Roma, la ‘Magnalonga’ del Municipio 5

La Magnalonga è una manifestazione in bicicletta itinerante dedicata a mobilità sostenibile ed enogastronomia nata nel 2009 e che coinvolge, ogni anno, un migliaiodi persone tra partecipanti, volontari, visitatori e partner.

 

Comunicato Stampa

Roma, 24 maggio 2016

8^ Edizione della MAGNALONGA

500 ciclisti, 100 volontari.
L’evento più partecipato e condiviso nel Municipio 5… non era campagna elettorale.

 

L’8^ edizione 2016 della Magnalonga, che si è svolta sabato 21 maggio, è partita edarrivata a Villa Gordiani, lato Olevano Romano.

La Magnalonga è una manifestazione in bicicletta itinerante dedicata a mobilità sostenibile ed enogastronomia nata nel 2009 e che coinvolge, ogni anno, un migliaiodi persone tra partecipanti, volontari, visitatori e partner.

Una buona parte del percorso, diviso in tappe durante le quali i 500 partecipanti e i volontari che li supportano sostano per degustare prodotti a km0 e biologici e sonoallietati da spettacoli teatrali o musicali e da dimostrazioni sportive, si è sviluppato nelMunicipio Roma 5.

Dopo la partenza da Villa dei Gordiani, dove si sono svolte anche visite guidate alleemergenze archeologiche da parte di archeologhe, la carovana dei ciclisti ha fatto tappa al Parco di Tor Tre Teste, ha attraversato via dei Meli per approdare a viale PalmiroTogliatti inseguendo gli antichi acquedotti, reperti archeologici importantissimi masconosciuti ai più, nel tentativo di mostrare che la bellezza della città dipende dagliocchi di chi la vive e di chi lavora per rivalutarla.

Lungo viale Palmiro Togliatti, all’angolo con via Casilina, un flash mob organizzato dalCircolo Città Futura di Legambiente, ha attirato l’attenzione dei ciclisti sul temadell’incompiuto, poco frequentabile e ancor di più sconosciuto Parco di Centocelle: un patrimonio di natura e storia abbandonato all’incuria e al degrado dall’amministrazione politica del Campidoglio e dalle sue propaggini Municipali. Il flash mob voleva sollecitare anche l’amministrazione regionale a portare il capolinea della Roma-Giardinetti almeno alla fermata Togliatti in modo da far interscambiare l’utenza con il bus 452 e con la metro C, ora impossibile da fare se non con percorsi a piedi lunghi epericolosi.

Il percorso ha poi toccato il Quadraro (tappa a Monte del Grano), Torpignattara e il Mandrione luoghi dove la storia, l’antifascismo, le nuove generazioni, gli immigrati, tentano una convivenza sostenibile raccontata anche dalla cultura dei murales che provano a rendere meno grigia l’atmosfera.

E poi S. Giovanni, via Carlo Felice, per poi transitare a Porta Maggiore che con le sue emergenze archeologiche in particolar modo la Basilica neopitagorica, rappresentano un unicum che farebbe invidia a qualsiasi città del mondo, mentre qui è una gigantesca rotatoria e la Basilica è nascosta sotto il ponte ferroviario!!!

Prima di tornare a villa Gordiani, la carovana della Magnalonga ha potuto vedere altreimportanze archeologiche, il Torrione all’altezza della Tangenziale, il Colombario di Largo Preneste, le terme di Largo Irpinia, un patrimonio archeologico unico, masconosciuto e in alcuni casi sommerso dalle erbacce.

“Turismo, Mobilità nuova, Valorizzazione del patrimonio ambientale e archeologico, convivenza tra differenze e cultura”, spiega Amedeo Trolese, presidente del Circolo Città Futura di Legambiente, “queste alcune delle parole chiavidell’8^ Magnalonga nel Municipio Roma 5, parole, idee, suggestioni ampiamentesconosciute nella campagna elettorale per il Campidoglio e per i Municipi”.

Legambiente Circolo “Città Futura”
cittafuturacircolo@gmail.com 

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