Sono giunti al nono giorno di occupazione, e non hanno nessuna intenzione di mollare, i lavoratori dell’Istituto Superiore di Sanità che dal 21 novembre scorso rimangono nell’Aula Magna dell’ente chiedendo la stabilizzazione di tutti i precari.
COMUNICATO STAMPA
RICERCA: NONO GIORNO DI OCCUPAZIONE ALL’ISS
Su Facebook seminari scientifici sulle attività dei precari dell’istituto
Sono giunti al nono giorno di occupazione, e non hanno nessuna intenzione di mollare, i lavoratori dell’Istituto Superiore di Sanità che dal 21 novembre scorso rimangono nell’Aula Magna dell’ente, in viale Regina Elena a Roma, chiedendo la stabilizzazione di tutti i precari.
“La consapevolezza e la determinazione di tutti noi ad andare fino in fondo sta crescendo giorno dopo giorno, nonostante la fase di attesa, in quanto la legge di bilancio approderà al Senato solo la prossima settimana”, dichiara Claudio Argentini, del Coordinamento Nazionale di USB pubblico Impiego.
Continua Argentini: “Abbiamo allestito una pagina Facebook, https://www.facebook.com/IssOccupato/ ed un profilo Twitter, @IssOccupato, dove è possibile seguire l’evoluzione dell’occupazione e dove si possono trovare delle rubriche in cui conoscere chi sono gli occupanti e quale è la loro funzione di servizio al cittadino”.
“Riteniamo fondamentale – prosegue il sindacalista – che venga compreso perché la stabilizzazione di questi lavoratori precari rappresenti, oltre il riconoscimento di un diritto, anche un investimento sulla salute dei cittadini. E sempre a questo scopo, da giovedì 1 dicembre inizieremo a lanciare attraverso Facebook dei brevi seminari scientifici a carattere divulgativo sulle attività che svolgono i precari dell’Istituto Superiore di Sanità”.
“Nei primi giorni della prossima settimana porteremo la nostra voce al Senato, dove si discuterà la norma che stanzia i fondi necessari alla stabilizzazione, e continueremo l’occupazione fino a quando non avremo le risposte che chiediamo. Il Ministro ha preso un impegno e noi siamo qui ad esigerne il rispetto”, conclude Argentini.
Roma, 29 novembre 2016
Ufficio Stampa USB