Dal presidio in difesa dell’ospedale S. Gennaro a Napoli

Pubblichiamo di seguito l’intervista fatta a Davide, membro del presidio in difesa del S. Gennaro. Il presidio permanente, composto da utenti e lavoratori, occupa l’ospedale S. Gennaro dei Poveri a metà Ottobre.


Newsletter n. 04/2017 – Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo.


Questa settimana ti consigliamo:

[Napoli] Dal presidio in difesa dell’ospedale S. Gennaro: intervista a Davide, membro del comitato

 

Pubblichiamo di seguito l’intervista fatta a Davide, membro del presidio in difesa del S. Gennaro. Il presidio permanente, composto da utenti e lavoratori, occupa l’ospedale S. Gennaro dei Poveri a metà Ottobre, presentandosi in questo modo: “I cittadini e le cittadine del Rione Sanità hanno deciso di occupare l’ospedale San Gennaro per impedire lo smantellamento criminale, messo in atto dalla Regione Campania, di un servizio pubblico vitale per il quartiere e per la città tutta. (…) Il San Gennaro è uno degli ultimi poli di occupazione che crea benessere e servizi utili al quartiere, la sua chiusura cancellerebbe ulteriori posti di lavoro in un territorio in cui dilaga la disoccupazione e che da mesi è sotto attacco di una guerra di Camorra spietata. (…) Siamo in presidio permanente all’interno della struttura per impedire il trasferimento dei macchinari e di tutte le attrezzature medico sanitarie…”

L’intervista dimostra come, a partire da una lotta in difesa dell’ospedale, il presidio stia diventando sempre di più un organismo che allarga ed estende la sua attività sul quartiere, ponendosi come un’autorità che si esprime e si mobilita nel dare risposte concrete alle esigenze delle masse popolari.

La lotta del presidio in difesa dell’Ospedale S. Gennaro dei Poveri non è solo un esempio di battaglia rivendicativa per impedire lo smantellamento della sanità pubblica, ma è anche un esempio di come, a partire da ciò, gli organismi popolari possono piano piano assumere un ruolo decisivo nel mettere mano agli effetti che la crisi genera nel proprio quartiere, nel proprio territorio, nella propria città.

 

 

Intervista a Davide M. del presidio in difesa dell’ospedale S. Gennaro

 

1. Partiamo, anzitutto, da una ricostruzione della storia del presidio. Come nasce e come si sviluppa la vostra lotta?

Il presidio nasce come reazione dei cittadini del Quartiere Sanità e dei lavoratori dell’ospedale all’ennesimo scempio perpetrato ai danni della sanità pubblica da parte dei politicanti e degli affaristi che governano la Regione e il Paese.

Ad ottobre 2016, quindi circa tre mesi fa, siamo venuti a conoscenza della decisione di chiudere definitivamente l’ospedale S. Gennaro dei Poveri, unico presidio sanitario e unico presidio di legalità del quartiere, trasformandolo in struttura poliambulatoriale e aprendo dunque le porte alle più indegne speculazioni da parte dei privati.

Con un tratto di penna venivano chiusi, insieme al pronto soccorso e ai ricoveri, diversi reparti, alcuni dei quali costituivano vere e proprie eccellenze della sanità pubblica regionale: dal reparto di ematologia a quelli di cardiologia, oncologia, medicina d’urgenza, ecc.

Non potevamo assistere inerti di fronte alla vergogna di decine di malati lasciati all’interno dell’ospedale e i cui percorsi di cura sono stati improvvisamente interrotti a causa di un piano sanitario criminale e scellerato!

Ci dicono che non ci sono i soldi… (Leggi tutto…)
 

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Da Resistenza n. 1/2017

Proponiamo di seguito una selezione di articoli da Resistenza n. 1/2017. Al link trovate il numero completo.

Mille iniziative di base per applicare dal basso le parti progressiste e democratiche della Costituzione

 

Da nord a sud, l’ondata di mobilitazione che il 4 dicembre ha fermato lo scempio della Costituzione del 1948 va avanti nella lotta per l’applicazione delle sue parti progressiste e democratiche.

Riportiamo alcuni esempi che mostrano bene come, davanti alla Riforma Madia della Pubblica Amministrazione e al resto delle leggi varate dal governo centrale che colpiscono pesantemente le autonomie locali, c’è una resistenza attiva e crescente (e che si dispiega su ambiti variegati) da parte delle masse popolari… (Leggi tutto…)
 

 

Le assemblee operaie di Firenze e di Bologna
 

Nelle due settimane successive alla firma dell’accordo truffa del contratto dei metalmeccanici (26 novembre) ci sono state due assemblee operaie per organizzare la campagna di propaganda e mobilitazione in vista del referendum (19 – 21 dicembre: quando scriviamo le votazioni sono avvenute già in alcune aziende, ma il grosso manca): la prima organizzata dall’area Sindacato è un’Altra Cosa (SAC), minoranza nella CGIL il 6 dicembre a Firenze, e la seconda organizzata dall’USB il 17 a Bologna. (Leggi tutto…)

 

La relazione fra avanguardie e movimenti di massa. L’esempio della disobbedienza alle autorità del movimento NO TAV
 

Durante l’incontro del 18 novembre alla Festa della Riscossa Popolare della Lombardia, due esponenti del movimento NO TAV hanno spiegato molto bene i ragionamenti che hanno sostenuto la decisione, presa da alcuni militanti e attivisti di cui Nicoletta Dosio è la più conosciuta, di violare le restrizioni della libertà personale imposte dal Tribunale di Torino. Dei tanti aspetti emersi ci soffermiamo brevemente su tre di essi, di carattere generale. (Leggi tutto…)

 

La lotta di classe negli anni ’60 e ’70 ci insegna che la rivoluzione socialista la stiamo costruendo qui e ora
 

Negli ultimi mesi del 2016, e proseguiremo nel 2017, il P.CARC sta promuovendo iniziative di confronto e dibattito sull’esperienza della lotta di classe degli anni ’70 del secolo scorso, a partire dalla presentazione di testi pubblicati o ripubblicati dalla Carovana del (nuovo)PCI sull’argomento. Non sono iniziative principalmente commemorative, ma ambiti di riflessione, conoscenza e formazione (per i compagni che le organizzano e per i compagni che vi partecipano) molto utili per trarre insegnamenti generali su cosa significa “fare la rivoluzione in un paese imperialista” e su cosa è e in cosa consiste “la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato in Italia”. (Leggi tutto…)

 

Dalle città alle campagne” dispiegare la mobilitazione per un governo di emergenza popolare
 

Milano. Domenica 20 novembre, presso la Casa del Popolo di via Padova e durante la Festa di Riscossa Popolare, si è svolto il tavolo tematico: “Campagne e Città, scelte consapevoli e strategie comuni”.

Un incontro a cui hanno partecipato la Chindemi Azienda agricola di Montagna, alcuni partecipanti dei GAS tra cui una del GAS Martesana (Milano) ed uno di Brescia, un rappresentante degli orti urbani della Bicocca, un’operatrice del commercio equosolidale, alcuni autoproduttori, vari compagni e il P.CARC.

L’incontro nasceva dalla necessità di confronto per riuscire ad uscire dalla cosiddetta “nicchia” e dal desiderio di essere più incisivi nella trasformazione della società. (Leggi tutto…)
 

 

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