Freccia 45 riceve e diffonde la richiesta di aiuto per trovare una sistemazione definitiva ad un cagnolino “diversamente giovane” che non ha mai ottenuto dalla vita una chance di provare l’affetto di una famiglia e il calore di una cuccia comoda.
FRECCIA 45 CONTRO L’ABBANDONO:
CERCHIAMO UNA CASA AL NONNINO AMBROGINO!
Freccia 45 riceve e diffonde la richiesta di aiuto per trovare una sistemazione definitiva ad un cagnolino “diversamente giovane” che non ha mai ottenuto dalla vita una chance di provare l’affetto di una famiglia e il calore di una cuccia comoda.
Il suo nome è Ambrogino, ha circa 11 anni, è sterilizzato e pesa una quindicina di kg.
Questo simpatico musetto fu salvato sette anni fa da un canile lager, dove viveva da circa tre anni, grazie ad una volontaria che lo portò in stallo in provincia di Bergamo, con la convinzione che si sarebbero finalmente spalancate per lui le porte di una casa che lo accogliesse.
Ad oggi, purtroppo, nonostante l’evento facebook che da tempo sta facendo il giro del social network (https://www.facebook.com/events/799001803560983/), nessuno si è fatto avanti per offrirsi come adottante.
Che dire di Ambrogino?
Non è un cucciolo e non è di razza, questo lo vedete da voi. La sua barbetta sta divenendo canuta e le sue zampine posteriori soffrono di un lieve tremolio permanente dovuto alla perdita di tono muscolare a causa degli acciacchi dell’età e dell’attività tendenzialmente sedentaria cui la vita in rifugio lo costringe (ma non necessitano di alcuna terapia, se per “terapia” si intende del quotidiano, sano e moderato esercizio fisico).
Attualmente vive in un box da solo ed è stufo, stufo marcio di vedere sfilare persone che puntano direttamente ad un altro cane “giovane e bello” senza mai essere preso in considerazione.
Freccia 45 non ha saputo tirarsi indietro di fronte a questi occhioni dolci e per questo motivo ha scelto di divulgare ai propri simpatizzanti l’appello di Ambrogino.
Cosa si meriterebbe questo grazioso pelosetto?
– Innanzitutto un cuscino all’interno di una casa (diciamo che non è quel tipo di cane da tenere esclusivamente in giardino, rischiereste di ritrovarvelo l’indomani un po’ freddo e rigido).
– Un paio di pasti al giorno (minimo sindacale, suvvia) per poterlo nutrire NON di scarti della cena avanzata, ma di crocche o, meglio ancora, umido, visto che supponiamo la sua dentatura non sia esattamente la stessa di dieci anni fa.
– Passeggiate, comuni passeggiate da “pipì-pupù-giretto”. Non ha la prestanza dello scalatore di montagna ma nemmeno l’immobilità da “mummia-trofeo” da esibire come soprammobile. Avete presente l’impegno che richiede fare il perimetro dell’isolato per andare a comprare il giornale? Ecco, qualcosa di simile da praticarsi due/tre volte al giorno, concedendogli ogni tanto una sgambata di un’oretta.
– Pazienza: tanta, immensa, infinita pazienza. Come tutti i cani con un vissuto simile al suo, Ambrogino tenderà ad essere diffidente durante i primi giorni nei confronti dei futuri adottanti (chi non lo sarebbe, d’altronde?). Sappiate conquistare la sua fiducia: nessuna costrizione ad immediate coccole “forzate”, necessita per ovvi motivi di un debito periodo volto a prendere confidenza con il nuovo territorio e con voi. Vedrete che, rispettando i suoi tempi, sarà il primo a cercarvi scodinzolando per spupazzarvi di baci e carezze!
– Non è a nostro parere il tipo di cane adatto ad una prima esperienza, a meno che mettiate in preventivo un “lavoro” di lunghezza medio-indefinibile a riguardo della costruzione del vostro rapporto (che sarà poi APPAGANTISSIMO: ricevere le feste – e che feste! – da un’anima salvata dall’inferno e poi condotta in paradiso, è un’emozione che difficilmente qualcuno o qualcos’altro riusciranno a farvi provare).
– Ambrogino non ama molto i suoi simili, ma non è dominante: fondamentalmente ha paura e desidera non essere “importunato”, perciò in presenza di altri piccoli tranquilli che lo lascino in pace, tende ad ignorarli e a tranquillizzarsi. Non è mai nemmeno stato testato con i gatti, quindi non domandateci quale potrebbe essere la sua reazione in un’ipotetica convivenza. Ci teniamo per fair play a farvelo presente, onde evitare reciproci fraintendimenti tipo “mi avevate garantito che…” (non garantiamo NULLA, perché nessuno di noi è mai vissuto finora da solo dietro a delle sbarre, pertanto possiamo solo immaginare come ci si senta senza averne alcuna certezza).
Sarà richiesta visita conoscitiva con la famiglia previa compilazione modulo di preaffido e disponibilità a mantenere contatti regolari nel tempo: per informazioni chiamare Elisabetta al numero 347-2652410 o 338-2047523.
Noi crediamo fermamente nell’esistenza di un posto dove una cuccia e un cuore stiano solo aspettando di essere scaldati, semplicemente Ambrogino non l’ha ancora trovato e chiede l’aiuto del pubblico per indicargli la retta via dove andare a riposare le membra fintanto che il destino glielo concederà. Vogliamo sentire quel cellulare suonare all’impazzata, quindi scatenatevi e fatevi avanti!
Lecco, 16 maggio 2016