«Sono un’insegnante, non inseguo carriere, seguo gli esseri umani. Non ambisco ad avere altri ruoli. Conosco il disvalore dei premi e delle punizioni nella crescita personale e nella tenuta di un sistema, che una volta chiamavamo comunità.
NEWSLETTER DI COMUNE
FACCIAMO COMUNE INSIEME
LA NOSTRA CAMPAGNA 2016
RENDERE VISIBILE IL COMUNE (FRANCESCO MARTONE)
“Lo so sono settimane che mi ero ripromesso di inviare questa nota di adesione formale alla campagna Facciamo Comune insieme… Non è stato certo per dimenticanza o negligenza, ma forse perché la condivisione ormai consolidata con la rete larga di Comune, l’amicizia profonda che lega da tempo molti di noi, la condivisione di idee, note, proposte, la sintonia spesso e volentieri riscontrata, anche senza doverla formalizzare o verbalizzare, rende forse superflua questa nota… Ma questo è ; il momento di metterci tutti e tutte la faccia, per sostenere per quanto ci sarà possibile un percorso collettivo, per capire insieme come attraverso Comune, si possa sperimentare una pratica di condivisione anzitutto tra chi a quest’impresa si è dedicato e si vorrà dedicare. Ma anche per provare a “tirare fuori” o rendere visibile il “comune” da quello che ci accade intorno… Perché oggi per poter cambiare lo stato delle cose dobbiamo praticare nel presente il futuro che abbiamo a cuore. Non si deve reinventare la ruota, non si parte dal nulla, come da anni ormai Comune ci ricorda. Quindi eccomi qua…"
CHE IL BONUS SIA CON VOI
«Sono un’insegnante, non inseguo carriere, seguo gli esseri umani. Non ambisco ad avere altri ruoli. Conosco il disvalore dei premi e delle punizioni nella crescita personale e nella tenuta di un sistema, che una volta chiamavamo comunità. La dignità del mio lavoro – scrive Rosaria Gasparro, maestra – è nella mia aula… con i “miei” bambini, con le loro famiglie, con quei colleghi che continuano a credere nel valore del confronto e della collaborazione; e poi a casa nel chiuso del mio studio, a fare la cosa più ovvia e naturale per un’insegnante, tutto ciò che non è riconosciuto da chi detiene il potere e che poi ti rende credibile o meno nel lavoro che fai: studiare, prepara re, elaborare materiali e percorsi, affinare i propri metodi, correggersi, migliorarsi. Qui trovate il mio merito, il mio tempo e la mia passione, la mia ricerca e la mia innovazione, il mio successo e la mia sconfitta, la mia fatica e la mia gioia, la mia capacità di costruire un noi che dura… Per questo, valutatori riuniti, io non vi riconosco. Tenetevi pure il bonus… Vi siete schierati per i meriti tecnici, per i titoli, gli attestati, i master acquistabili sul mercato e siete incapaci di cogliere i meriti relazionali e qualitativi, frutto di scelte e investimenti lunghi e costosi, che nessun mercato può vendere…»
ROSARIA GASPARRO
BASTA CON I TABELLONI DEI VOTI SCOLASTICI
Nella società dell’incertezza, mentre uno studente su tre non conclude il percorso di studio delle scuole superiori, alla fragilità degli adolescenti rispondiamo con la cultura della competizione e del verdetto senza elaborazioni. Ma davvero abbiamo bisogno della scuola azienda con il chiodo fisso del voto scolastico e dei suoi tabelloni di fine anno?
RCE E MCE
IL DISSENSO CREATIVO DI DANILO DOLCI
Il rifiuto della divisa della Repubblica Sociale Italiana e l’arresto, i digiuni di protesta in Sicilia, lo sciopero alla rovescia, le attività di ricerca, l’antimafia sociale, le assemblee con i contadini e i pescatori, la lotta per l’acqua, l’impegno educativo… Il 28 giugno 1924 nasceva Danilo Dolci, sociologo, educatore e poeta ribelle
GIUSEPPE BARONE
IL NUOVO VENEZUELA
Dietro, oppure al di sotto della crisi politica, dell’offensiva sempre torbida dell’opposizione e delle storiche manovre di Washington, al di là della paralisi che attanaglia un governo ossessionato dalla perdita del potere e della corruzione che dilaga in tutto il paese, perfino oltre la mancanza di risorse e le infinite code per comprare generi alimentari, pulsa un altro Venezuela. Non se ne parla ma è un paese che produce, solidale, dove le persone non si azzuffano per appropriarsi della farina, dello zucchero e del riso, un paese in cui si può condividere quel che c’è. Duecentottanta famiglie contadine, riunite in quindici cooperative, assieme a cento produttori, che formano la Central Cooperativa de Servicios Sociales de Lara, Cecosesola, che continua a rifornire le tre fiere urbane con 700 tonnellate di frutta e verdura ogni settimana, a prezzi del 30 per cento inferiori di quelli di mercato, ottenuti facendo a meno di coyotes e intermediari
RAÚL ZIBECHI
TUTTO È IN RELAZIONE. RIPENSIAMO IL MONDO
Destra e sinistra operano ovunque sulla base di una comune valutazione positiva del modo di produzione industriale, ch’è ormai giunto al capolinea. Dire destra e sinistra addio, come fa Maurizio Pallante nel suo ultimo libro, secondo Alessandro Pertosa “non equivale a sostenere che la destra è uguale alla sinistra”. Si tratta di cercare nuove declinazioni dell’uguaglianza, si tratta di ripensare le relazioni “in senso orizzontale non solo fra esseri umani, bensì anche fra esseri umani e contesto naturale”, insomma “di mettere in discussione l’antropocentrismo che caratterizza l’occidente in senso violento” perch&eacu te; “tutto è in relazione” …
ALESSANDRO PERTOSA
“È incredibile osservare l’ingenua e infantile gioia delirante un milione di persone che si sono precipitate a camminare sui pontili sintetici del Floating Piers di Christo al Lago d’Iseo, cioè un telo di plastica posato su taniche vuote sopra le acque di un lago prealpino reso infrequentabile dalla folla…”. È il trionfo dell’usa e getta (tra utilizzo di plastiche, emissioni dei trasporti per la costruzione del pontile e per il trasporto dei turisti..), del superfluo costoso, dell’artificializzazione della Natura… .
LUCA MERCALLI
COLTIVIAMO DIRITTI, RACCOGLIAMO DIGNITÀ
Sono 430 mila i lavoratori che, secondo l’ultimo rapporto Agromafie della Flai Cgil, vivono condizioni di sfruttamento lavorativo, costretti a lavorare per pochi euro fino a 14 ore al giorno. Donne e uomini, di cui l’80 per cento migranti, nel nord come nel sud Italia. Per chi fa del cibo una merce nulla di nuovo, lo sfruttamento dei lavoratori era previsto. Quello che forse non avevano previsto è che in molte campagne, migliaia di lavoratori e lavoratrici hanno cominciato a ribellarsi: è accaduto a Nardò, a Rosarno, a Castel Volturno e a Latina… Ecco come nasce la rete e la campagna Coltiviamo Diritti. Certo che ci riguarda…
MARCO BINOTTO E MARCO OMIZZ OLO
IL DOTTOR CANNABIS È STATO ASSOLTO
Il medico Fabrizio Cinquini è stato giudicato innocente. La detenzione delle 24 piante di cannabis utilizzate per scopo terapeutico non possono costituire reato. Una vittoria per libertà di ricerca sulla cannabis terapeutica, contro la stupidità e l’arroganza dell’antiprobizionismo e delle grandi lobby farmaceutiche
TERRA NUOVA
BOCCIOLI DI MASCOLINITÀ
Una sedicenne violentata da cinque minori nel Salernitano… «ma stuprare non hanno imparato dalle cattive femministe odiatrici di uomini, né dal bieco complotto-gender – scrive Maria G. Di Rienzo – Lo hanno imparato dalla valanga di pornografia più o meno “soft” di cui sono investiti ogni giorno dai media del mainstream e da quella “hard” che trovano sui siti appositi in internet; lo hanno imparato dalla tolleranza sociale e dalla promozione sociale dei miti (false credenze) sullo stupro, di scherzi battute giochi sessisti e violenti, di attitudini e comportamenti misogini. E hanno inoltre appreso grazie alla continua d egradazione delle donne che se costoro subiscono uno stupro ne hanno colpa…. E ora tutta la simpatia che la nostra società sa offrire alla ragazzina è questa: lasciati l’episodio alle spalle… Per i media: definire un gruppo di stupratori branco ha il solo effetto di suggerire ancor di più la non responsabilità dei perpetratori…». No, non abbiamo bisogno di salvaguardare quei boccioli di mascolinità… L’ARTICOLO COMPLETO
In aprile c’è stato il botto mediatico: il sindaco di Riace Domenico Lucano segnalato dalla rivista Fortune come uno fra i 50 leader più influenti del mondo. Non è stato dunque un caso che in occasione della giornata mondiale dei rifugiati sia stato invitato il 22 giugno al parlamento europeo a Bruxelles per raccontare la sua esperienza. “Un riconoscimento che giunge dopo anni di lavoro estenuante e capillare sul territorio – scrive Chiara Sasso -, cercando di invertire la tendenza dello spopolamento del suo paese (emigrati al Nord e all’estero), trasformando quello che altri vedono come un problema – la presenza dei migranti -, come una opportunità. La storia di Riace è risa puta e sotto gli occhi di tutti, per i tanti servizi di inchiesta che i media hanno voluto riservargli”. È in questo paese di 1.800 abitanti, nel cuore della Locride, che sei anni fa è partita un’altra scommessa: il Riaceinfestival (fondato dalla Rete dei Comuni Solidali in collaborazione con l’amministrazione Comunale e l’associazione Città Futura), collegato con la Rete dei caffè Sospeso. Un grande festival delle migrazioni e delle culture locali …. due le sezioni …. SEGUE QUI
 
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