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Giornata degli Alberi, a Villa Ada spunta Pinocchio nel “bosco delle bugie”

Un flash mob promosso dall’Osservatorio ambientale Sherwood, in occasione della Giornata nazionale degli Alberi, «per sbugiardare la lunga scia di promesse del Campidoglio di rimettere a dimora le centinaia di alberature perse in questi anni».

 

FLASH MOB PER SBUGIARDARE LE PROMESSE DI RIPIANTUMAZIONE
DELLE CENTINAIA DI ALBERATURE PERSE NEGLI ANNI DAL PARCO

Per la Giornata degli Alberi a Villa Ada spunta Pinocchio nel “bosco delle bugie”

 

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Tra la sorpresa dei frequentatori di Villa Ada, tante statuine di Pinocchio hanno fatto capolino sui ceppi dei pini tagliati nel parco sulla via Salaria.
Un flash mob promosso dall’Osservatorio ambientale Sherwood, in occasione della Giornata nazionale degli Alberi, «per sbugiardare la lunga scia di promesse del Campidoglio di rimettere a dimora le centinaia di alberature perse in questi anni».

Si parte dal 2012 quando, dopo la grande nevicata di febbraio che aveva abbattuto più di 100 alberi, l’allora assessore Marco Visconti aveva assicurato la ripiantumazione di «tutti gli alberi caduti nelle ville storiche». Ma nove mesi dopo arrivarono solo 10 piccoli pini (gli ultimi messi a dimora dal Campidoglio).

Nel frattempo nel febbraio 2015 si sono verificati altri crolli di pini di alto fusto (con un tronco che ha centrato in pieno e distrutto il “castello” dei giochi dei bambini) e la successiva opera di “messa in sicurezza” – con la chiusura parziale del parco per oltre sei mesi – ha portato all’abbattimento di 52 grandi alberi. Anche in quella occasione l’allora assessora Estella Marino aveva promesso entro fine 2015 «oltre 60 nuove piantumazioni per sostituire quelle abbattute».

Naturalmente non si sono viste, mentre sono proseguiti i crolli con un leccio monumentale che è rovinato sopra l’edificio storico del Tempio di Flora (il cantiere di recupero non è mai partito). Gli unici nuovi alberi che sono arrivati sono stati i 10 ciliegi messi a dimora all’ingresso di via di Ponte Salario grazie ad una raccolta fondi promossa dai Leprotti di Villa Ada.

 

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Intanto all’inizio del 2016 sono proseguiti gli abbattimenti per la “messa in sicurezza” del parco, questa volta lungo il vialone della Sughereta, con altri 40 pini secolari tagliati dalle motoseghe. In assenza di assessore capitolino (per la presenza del commissario Tronca), la promessa questa volta era arrivata dall’assessore del Municipio II, Emanuele Gisci: «Verranno presto rimpiazzati da 50 nuovi alberi per sostituire tutti quelli che abbiamo perso negli anni». Anche questi non si sono mai visti, mentre il punteruolo rosso – sospese le gare per il trattamento – si è mangiato tutte le palme che caratterizzavano l’ingresso principale sulla Salaria. Dalla Giunta Raggi e dall’attuale assessore Paola Muraro, almeno per ora, sui parchi e sulle ville storiche solo un assordante silenzio.

«Siamo in un fitto “bosco di bugie” e per questo a Villa Ada è spuntato un po’ ovunque Pinocchio – commenta Lorenzo Grassi, coordinatore dell’Osservatorio ambientale Sherwood – da troppi anni gli alberi caduti o tagliati non vengono più rimpiazzati e questo sta portando ad un intollerabile impoverimento del parco con una sua progressiva desertificazione. Non è più rinviabile la definizione di un Piano di gestione vegetazionale e forestale, strumento indispensabile per la programmazione di adeguati interventi di manutenzione, salvaguardia e potenziamento della dotazione arborea di questo fondamentale “polmone verde” di Roma, una delle più importanti foreste urbane d’Europa».

 

21 novembre 2016
Osservatorio ambientale Sherwood

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