“Questa legge qualora venisse confermata anche dalla Camera sarebbe difficilmente applicabile. Il limitare la tortura ai soli comportamenti ripetuti nel tempo e a circoscrivere in modo inaccettabile l’ipotesi della tortura mentale è assurdo per chiunque abbia un minimo di conoscenza del fenomeno della tortura nel mondo contemporaneo…”
COMUNICATO STAMPA
IL SENATO APPROVA LA LEGGE SULLA TORTURA, AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA E ANTIGONE: “SI CONFERMA UN TESTO IMPRESENTABILE E DISTANTE DALLA CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE”
E’ stata approvata oggi dal Senato (con 195 voti a favore e 8 contrari) la proposta di legge sull’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano, Amnesty International Italia e Antigone hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“Questa legge qualora venisse confermata anche dalla Camera sarebbe difficilmente applicabile. Il limitare la tortura ai soli comportamenti ripetuti nel tempo e a circoscrivere in modo inaccettabile l’ipotesi della tortura mentale è assurdo per chiunque abbia un minimo di conoscenza del fenomeno della tortura nel mondo contemporaneo, nonché distante e incompatibile con la Convenzione internazionale contro la tortura. Con rammarico prendiamo atto del fatto che la volontà di proteggere, a qualunque costo, gli appartenenti all’apparato statale, anche quando commettono gravi violazioni dei diritti umani, continua a venire prima di una legge sulla tortura in linea con gli standard internazionali che risponda realmente agli impegni assunti 28 anni fa con la ratifica della Convenzione.”
Roma, 17 maggio 2017
COMUNICATO STAMPA
LEGGE SULLA TORTURA, AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA E ANTIGONE: “DOPO 28 ANNI DI RITARDO IL SENATO APPROVERÀ UN TESTO IMPRESENTABILE”
Alla vigilia dell’approvazione al Senato della proposta di legge sull’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano, Amnesty International Italia e Antigone hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
“Il Senato si avvia ad approvare una legge sulla tortura internazionalmente impresentabile, in cui la definizione del reato è in evidente contrasto con quanto imposto dalla Convenzione internazionale contro la tortura, che ormai solo in apparenza quella legge ha lo scopo di attuare. L’accanimento con cui si insiste nel limitare la tortura ai soli comportamenti ripetuti nel tempo (un’ipotesi ripudiata solo qualche anno fa dall’intero arco costituzionale) e a circoscrivere in modo inaccettabile l’ipotesi della tortura mentale è assurdo per chiunque abbia un minimo di conoscenza del fenomeno della tortura nel mondo contemporaneo. A questi limiti si accompagna la confusione di una definizione che pare scritta apposta per renderne difficile l’applicazione. É davvero triste che il parlamento stia perdendo un’occasione storica di porre in qualche modo rimedio a 28 anni di inerzia sul tema”.
Roma, 16 maggio 2017
COMUNICATO STAMPA
DISCUSSIONE SU REATO DI TORTURA, AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA E ANTIGONE AI CAPIGRUPPO DEL SENATO: DOPO 28 ANNI NIENTE PIÙ ALIBI SUL REATO DI TORTURA, IL PARLAMENTO HA IL DOVERE DI FARE PRESTO E BENE
Alla vigilia della discussione sui sub-emendamenti alla proposta di legge sull’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano, Amnesty International Italia e Antigone hanno scritto ai presidenti dei Gruppi parlamentari del Senato chiedendo che si giunga – dopo un ritardo di oltre 28 anni – “a una definizione del reato, a una previsione di sanzioni e, più in generale, a una disciplina della nuova fattispecie in linea con quanto imposto dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, che l’Italia ha ratificato nel 1989, e in attuazione di sentenze della Corte di Strasburgo che hanno accertato violazioni sia dell’aspetto materiale che di quello procedurale dell’art. 3 della Convenzione europea dei diritti umani da parte del nostro paese.
Perché ciò avvenga, sottolineano le due organizzazioni, occorrono alcune condizioni: una definizione del reato che escluda tassativamente la necessità di comportamenti reiterati affinché si sia in presenza di tortura e non circoscriva in maniera inaccettabile l’ipotesi della tortura mentale (la cosiddetta formula del “verificabile trauma psichico”) e tempi di prescrizione adeguati tali da escludere la mancata punizione di responsabili di tortura.
Amnesty International Italia e Antigone auspicano che eventuali difficoltà nella definizione della fattispecie di tortura non portino a ulteriori rinvii e che non venga meno quel senso di urgenza indispensabile se si vuole che una legge sulla tortura sia davvero approvata sia dal Senato che dalla Camera dei Deputati entro questa legislatura”.
Roma, 15 maggio 2017