Progetto Reschool per il recupero di computer dismessi

Un’iniziativa dai numerosi risvolti positivi grazie la quale si evita il conferimento in isola ecologica di tonnellate di materiali tutt’altro che obsoleti, si permette di informatizzare le scuole sempre più in difficoltà.

 

COMUNICATO STAMPA – 19/04/2016

“Reschool vuol dire economia circolare, riduzione e riciclo dei rifiuti, riuso dei materiali, mettiamo a disposizione le nostre sedi per la raccolta in attesa che la Regione crei i primi centri per il riuso del Lazio”.


Reschool è il progetto di Legambiente Lazio e Cooperativa Reware per il recupero dei PC dismessi da aziende ed enti pubblici; tali pc vengono rigenerati con software libero e, in parte messi in commercio per sostenere le piccole cooperative che li rigenerano, in parte consegnati alle scuole di Roma per integrare le aule informatiche. Un’iniziativa dai numerosi risvolti positivi grazie la quale si evita il conferimento in isola ecologica di tonnellate di materiali tutt’altro che obsoleti, si permette di informatizzare le scuole sempre più in difficoltà nel dotarsi di materiale informatico rinnovato, si creano circuiti lavorativi di economia sana legati al riuso, si avvia una buona pratica di Economia Circolare. All’iniziativa è stato dedicato l’incontro di questa mattina organizzato al Tecnopolo Tiburtino, dove erano presenti aziende, associazioni, cooperative, amministrazioni ed enti pubblici, con il patrocinio del Municipio IV di Roma Capitale; occasione di confronto con il mondo della politica e delle aziende alle quali sono stati indicati i vantaggi di tale operazione come il risparmio sui costi di smaltimento.

“Economia circolare vuol dire riduzione dei rifiuti, riciclo e riuso dei materiali, per questo rilanciamo con forza la campagna Reschool che parla di sostenibilità, risparmio, green economy, lavoro, istruzione e socialità, in un insieme in cui tutti guadagnano – dichiara Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio – dalle scuole con i pc nuovi alle aziende che evitano costi di smaltimento, dalle cooperative di recupero che possono crescere con economie sane, all’ambiente evitando tonnellate di rifiuti prodotti. Tramite la nostra iniziativa vogliamo intercettare tanti dei dispositivi che vengono gettati e che sono in realtà ancora utilizzabili e, tramite l’utilizzo di software libero, riuscire a risolvere il problema dell’obsolescenza programmata, rendendo i dispositivi nuovamente performanti e donandoli alle scuole che spesso non hanno risorse per le proprie aule informatiche. In questo quadro mettiamo a disposizione le nostre sedi per la consegna dei vecchi computer in attesa che la Regione Lazio e Roma Capitale creino centri di riuso dove intercettare i materiali che, invece di diventare rifiuti, possano essere risorse se reinseriti nei circuiti commerciali dell’usato”.

I computer raccolti dalle aziende presenti e quelli che giungeranno nei centri raccolti, cominceranno ad essere distribuiti nelle scuole del IV Municipio per poi spostarsi in tutto il resto della capitale.

All’incontro erano presenti tra gli altri: Nicolas Denis – Presidente della Cooperativa Reware, Cristiana Avenali – Consigliera Regionale del Lazio, Emiliano Sciascia – Presidente del IV Municipio, Antonio Conti – portavoce delle Rete Nazionale degli Operatori dell’Usato, Erino Colombi – Presidente di Tecnopolo S.p.A., Nicolò Corrado – Consigliere Municipio IV e Giorgio Zampetti – Responsabile scientifico di Legambiente Onlus.

I primi punti di raccolta a Roma sono le sedi di Legambiente Lazio in Via FIrenze 43, di Reware in Via del Forte Tiburtino 98, del Cies Onlus in Via Merulana 198. Per info 0685358051 – 0640800559 – reschool@legambientelazio.it

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