Iil Primo maggio, Giornata Internazionale dei Lavoratori, offre ai comunisti un’altra occasione per elevare con la propaganda la coscienza di più ampie masse e mobilitarle a organizzarsi.
Comunicato CC 6/2016 – 29 aprile 2016
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Primo maggio 2016
Combattere con iniziativa e lungimiranza fino ad instaurare il socialismo!
Incitare le masse a organizzarsi e costituire un governo d’emergenza!
A pochi giorni dalla celebrazione del 25 aprile, anniversario della vittoria dei Partigiani sui nazifascisti, il Primo maggio, Giornata Internazionale dei Lavoratori, offre ai comunisti un’altra occasione per elevare con la propaganda la coscienza di più ampie masse e mobilitarle a organizzarsi. Dobbiamo far leva sull’indignazione per le mille angherie e restrizioni che le autorità della Repubblica Pontificia impongono agli operai e agli altri lavoratori, ai giovani, alle donne, agli immigrati, ai pensionati per spiegare che possono porvi fine se si organizzano e si mobilitano per costituire un proprio governo, un governo d’emergenza delle masse popolari organizzate, il Governo di Blocco Popolare (GBP) e lo fanno ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia che a causa dei contrasti generati dalla crisi generale non sono in grado di reprimere un vasto movimento di masse organizzate. Questo è il tema generale della propaganda e dell’agitazione che dobbiamo fare tra le masse popolari. È importante che i comunisti portino apertamente e su larga scala questo messaggio perché è attorno ai comunisti che le masse popolari devono aggregarsi e lottare per vincere.
La crisi generale del capitalismo si aggrava in tutti i campi. Il dissesto del sistema finanziario si aggrava e sconvolge l’economia reale, la crisi dell’economia reale corrode senza tregua il tessuto sociale e il sistema politico di tutti i paesi imperialisti, la guerra promossa dai gruppi imperialisti dilaga in Africa, America Latina e Asia, dall’Europa all’Australia. Il complesso militare industriale che governa gli USA non riesce a impedire che il caos dilaghi nel paese e ripone le sue speranze di sopravvivenza principalmente nell’estensione della guerra nel mondo. La Repubblica Pontificia per sua natura tiene legato il nostro paese a questo corso catastrofico delle cose.
Senza costituire un proprio governo, le masse popolari non faranno nessun passo avanti. Al contrario costituire un governo d’emergenza darà un grande impulso alla rinascita del movimento comunista oltre che creare le condizioni più favorevoli per porre limiti e rimedi al dilagare della crisi generale del capitalismo, evitando o almeno attenuando da subito gli effetti più gravi. Con la rinascita del movimento comunista arriveremo a instaurare il socialismo, l’unico sbocco positivo alle masse popolari della crisi generale del capitalismo e contribuiremo al successo della seconda ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo, come risposta dei popoli oppressi e delle masse sfruttate alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti.
Non basta protestare contro il governo Renzi e le altre autorità della Repubblica Pontificia, non basta denunciare le loro malefatte e la loro corruzione. Da quando il sistema imperialista è entrato nella sua crisi generale, i risultati delle lotte rivendicative sono o scarsi e precari o addirittura nulli. Se non contribuiscono alla crescita del movimento per la costituzione del GBP, le lotte rivendicative senza risultati demoralizzano e scoraggiano le masse popolari, aumentano la sfiducia nelle proprie forze, lasciano campo aperto alla mobilitazione reazionaria. Proprio perché limitano le masse popolari alle lotte rivendicative e alle proteste, i sindacati e i partiti e movimenti della sinistra borghese si disgregano e perdono prestigio. Solo se si mettono principalmente a promuovere la mobilitazione delle masse perché si organizzino e costituiscano un loro governo d’emergenza, i sindacati e gli organismi della sinistra borghese valorizzano il prestigio, il seguito e le risorse che hanno ereditato dalla storia. Se non lo fanno, continueranno a disgregarsi, a dividersi, a perdere seguito e prestigio e per tirare a campare dovranno asservirsi ancora più alla borghesia imperialista e al clero.
La borghesia imperialista e il suo clero alimentano di fatto la mobilitazione reazionaria: la persecuzione e la segregazione degli immigrati, le lotte tra generazioni e tra razze e paesi. Devono far fronte alla crisi generale del loro sistema sociale e internazionale, non hanno alternativa. “Siamo in guerra” proclamano sia Sergio Marchionne sia Papa Bergoglio ma, non a caso, non dicono chi ha scatenato questa guerra, quali sono le cause, chi alimenta la corsa al riarmo, chi occupa altri paesi, cosa fare per mettere fine a questo catastrofico corso delle cose.
Anzi proprio in questi giorni il governo Renzi sta subdolamente allargando l’invasione della Libia. I suoi padrini, gli imperialisti americani lo spingono ad aumentare truppe e bombardamenti, a prendere la testa dell’invasione e dell’occupazione della Libia per conto della Comunità Internazionale. Per loro una Libia in mano alle truppe del governo Renzi, è una Libia a loro disposizione. Meglio le truppe italiane che le truppe tedesche o francesi, perché la Repubblica Pontificia è asservita senza riserve agli USA mentre i gruppi imperialisti tedeschi e francesi aspirano a soppiantare gli imperialisti americani non solo in Libia ma nel mondo intero. E Papa Bergoglio sparge compassione e preghiere su queste imprese criminali, perché anche per il Vaticano meglio l’imperialismo USA che l’imperialismo franco-tedesco. È la via che i Gesuiti hanno imposto nella Chiesa Cattolica defenestrando Ratzinger.
Le masse popolari italiane devono trarre vantaggio dalle rivalità tra gruppi imperialisti per organizzarsi e avanzare verso la costituzione di un proprio governo d’emergenza, ma mai e poi mai mettersi al seguito né dei gruppi imperialisti americani e sionisti, né dei gruppi imperialisti franco-tedeschi. Gli uni e gli altri portano il mondo alla catastrofe con la crisi economica, la guerra, l’inquinamento e la devastazione del pianeta, l’abbrutimento morale e intellettuale della massa della popolazione.
Il socialismo è il futuro dell’umanità. Porremo fine alla crisi generale del capitalismo e al corso catastrofico che essa impone al mondo solo instaurando il socialismo. La parte rivoluzionaria delle masse popolari deve prendere il potere (dittatura del proletariato), schiacciare la reazione della borghesia e dei suoi seguaci, confiscare le aziende capitaliste e sostituire alla produzione diretta dai capitalisti la produzione fatta da aziende pubbliche che operano e distribuiscono i prodotti secondo un piano, avviare l’universale partecipazione all’istruzione, alla cultura, alle attività politiche e sociali, alle attività ricreative e sportive, stabilire rapporti di solidarietà, collaborazione e scambio con tutti i paesi disposti a stabilirli. Questa è la base di partenza per un nuovo corso dell’umanità e la salvaguardia del pianeta. Il primo paese imperialista che romperà le catene del sistema imperialista mondiale, oltre che liberare se stesso aprirà la strada anche alle masse popolari degli altri paesi e godrà della loro solidarietà. L’Italia può essere questo paese!
Questo è il messaggio che i comunisti e i lavoratori avanzati devono portare alle masse popolari il Primo Maggio promuovendo mobilitazione e organizzazione per attuarlo.
Il (nuovo) Partito comunista italiano chiama tutti gli elementi avanzati del nostro paese, in particolare gli operai e gli altri lavoratori, i giovani, le donne e gli immigrati a seguire questa linea; chiama i più avanzati ad arruolarsi nelle file del Partito e costituire Comitati di Partito clandestini nelle aziende capitaliste e nelle aziende pubbliche, nelle scuole e nelle università, nelle zone d’abitazione per assimilare la concezione comunista del mondo e imparare ad applicarla concretamente ognuno nella sua situazione particolare. Studiare il Manifesto Programma del Partito è la prima attività di chi si organizza per diventare comunista. Stabilire un contatto clandestino con il Centro del Partito è la seconda. Promuovere la costituzione di organizzazioni operaie e popolari e il loro orientamento a costituire il GBP è la terza.
Avanti compagni, con coraggio e intelligenza!
Faremo dell’Italia un nuovo paese socialista!
Contribuiremo alla seconda ondata della rivoluzione proletaria che avanza nel mondo!
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