“Elegia aleppina”

Non c’è pace all’anima nostra, non ci sarà pace all’anima nostra, per averli lasciati soli contro tutto e tutti. Contro il regime del loro Paese, contro i jihadisti venuti da terre straniere, contro la seconda armata più potente al mondo.


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CON UNA CERTA ABILITÀ
Fino a 35 anni Marisa non sapeva leggere, viveva in una famiglia povera e in una grande emarginazione, comune per altro ad altre donne con disabilità. Ha imparato a leggere e scrivere da sola e ha trovato poco a poco la forza per ribellarsi. Insieme a un sacerdote di strada, Franco Monterubbianesi, ha cominciato a mettere su cooperative sociali con al centro un concetto di lavoro bizzarro, non costruito intorno al profitto ma alla possibilità per tutti di intraprendere percorsi di vita piena, persone con disabilità incluse. Dall’ostinazione di Marisa Galli (autrice di Intimo a rovescio per Sensibili alle foglie) e di don Franco è nata 50 anni fa la Comunità di Capodarco. Francesco Mugheddu è invece un osservatore internazionale che si è confrontato con grandi realtà di conflitto in molti paesi ed è autore di L’ostinazione al servizio della democrazia (Erickson): la storia del suo impegno per la pace si è intrecciata con una grave malattia, diagnosticata alla vigilia di una missione internazionale, ma questo non ha impedito la crescita della sua voglia di cambiare il mondo. Danilo, infine, è un fotografo e ha realizzato il reportage fotografico Letizia – Storia di vite non viste insieme a Letizia che, nonostante una tetra paresi spastica che la costringe alla carrozzina e le impedisce di parlare, comunica tutto il suo amore per il mondo e la sua voglia di autodeterminarsi grazie ai suoi occhi e a un computer. Letizia e Danilo, con quel reportage, hanno spiegato perché bisogna smettere di identificare una persona disabile con la sua disabilità. Marte dì 20 dicembre incontreremo Marisa, Francesco e Danilo nella Tenuta della Mistica, a Roma, e scambieremo gli auguri con tutti gli amici e alle amiche di Comune. Non dimenticate di prenotare la cena qui. Ai partecipanti anche un dono di Capodarco e Comune
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ELEGIA ALEPPINA
Non c’è pace all’anima nostra, non ci sarà pace all’anima nostra, per averli lasciati soli contro tutto e tutti. Contro il regime del loro Paese, contro i jihadisti venuti da terre straniere, contro la seconda armata più potente al mondo. Contro la nostra indifferenza, contro la nostra insofferenza, contro la nostra ingenuità. Non c’è anfratto cerebrale in cui resti memoria della Storia. Non c’è tempo per ricordare i lager, Srebrenica, Grozny, Kigali, non ci sono libri di storia che raccontino delle città bombardate nel ’45, di quelle rase al suolo dai Crociati, dai Barbari o dagli Ittiti. Non c’è spazio nelle chips dei nostri apparecchi elettronici per studiare e comprendere che la Storia è r itornata, e fa paura
GIANLUCA SOLERA
 

PSYCHO 17
Ha nominato generali dichiaratamente nazisti al ministero della Difesa e il rappresentante legale dei petrolieri all’Ambiente, ma ora Trump rischia l’impeachment preventivo. “Stiamo davvero assistendo all’inizio di un processo di precipitazione insurrezionale e contro-insurrezionale – scrive Franco Berardi Bifo – che dilagherà dagli Stati Uniti in tutto il mondo?…”
FRANCO BERARDI BIFO

EDUCAZIONE DIFFUSA
Dobbiamo porci con grande serietà e radicalità il problema di come reimmettere bambini e bambine, ragazzi e ragazze nel circuito della vita sociale, a pieno titolo. Bambini e ragazzi reimmessi nella vita del mondo, riammessi a partecipare, a cooperare, a discutere e a decidere, ma soprattutto a esprimere, nel loro linguaggio, un volto del mondo che è stato completamente posto a tacere. Di questo hanno bisogno loro e abbiamo bisogno noi. “Io non ho difficoltà a immaginare bambini e ragazzi che circolano nel mondo con i loro tempi, con i loro veicoli… – scrive Paolo Mottana – Non ho difficoltà a immaginarne la partecipazione, ad occuparsi non solo di quello che riguarda loro ma anche di quello che riguarda noi, animando la v ita delle città e dei paesi, occupandosi di manutenzione e abbellimento, di cura, di servizi per le persone, di presenza, di attenzione, di ricerca, di esplorazione, di un apprendimento che prende occasione da grandi e piccole cose, da ambienti predisposti e ambienti reali, da maestri qualificati e maestri di strada e di bottega, di officina e di studio, di istituto e di impresa… Non sarà forse questa la rivoluzione autentica dei bambini? Non un posto a loro dedicato, un nuovo ghetto, per quanto dorato, come tante esperienze anche belle ma fuori dal mondo spesso ci mostrano ma la loro reimmissione nel tessuto sociale, accanto ai grandi…”. È tempo di educazione diffusa. Un articolo da leggere e discutere
PAOLO MOTTANA

ALLA SCUOLA MANCAVA UN’EX SINDACALISTA DEL TESSILE
“Egregio presidente della Repubblica, Le scrivo in seguito alla nomina di Valeria Fedeli a ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca… Ciò che più sconcerta di tale incarico non è tanto l’assenza di laurea…, ciò che più lascia basiti di tale nomina è che a occuparsi della scuola italiana, sia stata chiamata un’ex sindacalista del settore tessile – scrive Matteo Saudino, insegnante di filosofia – Ancora una volta come insegnanti, studenti, collaboratori scolastici e cittadini, ci sentiamo umiliati … Veramente dopo anni di tensioni, di riforme imposte dall’alto, di promesse non mantenute su risorse e investimenti, di edilizia pericolante, di bizzarri algoritmi, di precarizzazione della professione docente e di salari bassi, il mondo della scuola non meritava di meglio?… Certamente, il tutto potrebbe risultare utile per organizzare stage di alternanza scuola-lavoro nell’ambito della moda…”
MAURO SAUDINO
 

QUALCUNO VUOLE DARE UNA MANO?
Alcuni giorni fa abbiamo raccontato del grande sforzo dell’associazione PosTribù di Rieti nel costruire relazioni virtuose tra Gruppi di acquisto solidale, associazioni, cittadini di tutta Italia e alcuni produttori di Amatrice, per un dopo terremoto vissuto con la voglia di ripensare l’economia locale. La rete di solidarietà ed ecologia Amatrice 2.0, nata spontaneamente per organizzare azioni di solidarietà verso il territorio devastato dal sisma, come racconta in questo articolo Roberto Salustri, mette in gioco invece gruppi di volontari, la forza della solidarietà autogestita ma anche i principi e le pratiche della permacultura. In questi fine settimana la rete, tra le altre cose, &egrav e; impegnata nello sfamare gli animali delle fattorie crollate e nel ricostruire alcuni fienili. Qualcuno vuole dare una mano?
ROBERTO SALUSTRI
 

SGUARDO SULLE BORGATE
Dal 18 dicembre al 15 gennaio è possibile visitare la mostra fotografica “Sguardo sulle borgate. Gordiani, Prenestino, Quarticciolo” di Pas Liguori, promossa dall’associazione Sguardoingiro (insieme alla redazione di Comune e all’associazione La Strada) presso “Gordiani in Comune”. Una mostra sulla città di sotto. Scrive Raúl Zibechi: “Le periferie urbane rappresentano una delle fratture più importanti in un sistema che tende al caos… Detto con Wallerstein, nelle periferie confluiscono alcune delle principali fratture che attraversano il capitalismo: etniche, di classe e di genere. Sono i territori della spoliazione quasi assoluta. E della speranza, diciamo con Mike Davis…”
JLC

I GIORNI DEL RISCHIO
Hanno rischiato l’assalto del muro di lame taglienti alto sei metri della barriera che il Marocco protegge per conto della Spagna. A Ceuta i feriti sono oltre un centinaio, tagliati dalla politica e dalla deriva securitaria. Gridavano la libertà che non si trova da nessuna parte se non dentro se stessi, passati i fili spinati della paura. Saranno in seguito resi invisibili dai documenti e ricondotti al confine con un foglio di latta da esibire alle associazioni umanitarie. Ambulanze del sistema… Il rischio di nascere, di vivere, di credere e di partire, dopo la protesta dei migranti nell’enclave spagnola in Africa. Braccati, etichettati, sepolti nella sabbia e ricercati come i peggiori malfattori della storia contempor anea. Un gran bel testo di Mauro Armanino, missionario a Niamey, in Niger, ispirato a una celebre poesia di David Maria Turoldo
MAURO ARMANINO

LA VIA DEL RITORNO ALLO STATO NAZIONALE
Il modello Orbàn, premier dell’Ungheria, fa scuola nell’Est Europa. In Polonia si guarda con sempre maggiore interesse al modello di una “democrazia illiberale”, in cui le minoranze e i diritti individuali, come l’aborto e la libertà di stampa, non siano più tutelati. Una democrazia polacca a cui rimarrebbe dunque solo il voto, con il rischio concreto di una deriva autoritaria. È questo il volto della balcanizzazione europea? Ce ne parla Matteo Zola, direttore responsabile di East Journal, quotidiano online sull’Europa orientale
MATTEO ZOLA
 

LA MICRO-ACCOGLIENZA DELLA VALSUSA
Siamo abituati a pensare alla Valsusa per la sua storia di resistenza alla più inutile, costosa e devastante grande opera, la costruzione della linea Tav da Torino a Lione. Attraverso quella straordinaria protesta molte persone hanno smesso di delegare, hanno cominciato a ricomporre in tanti modi i legami sociali, la Valle è diventata un territorio. In uno scenario così ricco e complesso nella basse Valsusa, crocevia tra Francia e Italia ma anche tra pianura e montana, hanno anche coltivato i semi dell’intercultura, del viaggio, dell’accoglienza, della comunità come gruppo aperto, hanno riconsegnato dignità alla parola solidarietà. Negli ultimi due anni la micro acco glienza diffusa dei rifugiati è parte di un progetto ampio che coinvolge venti amministrazioni locali, in collaborazione con associazioni, parrocchie e società civile. Del resto, quando nei primi anni Novanta albanese veniva utilizzato dai media come sinonimo di criminale da queste parti furono accolti duecentocinquanta uomini e donne in fuga dall’Albania, che hanno poi scelto la Valle come luogo di residenza, diventando parte integrante della comunità locale
FRANCESCO CALABRO
 

UN PROCESSO AD ALTA VELOCITÀ
Alle 7 di mercoledì mattina 14 dicembre, i carabinieri sono andati a prelevare Nicoletta Dosio dalla casa della sua evasione a Bussoleno, punto di riferimento per il movimento NoTav. Caricata in auto, si sono recati al Tribunale di Torino dove poco dopo è stata resa nota la sentenza del processo per il reato di evasione. Una sentenza flash, 20 minuti per comunicare la condanna di 8 mesi senza condizionale e il risarcimento delle spese processuali. Alle 8,45 era già finito tutto. Per la cronaca al momento della sentenza l’aula era completamente vuota, nessun No Tav e nessun giornalista erano presenti, ma il processo, garantiscono tutti, era a porte aperte. Nicoletta, dopo la sentenza, ha detto che non smetterà di evadere senza nascondersi. Qui il suo bel messaggio diffuso dopo la sentenza
NICOLETTA DOSIO

STIAMO UCCIDENDO IL MONDO
È quasi la stagione delle migrazioni. Un gruppo di cosiddette oche delle nevi, perché sono bianche, decide di riposarsi in un lago lungo la loro rotta migratoria. Nevica e sono stanche. Vedono il lago. Un luogo ideale. Non sanno però che il lago è in realtà un buco-miniera un tempo usato dall’industria del rame, abbandonato e a cielo aperto, oggi pieno di acqua tossica e acida. È anche un sito indicato dal governo federale come sito da bonificare – un Superfund site – una specie di sito di interesse nazionale per gli statunitensi. Gli uccelli sono in volo. Arrivano, si posano sull’acqua e … SEGUE QUI
MARIA RITA D’ORSOGNA

BILL PORTA IN GIRO TUTTE LE SUE PAGINE
Chiara e Paola dell’associazione MiLeggi. Diritti ad alta voce hanno lanciato a Padova una biblioteca intinerante, da un progetto nato ad Urbino per promuovere la lettura tra i giovani. Bill raccoglie più di duecento testi, tra narrativa, saggistica, fumetti e libri illustrati, per diffondere la cultura della legalità, della responsabilità e della giustizia ma, soprattutto, per far nascere sempre nuove domande
LAURA FASANETTO
 

COMUNICAZIONE GUERRILLA
Abbiamo bisogno di rinnovare i nostri immaginari, di riprenderci le nostre città, di sperimentare azioni dirette e comunicazione creativa, ma anche di riscoprire pezzi di storia dei movimenti sociali. Si può cominciare anche da un piccolo gruppo interessato a partecipare a un corso di Comunicazione Guerrilla, come quello proposto da Valerio Gatto Bonanni, regista e performer, promotore di diverse compagne sui temi sociali e dei beni comuni. E c’è anche un’altra bella ragione per ospitare presso sedi di associazioni, centri sociali, teatri, botteghe del commercio equo, spazi occupati, asili nel bosco, aziende agricole, ciclofficine… di città e paesi di tutta Italia un corso di Comunicazione Guerrilla: una parte del costo del corso è destinata a sostenere l’esperienza di comunicazione indipendente di Comune. Facciamo Comune insieme, no?
VALERIO GATTO BONANNI
 

 

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