Almeno
270 persone temono di essere sgomberate nei prossimi giorni. Il governo ha annunciato che in aprile sarebbero state chiuse le aperture per iniziare ad inondare il bacino. Chiediamo al presidente Juan Carlos Varela di sospendere lo sgombero, per garantire che la comunità Ngäbe non soffra repressioni o intimidazioni, per raggiungere un vero accordo. Ciò che chiedono le persone colpite è la cancellazione definitiva del progetto.
Il progetto idroelettrico di Barro Blanco si trova ad ovest di Panama, sul fiume Tabasará, in provincia di Chiriqui e interessa il distretto degli indigeni Ngäbe Bugle. Il progetto è di GENISA, società in parte finanziata dalle banche di sviluppo della Germania, DEG, dei Paesi Bassi, FMO, e della Banca Centroamericana per l’Integrazione Economica, BCIE, che, come il governo panamense, stanno facendo orecchie da mercante alle richieste della popolazione colpita. Inoltre, il progetto è registrato nell’ambito del Meccanismo di Sviluppo Pulito delle Nazioni Unite, CDM, per produrre energia apparentemente pulita.
Lo sgombero porta alla fase finale per la costruzione della diga di Barro Blanco.
Si tratta del riempimento del bacino di Barro Blanco, che inonderà sei ettari di territorio Ngäbe: case e scuole, siti religiosi, archeologici e culturali. Dal febbraio 2016, si fanno i test per le inondazioni, come riportato dalle comunità. Gli integranti si sentono evacquati dalle loro terre ancestrali e privati dell’acqua, i diritti calpestati, le voci zittite.
Le persone colpite temono per la loro sicurezza e chiedono appoggio internazionale. Potete firmare la lettera di petizione al presidente Varela compilando il modulo a destra. Chiediamo la protezione dei diritti degli indigeni Ngäbe, e la garanzia che siano liberi da qualsiasi intimidazione, repressione e sgombero forzato.