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Presentato nuovo dossier sul rumore a Roma

Legambiente presenta il nuovo dossier sul rumore a Roma, dopo aver effettuato nelle giornate tra 8 e 14 novembre ben 78 monitoraggi puntuali in tutta la città su 42 luoghi diversi.

 

COMUNICATO STAMPA – 16/11/2016

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Legambiente presenta il dossier ROMA FUORI DECIBEL, sull’inquinamento acustico da automobili nella Capitale. Allarme al Colosseo

Roma nella morsa di traffico e frastuono, nel 54,5% dei 78 monitoraggi il rumore supera i limiti di legge. Luogo più rumoroso della capitale il Colosseo (76 decibel) e poi Viale Regina Margherita davanti al Policlinico (74 decibel) e Via di San Gregorio (73 decibel)

“Roma è prigioniera delle auto e del rumore provocato. Allarmanti i dati al Colosseo dove bisogna pedonalizzare tutta l’area, ma anche vicino a ospedali e scuole”

 

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Legambiente presenta il nuovo dossier sul rumore a Roma, dopo aver effettuato nelle giornate tra 8 e 14 novembre ben 78 monitoraggi puntuali in tutta la città su 42 luoghi diversi in centro, periferie, sulle consolari e in punti particolarmente sensibili per la vicinanza di ospedali, scuole o monumenti storici. Secondo i risultati del monitoraggio, nel 54,5% dei luoghi il rumore supera i limiti consentiti nei livelli medi, nel 74% dei casi ci sono picchi di chiasso fuori controllo.

I 3 luoghi più RUMOROSI di Roma sono Piazza del Colosseo con 76 decibel medi, Viale Regina Margherita davanti all’ingresso del Policlinico Umberto I dove sono 74 i decibel registrati e Via di San Gregorio tra Colosseo e Circo Massimo con 73 decibel.

“Roma è prigioniera delle auto e del rumore che generano – commenta Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – bisogna liberare dal traffico e dal chiasso i luoghi sensibili come ospedali e scuole. Allarmanti dati al Colosseo dove il frastuono è veramente oltre tutti i limiti, bisogna subito pedonalizzare la Piazza circostante e Via di San Gregorio fino al Circo Massimo. Intorno all’Anfiteatro Flavio tutti i prelievi effettuati tracciano un profilo allarmante in termini di inquinamento acustico, eppure lì è già prevista la pedonalizzazione completa dell’area secondo la delibera di iniziativa popolare votata oltre due anni fa in assemblea capitolina ed da li deve passare il Grab. Gli strumenti amministrativi ci sono tutti, ora bisogna salvare il Colosseo.” 

Legambiente aveva raccolto e presentato le firme per una delibera di iniziativa popolare per la pedonalizzazione di tutta l’area del Colosseo che il Campidoglio votava il 25 giugno 2014 anche con il voto dell’attuale maggioranza; da questa delibera scaturiva il regime odierno di divieto alle auto private su Via dei Fori ma è rimasta ancora inattuata sul resto dell’area per la quale era prevista la pedonalizzazione, quella di Piazza del Colosseo all’incrocio con Via Labicana e su Via di San Gregorio, tratto di strada dove, i volontari del cigno verde, ricordano che dovrà anche passare il GRAB, connettendo Via dei Fori e Circo Massimo attraverso il passaggio della ciclovia.

“Solo allontanando le automobili dal centro e dalle zone di studio e degenza si garantisce la salute delle persone dai rischi dell’inquinamento acustico e quella dei monumenti, a partire proprio dal simbolo della capitale. C’è un piano di zonizzazione acustica che prevede limiti precisi in decibel nei parchi, intorno agli ospedali, vicino le scuole e le università, i risultati del monitoraggio raccontano l’inesistenza di politiche che lo abbiano attuato e il bisogno di farlo allontanando il traffico da questi luoghi”.

Il monitoraggio effettuato dai volontari in servizio civili di Legambiente Lazio e dei Circoli Città Futura e Mondi Possibili evidenzia anche un rumore fuori i limiti anche in Largo di Santa Susanna, Piazza della Repubblica, Via Nazionale, Via dei Serpenti, Via degli Annibaldi, Lungotevere all’altezza dell’ospedale Fatebene Fratelli e Via Portuense tra lo European Hospital e il San Camillo Forlanini. Peraltro tutte le rilevazioni si sono svolte in orario centrale della giornata per non essere inficiate dalla presenza eccessiva di auto nelle ore di punta degli spostamenti, dando così un risultato più imparziale sul rumore al quale i cittadini sono sottoposti tutti i giorni.

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EFFETTI DEL RUMORE SULL’UOMO
0-35 dB né danno né fastidio
35-65 dB Rumore fastidioso e molesto che può disturbare il sonno
65-85 dB Diminuzione della vigilanza e dell’attenzione, riduzione del rendimento. Rumore che disturba e affatica, capace di provocare danno psichico e neurovegetativo e in alcuni casi danno uditivo
Da 70 dB Tachicardia, palpitazioni, vasocostrizione periferica e aumento della pressione arteriosa, aumento del rischio di infarto e altre malattie circolatorie.
80–85 dB Modificazione del tracciato elettroencefalografico
80–100 dB Diminuzione dell’acuità visiva e restringimento del campo visivo più marcato per il rosso. Se la permanenza in un ambiente molto rumoroso, come la discoteca, supera le 5 ore, insorge una difficoltà a riconoscere il rosso, ciò potrebbe spiegare ad esempio alcuni incidenti il sabato sera.
85-115 dB Rumore che produce danno psichico e neurovegetativo, che determina effetti speciali sull’organo dell’udito e che può indurre malattia psicosomatica
Da 90 dB Aumento della frequenza respiratoria
115-130 dB Rumore pericoloso: prevalgono gli effetti specifici su quelli psichici e neurovegetativi
Oltre 130 dB Rumore molto pericoloso impossibile da sopportare senza protezione.
Rumore continuo – Iperattività endocrina multipla che riguarda ipofisi, tiroide, surrene e gonadi; aumento della produzione di succhi gastrici crampi allo stomaco e crescitadel pericolo di contrarre ulcera.

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