Riapertura buono casa non sia solo annuncio

Per mezzo di poche righe pubblicate sabato sul profilo facebook della sindaca Raggi, siamo venuti a sapere che il Campidoglio prepara una direttiva sul “buono casa” firmata dagli assessori Baldassarre e Mazzillo.

 

 

Sul buono casa, il Sindaco deve andare oltre gli annunci e chiarire se il comune intende realmente rompere con le politiche emergenziali. La riapertura del buono casa va bene, purché non nasconda una proroga occulta del sistema dei residence. Attendiamo la nomina di un assessore alla casa.

 

Per mezzo di poche righe pubblicate sabato sul profilo facebook della sindaca Raggi, siamo venuti a sapere che il Campidoglio prepara una direttiva sul “buono casa” firmata dagli assessori Baldassarre e Mazzillo.

Prescindendo dalla mancata competenza dei due assessori in materia abitativa (una irregolarità formale dovuta alla mancanza di assegnazione della delega sulle politiche abitative), riteniamo che il telegrafico e ambiguo annuncio del sindaco non chiarisca se il comune intende davvero abbandonare la strada delle politiche emergenziali, impartendo un segnale di cambiamento che ancora non abbiamo intravisto. Chiederemo un incontro agli assessori per formulare le nostre proposte.

Siamo favorevoli a una riapertura dei termini per la presentazione del buono casa purché non si traduca in una proroga nascosta dei CAAT e venga supportata da accordi con Istituti, Enti pubblici Cooperative per la ricerca di alloggi da destinare ai nuclei familiari e da nuovo personale nel dipartimento da dedicare all’assegnazione delle case popolari ai nuclei in graduatoria.

Il “superamento” dei residence è un obiettivo che non può essere rinviato, perché la città ha bisogno di scelte coraggiose e non di ulteriori misure “emergenziali” che producono emarginazione e sperpero di risorse pubbliche.

I residence vanno chiusi, garantendo il passaggio “da casa a casa“ a chi oggi vive in assistenza alloggiativa.

Per questo è necessario aumentare l’offerta di case popolari da destinare alle graduatorie e reperire un numero sufficiente di alloggi da destinare al buono casa (in tal senso, l’idea di un accordo con i proprietari dei residence, per utilizzare il bonus in quelle stesse strutture, potrebbe costituire un’alternativa da verificare).

Non si può continuare ad affidare ai social network la discussione di un problema serio come quello della casa, è necessario nominare al più presto un assessore competente in materia abitativa; in tal senso abbiamo già raccolto e continueremo a raccogliere le firme degli sfrattati e dei senza casa da presentare al sindaco nelle prossime settimane e invitiamo tutti i romani a recarsi nelle nostre sedi locali per firmare la petizione.

Il segretario dell’Unione di Roma

Guido Lanciano

 

 

 

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