La donna resta, purtroppo anche nel sentire e nel modo di pensare di molte donne (per ragioni di adattamento e di sopravvivenza), una funzione sessuale e procreativa. È il corpo che assicura piacere, cure, continuità della specie.
NEWSLETTER SPECIALE DI COMUNE
1,5 EURO?
«Cari, ho appena fatto un bonifico per ricevere il quaderno Ci vuole il tempo che ci vuole. È di 10 euro (invece di 1,5) perché intendo regalarlo a qualche amico. Grazie. Ciao, Silvia Loriga»
VIOLENZA SESSISTA E NASCITA DELLA POLITICA
La donna resta, purtroppo anche nel sentire e nel modo di pensare di molte donne (per ragioni di adattamento e di sopravvivenza), una funzione sessuale e procreativa. È il corpo che assicura piacere, cure, continuità della specie – scrive Lea Melandri – Non è un caso che una delle ragioni di maggior allarme per una civiltà che avverte segnali di crisi, accerchiata dall’immigrazione crescente e dall’odio degli altri popoli, sia la denatalità…. Intanto, i segnali che vengono da un movimento di donne oggi molto più esteso e diversificato nelle sue componenti, sia per età anagrafica che per interessi e pratiche politiche, fanno sperare che si stia riaprendo una stagione nuova di conflitti
LEA MELANDRI
PAURA, LIBERTÀ E PAZIENZA
L’Isis fa paura, fa molta paura. Sembra avere il potere di creare morte e distruzione ovunque, in qualsiasi momento. Ha assunto il ruolo del radicalmente “altro”, eppure fa proseliti proprio nel mondo occidentale che ne ha così orrore (quasi un quinto dei combattenti stranieri di Isis in Siria proviene dall’Europa). Aderire a un’istituzione “totale” come Isis è in realtà prima di tutto una scorciatoia con cui, a un costo altissimo, in qualsiasi contesto culturale si evita di affrontare le paure che accompagnano ogni tipo di libertà. C’è bisogno ovunque di relazioni, di tempo, di imparare a sostare nei conflitti per trasformare, senza scappare, quelle paure
IVANO CALAON
LA MIA NASCITA È QUANDO DICO UN TU
Domenica 9 è tornata la Marcia della pace Perugia-Assisi, fondata da Aldo Capitini. Una Marcia segnata dalla mancata partecipazione di alcuni movimenti che criticano l’eccesso di istituzionalizzazione, la genericità degli obiettivi e la ritualizzazione della Marcia, gestita esclusivamente da alcuni Enti locali umbri e da un comitato promotore decisamente permanente. Di certo, in tempi di guerra diffusa abbiamo sempre più bisogno di gesti, parole, orizzonti con cui ribaltare il mondo. Ci viene in aiuto un volume, edito da Del Vecchio, che ha raccolto per la prima volta diverse poesie di Aldo Capitini. Antifascista, teorico della omnicrazia (il mondo non si cambia prendendo il potere dall’alto ma diffond endolo ogni giorno in basso) e della nonviolenza, pedagogista critico, Capitini ha scelto la poesia, impegnata e civile, non solo per gridare il suo No alla guerra ma soprattutto per mostrare come qualsiasi percorso di pace comincia sempre dalla costruzione di nuove relazioni sociali, comincia da noi, da me e da te. Adesso
PDZ
I MIEI PRIMI QUINDICI GIORNI DA EVASA
“Sono evasa, respiro aria di libertà, protetta dall’abbraccio del popolo No Tav che mi accompagna, notte e giorno, in questo avventuroso viaggio, pieno di incontri, di calore umano, di gioiosa ironia”. Nicoletta continua il suo straordinario tour in giro per l’Italia intitolato “Io sto con chi resiste”. Sta trasgredendo con grande coraggio e consapevolezza le pretestuose imposizioni che le imporrebbero gli arresti domiciliari a Bussoleno come misura “cautelare”. Una trasgressione che è un grido di enorme rilevanza per la libertà di tutti
NICOLETTA DOSIO
IO LO SO FARE. E LO METTO IN COMUNE
Io so fare teatro, io insegno a cucire, io parlo bene spagnolo, io invece so tutto di informatica. Io posso insegnare a disegnare, io a dipingere, io a fare mosaici. Io posso promuovere un corso di falegnameria, io di riciclo, io di giocoleria, io di erboristeria… “Gordiani in Comune” cerca compagni e compagne di strada con i quali riempire di vita e creatività uno spazio di 35 metri quadrati, molto luminoso, attrezzato di sedie e tavoli (su richiesta è disponibile anche videoproiettore e casse). Insomma, cercasi maestri e maestre. Chi volesse promuovere corsi per grandi e piccoli a prezzi popolari – in cambio di un piccolo contributo con cui rendere sempre più accogliente il locale di via Pisino 30 (a d ue passi da Villa Gordiani, a Roma) – può scrivere subito all’associazione La Strada: assolastrada@libero.it
JLC
FARE UNA SOCIETÀ DIVERSA
Prodotti agricoli e agroalimentari biologici e biodinamici; commercio equo e solidale; welfare di comunità; filiera corta e garanzia della qualità alimentare; edilizia sostenibile e bioedilizia; risparmio energetico ed energie rinnovabili; finanza etica; mobilità sostenibile; riuso e riciclo di materiali e beni; sistemi di scambio locale; software libero; turismo responsabile e sostenibile; consumo critico e Gruppi di acquisto solidale. Gli ambiti di intervento dell’economia solidale trentina disegnano relazioni sociali e produttive diverse. Ora sono anche una legge
PAOLO CACCIARI
ITALIA, TROVATI UN ALTRO SPONSOR
È stato presentato in pompa magna nei giorni scorsi il nuovo sponsor della nazionale italiana di calcio. Si tratta del gruppo Intralot Gamenet, tra i primi operatori del colossale business dell’azzardo che affligge le persone più esposte alle patologie derivanti da quel tipo di “gioco” nel nostro paese. Una partnership, spiega la comunicazione, che nasce “come un progetto culturale, anzi che sarà utile a “costruire una cultura del gioco consapevole e responsabile”. Affermazioni davvero temerarie, la cui veridicità è d’altra parte dimostrata dal classico inevitabile “orgoglio di essere italiani”, un inno al tricolore e alla maglia azzurra che proprio non poteva mancare. Da apprezzare a maggior ragione, poi, se viene da un gruppo posseduto dal fondo di investimento Trilantic Capital Partners (i fondatori sono tutti ex Lehman Brothers) con sede nei paradisi fiscali del Lussemburgo
GABRIELE MANDOLESI
L’AUTO ELETTRICA CHE COSTA L’INFANZIA
Ma insomma il nucleare no, il petrolio no, adesso pure l’auto elettrica…Beh, ci pare quasi di sentirlo il commento distratto di esasperati “poveri” consumatori del nord del mondo che leggessero la nota di Amnesty International sull’estrazione del cobalto che riportiamo. Un commento distratto, (a voler essere generosi) molto distratto, per almeno due ragioni. La prima è che spostarsi, laddove possibile, a piedi o in bicicletta è sempre preferibile, è bello e fa bene alla salute delle persone e del pianeta. La seconda è che Amnesty chiede una cosa precisa: la sacrosanta trasparenza sul ciclo di produzione da parte di colossi automobilistici transnazionali che registrano f atturati ultramiliardari. Naturalmente, la tragedia degli adulti e dei bambini (anche di soli 7 anni) che nella Repubblica del Congo estraggono senza protezione il cobalto necessario per le batterie al litio non va ad alimentare solo le auto elettriche ma molte delle tecnologie spesso anche inutili o inutilizzate da quegli esasperati consumatori. Da parte nostra, ci domandiamo come mai nessuna, ma proprio nessuna delle miliardarie aziende impegnate nello sviluppo di auto elettriche senta la necessità di rispettare le linee guida sull’estrazione di cobalto fornite non da papa Francesco ma dall’Ocse
AMNESTY
RIPRENDIAMOCI LA LIBERTÀ DI INSEGNARE
Anni Settanta: un doposcuola nei sotterranei di una scuola, alunni violenti che si detestavano alle prese con compiti più grandi di loro. Una giovane maestra, vittima anche lei di aggressioni. A tentare di mettere in discussione uno scenario di quel tipo fu il dirigente scolastico che chiese alla maestra se avesse una passione, poi si impegnò a organizzare con lei lezioni di danza e musica. Dopo qualche giorno, i lunghi corridoi vuoti e severi dell’ultimo piano accolsero la maestra, le sbarre, un registratore e i suoi alunni…. Ecco cosa è accaduto dopo:
CLAUDIA FANTI
LA SCUOLA MIGLIORE? HA ABOLITO I COMPITI
Sarà perché non vogliono infierire con penalità su chi è in condizione di svantaggio culturale e non può essere seguito dai genitori in modo adeguato per diverse ragioni, sarà perché non credono in una pedagogia da caserma basata su premi e punizioni, sarà perché sanno che l’apprendimento ha bisogno di tempo libero e gioco. In ogni caso, la scuola migliore del mondo, quella finlandese, non dà compiti. Una tra le scuole peggiori d’Europa invece…
MAURIZIO PARODI
ULIVI, DISSECCAMENTI E METODI TRADIZIONALI
La vicenda degli ulivi che in alcune aree del Salento sono stati aggrediti dal batterio Xylella fastidiosa ha mostrato come in tempi di liberismo l’olivicoltura intensiva e la competizione internazionale abbiano dichiarato una vera guerra alle “cultivar” di olivo antiche. Vogliono far piazza pulita delle piccole aziende a conduzione familiare. Intanto, negli ultimi venti anni, e non solo in Salento, si sono andate perdendo quelle conoscenze empiriche che per millenni si sono tramandate tra gli olivicoltori e che oggi definiamo come “buone pratiche agricole”… Il liberismo ha snaturato il pianeta Terra
GIUSEPPE VINCI
FRENARE CON DOLCEZZA
Se frenare con dolcezza è la nostra unica possibilità, per farlo è necessario attuare, da subito, una colossale riconversione sociale e produttiva e una trasformazione radicale del nostro stile di vita
C.F.
ESTERI&DIFESA, COME TI ADDESTRO ALLA PACE
Una gran bella coppia di ministri, quella che il governo schiera nei reparti Esteri&Difesa. Gentiloni e Pinotti non cessano di esporre ragionamenti di raffinata strategia diplomatica e delineano un protagonismo di alto profilo morale per l’intervento italiano nelle regioni devastate dai conflitti più sanguinosi del momento. Forse ricorderete che il nuovo e più intenso contributo italiano alla stabilità, alla pace e alla sicurezza nell’incendio che infuria in Medioriente è cominciato con un accordo bilaterale di “cooperazione militare” con il Qatar. Si prosegue ora, dopo il coraggioso viaggio della ministra Pinotti, con quello per la formazione e l’addestra mento militare dei colleghi dell’Arabia Saudita. In questo modo, si potrà dunque finalmente sostenere che la partecipazione italiana al massacro della popolazione yemenita, oscurato da media evidentemente stremati dai resoconti sulla Siria, non si limita più all’enorme traffico legale di armi ma fa un bel salto di qualità con l’addestramento militare “alla pace”
MIMMO CORTESE
METTIAMOCI IN CAMMINO
Domenica 9 in tutta Italia si è svolta la quinta edizione della Giornata nazionale del Camminare ideata da FederTrek (Comune è stato media-partner). In tutte le città di Italia ci sono stati incontri, eventi e in primo luogo itinerari per promuovere il camminare in tutte le sue forme
PAOLO PIACENTINI
WAITING AREA, RIFUGIATI IN TRAPPOLA
Waiting area è un video di inchiesta nato dall’esigenza di documentare la condizione dei migranti e richiedenti asilo che progettano di raggiungere l’Europa. Waiting area, perché un area di attesa nell’immaginario collettivo è quel posto dove si aspetta di prendere un treno, un aereo, un traghetto per raggiungere un altro luogo. La Grecia in questi ultimi mesi è diventata per migliaia di persone una grande sala d’aspetto. Quello che prima era un corridoio di passaggio verso il nord Europa si è trasformato in una trappola. Waiting area è dunque una “sala d’attesa” fatta di migranti che cercano una strada per proseguire il proprio viaggio, di ong e volontari in dipendenti, di istituzioni europee che chiudono le proprie porte e di gente comune che accoglie. Waiting area, prima di tutto è un grido
R.C.
NON REVERENDUM
4 dicembre? “… Personalmente, sarei favorevole all’abolizione delle elezioni e a procedere col sorteggio. Non ci capiterebbe niente di peggio di quel che accade già – scrive Enrico Euli -, si eviterebbero spese e campagne elettorali, brogli e mazzette, partiti e apparati. La democrazia non sta più nel voto, ma nell’esercizio della cittadinanza attiva e lì andrebbe esercitata. Se la si facesse ogni giorno, il votare perderebbe valore. Lo acquista solo perché non la si pratica quotidianamente e ci si copre con il tifo sportivo per finti schieramenti o per ideologie desuete… Il modello Cinque Stelle che abbina una democrazia consultiva a rete con una dittatura decisionale al vertice non mi pare prefiguri qualcosa di nuovo o di potabile, anzi… “
ENRICO EULI
LA RIFORMA CHE FA BENE ALLA CRESCITA
Che la riforma della Costituzione rappresenti un picconamento della democrazia è fuor di dubbio. C’è chi si ostina a pensare, tuttavia, che si tratterebbe di un male minore, un prezzo da pagare in nome di due grandi obiettivi: stabilità di governo e leggi veloci, due condizioni ritenute indispensabili al bene massimo, la crescita, la medicina miracolosa che, secondo imprenditori, politici e sindacati, potrebbe curarci da ogni male. Che si tratti di debito pubblico, pensioni, disoccupazione, degrado ambientale, povertà, la ricetta è sempre la stessa: crescita. Ce lo ripetono settanta volte al giorno. Sulle capacità miracolose della ricetta, tuttavia, esistono molti dubbi. Non solo per i risultati niente affatto garantiti sul piano sociale ma, soprattutto, per i sicuri effetti indesiderati sul piano ambientale. E tuttavia, perfino ammesso che la crescita fosse in grado di salvarci dal baratro, perché per inseguirla è così essenziale cambiare la Costituzione? Che sia perché lo sport nazionale di ogni governo è diventato la riforma di tutto ciò che non piace alle imprese?
FRANCESCO GESUALDI
LA DEMOCRAZIA NEI TERRITORI È LENTA?
La modernità, l’efficienza e la velocità vantate nella riforma costituzionale su cui si vota il 4 dicembre sono un patetico tentativo di inventare ragioni plausibili per giustificare e attenuare la portata della drastica svolta centralista che si propone. L’intento è quello di fare piazza pulita di quell’autonomia locale che tanto ha segnato la tradizione regionalista italiana e che doveva servire ad aprire, almeno in teoria, spazi di democrazia nei territori. La riforma proposta affida ora in esclusiva allo Stato molte materie oggi attribuite alla competenza concorrente tra lo Stato e le Regioni o a quella residuale delle Regioni. Se la riforma vedrà la luce, lo Stato potr& agrave; ergersi a decisore unico, ad esempio, delle sorti del turismo, dell’energia, del governo del territorio, dei procedimenti amministrativi, delle infrastrutture strategiche, ecc. Il costituzionalista che ha scritto i quesiti del referendum sulle trivelle ci offre una sua lettura del quesito sulla parte della riforma che riguarda il Titolo V
ENZO DI SALVATORE
IMPRESE RECUPERATE PER UN’ECONOMIA ALTRA
La lunga recessione che vive l’economia mondiale favorisce, come già avvenuto in passato, il coraggio e la determinazione dei lavoratori nel recuperare imprese abbandonate dai padroni e avviate alla chiusura. L’esperienza accumulata in diverse zone del mondo ci dice però che la nuova gestione finisce spesso per rimanere isolata e condizionata dalla commesse o dalle forniture del sistema che l’aveva condannata se non concorre a realizzare filiere produttive legate ai principi di un’economia realmente “altra”. Recuperare un’impresa diventa un’azione politica di grande rilevanza, dunque, non solo se si cambiano le relazioni sociali al proprio interno ma se si alimenta un circuito virtuoso più ampio, basato sulla ricerca del prezzo equo e della solidarietà, sul rapporto diretto tra consumatori e produttori e sul credito ottenuto dalla finanza non profit
TONINO PERNA
L’ODIATO ANARCHICO DEL REGNO VEGETALE
Alla corrente botanica “ariana”, quella che ama allineare piante autoctone garantite, di razza pura e origine controllata, quella sua libertà di movimento, scandalosa e anarchica, non poteva non risultare insopportabile. Senza contare quell’altro vizio impertinente, la capacità di resistere a 40 gradi senz’acqua per lunghi periodi, la disinvolta crescita in terreni sabbiosi e perfino salati, nelle fessure di roccia o nelle crepe del cemento… Al pari di certe ostinate culture mediorientali, l’ailanto va sterminato, c’è poco da fare. Prima che si lanci nella crescita repentina che lo caratterizza o, peggio, che qualche altro pericoloso esemplare esotico ne segua l’esempio insinuandosi in territori riservati. Sarà più facile toglierlo di mezzo, tuttavia, avvalorando l’assurda credenza che lo vedrebbe secernere una tossina omicida, letale per le piante vicine. Inventare il nemico, laddove non c’è, è un’antica arte che alimenta il dominio
PATRIZIA CECCONI
IL BIOLOGICO CHE VIENE DA LONTANO E ANDRÀ LONTANO
Ripensare il lavoro, riprendersi la terra, coltivare in modo naturale, fare comunità, sfidare ogni giorno le logiche di mercato: due storie importanti
P.C.
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