“Era solo andato in cortile a giocare”. Sono le parole che il padre di Rayid ripete al dottore. Rayid ha dieci anni ed è appena arrivato in ospedale. Ha perso due dita della mano sinistra e ha numerose lacerazioni sul volto e sul torace.
“ERA SOLO ANDATO IN CORTILE A GIOCARE”
“Era solo andato in cortile a giocare”. Sono le parole che il padre di Rayid ripete al dottore. Rayid ha dieci anni ed è appena arrivato in ospedale. Ha perso due dita della mano sinistra e ha numerose lacerazioni sul volto e sul torace.
La sua colpa? Essere andato a giocare con gli amici fuori dalla sua casa di Tilkaf, un piccolo paese a 20 chilometri da Mosul. Un oggetto metallico attira la sua attenzione e Rayid lo raccoglie. Forse una mina, forse un ordigno inesploso. Poco dopo l’esplosione e le urla di dolore. Gli amici avvertono il padre che lo porta immediatamente al centro medico più vicino, dove lo stabilizzano e trasportano all'”Emergency Hospital” di Erbil.
Se non ci saranno complicazioni fra due settimane potrà tornare a casa. Rayid, ti auguriamo di rivedere presto i tuoi amici e tornare a giocare con loro.
#laguerraè