Il 13 marzo 2017 ci siamo recati alla cerimonia di commemorazione della strage nazifascista di Pozza, Umito e Pito (frazioni di Acquasanta Terme /AP/, 11 marzo 1944). A latere della cerimonia abbiamo potuto constatare i gravi danni causati dagli eventi sismici e meteorologici degli scorsi mesi al Cimitero Internazionale Partigiano.
Iniziative in Appennino Centrale
Il 13 marzo 2017 ci siamo recati alla cerimonia di commemorazione della strage nazifascista di Pozza, Umito e Pito (frazioni di Acquasanta Terme /AP/, 11 marzo 1944). A latere della cerimonia abbiamo potuto constatare i gravi danni causati dagli eventi sismici e meteorologici degli scorsi mesi al Cimitero Internazionale Partigiano.
Per fortuna la locale sezione dell’ANPI ha subito avviato con il Comune iniziative di ripristino e restauro, che potranno però essere completate solo a seguito di una raccolta fondi (crowdfunding), per la quale sarà necessario il contributo di tutti.
La associazione Jugocoord Onlus sta lavorando per inserire un finanziamento in quel contesto all’interno di un più vasto programma di sostegno alla ricostruzione post-terremoto e tutela della memoria storica nelle aree che accolsero e videro gli antifascisti jugoslavi tra i protagonisti della lotta di Liberazione. Gli altri beneficiari individuati sono:
– Casermette di Colfiorito (Foligno /PG/): con il sostegno di antifascisti locali è stata lanciata una campagna per scongiurare l’oblio sull’esistenza di un campo di concentramento in quel sito. Recentemente abbiamo incontrato esponenti della Giunta comunale e d’accordo con loro si stanno approntando progetti per la realizzazione di un elemento memoriale (sacrario o stele con lapidi e targhe). In merito si veda il COMUNICATO-APPELLO al Comune di Foligno e la acclusa NOTA STORIOGRAFICA (febbraio 2017).
– Eremo della Romita (Montecavallo /MC/): qui abbiamo incontrato il Sindaco, prima e dopo le recenti scosse sismiche, constatando assieme a lui che saranno necessari: il ripristino della vecchia lapide in ricordo dei 4 partigiani uccisi nella strage del 20-21 Maggio 1944; la realizzazione di cartellonistica / inserimento dell’Eremo nella rete sentieristica della zona; la rimessa in sicurezza dell’Eremo; il “restauro” dell’eremo, quantomeno con realizzazione di una copertura leggera.
– Valle Castellana (/TE/): anche in questa località abruzzese, flagellata lo scorso inverno sia dalle scosse che dalla neve alta, abbiamo incontrato il Sindaco ed ipotizzato assieme a lui (1) la apposizione di una lapide in memoria degli jugoslavi in località Morrice, dove fu rifugiato Drago Ivanović, (2) il contributo della Onlus nell’allestimento della Biblioteca comunale, per la quale esiste per ora solo un fondo di circa 2000 libri frutto di una donazione. Il locale ad essa destinato, adiacente al Centro visita del parco dei Monti della Laga (di cui il Comune fa parte), necessita scaffalature ed altre attrezzature (es. computer).
Tali interventi, soprattutto se coordinati all’interno di un progetto complessivo per il quale si potrebbe anche fruire di finanziamenti da enti terzi, sarebbero di incentivo alla valorizzazione di alcune realtà dell’Appennino Centrale per le quali è da sempre strategico il nesso tra Natura e Storia.
a BOLOGNA
venerdì 5 Maggio 2017
dalle ore 17:45 alle ore 20:00 presso la sala Tassinari (Palazzo D’Accursio, Piazza Maggiore 6)
ANPI com. prov. Bologna e Jugocoord Onlus
con la partecipazione di
Comitato Ucraina Antifascista Bologna, Associazione culturale Russkij Mir (Torino), Associazione culturale Portico delle Parole / corsi di russo, Bologna
organizzano il convegno:
INTERNAZIONALISMO PARTIGIANO
Sovietici e jugoslavi nella Resistenza in Emilia-Romagna