Il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca apporta la sua firma su una delibera che, in cambio di qualche assunzione taglia fuori 5.000 precarie storiche dai servizi scolastici educativi comunale.
USB Roma Capitale: Tronca licenzia le maestre precarie
Germini: colpo di mano che mette a repentaglio il funzionamento dei servizi
La delibera prevede la messa in ruolo di 360 maestre ed educatrici part-time e taglia di netto tutto il precariato storico romano, interpretando in maniera restrittiva la sentenza della Corte di Giustizia Europea che prevede l’assunzione superati i 36 mesi di servizio.
«Lo schema di delibera, oltre a non garantire i neo assunti – dichiara Irene Germini dell’RSU di Roma Capitale – getta sotto la soglia di povertà oltre 5.000 maestre ed educatrici che per un ventennio hanno portato avanti il servizi educativi nei nidi e nelle scuole dell’infanzia della nostra città.»
«Mentre la Madia tace, – prosegue la sindacalista Usb – Tronca con un vero e proprio colpo di mano anticipa il Governo e mette a repentaglio il funzionamento dei servizi e applica alla lettera il Documento Unico di Programmazione, vera e propria mannaia sui servizi pubblici di Roma.»
«Respingiamo al mittente questo abominio» – conclude Irene Germini – «e già da oggi 9 maggio dalle ore 17 saremo in presidio sotto Palazzo Vidoni per tutta la settimana che ci porterà allo sciopero nazionale del 13 maggio di tutto il personale dei sevizi educativi scolastici che coincidere anche con lo sciopero dei dipendenti capitolini. Sotto le finestre del Ministro Madia urleremo forte e chiaro che noi vogliamo lavoro e stato sociale.»
USB Roma Capitale
COMUNICATO STAMPA
NIDI E SCUOLE: OGGI IN PIAZZA A ROMA L’INFERNO DANTESCO DEL PRECARIATO
Ministero della P.A., piazzetta Vidoni – ore 17.00
È iniziato ieri, e proseguirà fino al 13 maggio, il presidio sotto il ministero della Funzione Pubblica delle educatrici e maestre di nidi e scuola d’infanzia organizzate con l’USB.
La mobilitazione nazionale, che culminerà venerdì 13 con lo sciopero del settore scolastico-educativo in tutta Italia e con lo sciopero di tutti i dipendenti capitolini, è mirata a chiedere al ministro Madia il rispetto dell’impegno assunto per un tavolo interistituzionale sul precariato e per rivendicare la stabilizzazione di tutte le lavoratrici, scongiurando disoccupazione e default dei servizi.
Oggi alle ore 17.00, sotto Palazzo Vidoni, le lavoratrici metteranno in scena “L’inferno dantesco del precariato”, una performance/manifestazione sulle condizioni di educatrici e maestre del settore.
La protesta vede in prima fila le lavoratrici romane: dopo la delibera del Commissario Tronca, che interpretando in maniera restrittiva la sentenza della Corte di Giustizia Europea prevede la messa in ruolo di 360 maestre ed educatrici part-time e taglia di netto tutto il precariato storico romano, le lavoratrici continuano a mobilitarsi contro la disoccupazione e in difesa del servizio pubblico.
Roma, 10 maggio 2016