla salute e sull’ambiente
SERGIO NEBBIA

TUTTI I MOTIVI PER NON TRIVELLARE
Mentre il Pd annega nell’astensione al referendum, ecco riassunti in dieci punti le principali ragioni per smettere di bucare terra e mare. Quella del 17 aprile si sta trasformando in una lotta dal basso, questa è una buona notizia
MARIA RITA D’ORSOGNA

 

 

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