“Per FISH è stato un percorso molto sofferto e di intensi confronti fino all’ultimo per tentare di far apportare tutti i possibili miglioramenti, ma anche per frenare derive o rischi per la reale inclusione delle persone con disabilità – commenta il Presidente Vincenzo Falabella – Un confronto cui vanno riconosciute anche nuove sensibilità e disponibilità.”
COMUNICATO STAMPA
Decreti “Buona Scuola”: pubblicati fra luci e ombre
Sono stati dunque pubblicati in Gazzetta Ufficiale (n. 112 del 16-5-2017 – Suppl. Ordinario n. 23) i decreti applicativi della cosiddetta “Buona Scuola”.
“Per FISH è stato un percorso molto sofferto e di intensi confronti fino all’ultimo per tentare di far apportare tutti i possibili miglioramenti, ma anche per frenare derive o rischi per la reale inclusione delle persone con disabilità – commenta il Presidente Vincenzo Falabella – Un confronto cui vanno riconosciute anche nuove sensibilità e disponibilità.”
FISH, in questo scenario, rileva alcuni elementi di cambiamento soprattutto dalla lettura del decreto legislativo 66/2017 che riguarda appunto l’inclusione degli alunni.
Viene chiarito il procedimento di riconoscimento della disabilità, sino ad oggi di handicap, che negli ultimi anni aveva assunto situazioni diversificate nelle varie regioni italiane con gravi disagi per le famiglie. Il riconoscimento della disabilità degli alunni viene ora ricondotta ai criteri dell’ICF, uno strumento scientifico internazionale che dovrebbe consentire la più puntuale definizione del profilo di funzionamento delle persone. Viene valorizzato, in tal senso, anche il ruolo delle famiglie e delle loro associazioni, riconoscendone la rilevanza anche nella definizione del PEI, il piano educativo individualizzato e del progetto di vita. Per ragioni di opportunità e per la portata innovativa di tali aspetti, l’entrata in vigore è posposta al 2019, in attesa anche di congrue indicazioni e decreti applicativi.
La continuità didattica dovrebbe, secondo il decreto, essere maggiormente garantita. Viene potenziata la formazione iniziale dei futuri docenti per il sostegno sia della scuola dell’infanzia e primaria che della scuola secondaria.
Risulta rafforzato anche il ruolo dell’Osservatorio scolastico ministeriale, ora espressamente previsto da una norma di legge, i cui compiti sono di maggiore collaborazione con l’amministrazione scolastica nel campo dell’inclusione.
Sulla delicata questione del tetto massimo di alunni per classe, FISH riconosce il miglioramento rispetto alla formulazione iniziale che prevedeva “di norma” un tetto di 20 alunni, significando con ciò che si sarebbe potuto eccezionalmente superarlo senza limiti. Nel nuovo testo, grazie alla pressione di FISH, scompare quel “di norma”. Ciò significa che continua ad essere vigente la regola attuale: il tetto di 20 alunni può essere eccezionalmente aumentato ma non oltre il 10%, cioè due alunni in più.
Altri aspetti, tuttavia, continuano a lasciare molte perplessità.
Il testo del decreto insistitamente ripete che le innovazioni si svolgeranno sulla base delle risorse finanziarie disponibili, quasi che i diritti possano essere compressi da limiti di bilancio. E in tal senso esistono sentenze numerose della Corte costituzionale e del Consiglio di Stato che garantiscono l’inviolabilità del diritto allo studio degli alunni con disabilità.
Il testo del decreto 66 conserva degli elementi di ambiguità: non è più precisata la sede in cui effettuare la quantificazione delle risorse necessarie per ciascun alunno. Invero si prevede che il Dirigente scolastico invii le proposte al GIT sulla base di tutti i dati relativi a ciascun alunno contenuti nella valutazione e nel PEI. È questo uno degli elementi più rilevanti che ci si augura vengano chiariti nelle Linee guida che si prevede vengano emanate entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
FISH ha già chiesto di partecipare alla stesura di tale documento, ottenendone rassicurazioni dal Ministro Fedeli.
Ma c’è un’ulteriore criticità. Nessuna novità in materia di didattica inclusiva nella formazione iniziale dei futuri insegnanti curricolari: il numero di crediti formativi richiesti rimane immutato rispetto agli obblighi attuali.
“Questa lacuna – commenta Vincenzo Falabella – è un aspetto assai grave perché continuerà ad alimentare la delega del progetto inclusivo ai soli docenti per il sostegno: è un fronte su cui la Federazione già annuncia un rinnovato impegno.”
17 maggio 2017
FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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COMUNICATO STAMPA
Ci lascia Antonio Papisca, testimone dei diritti umani
“La persona con disabilità, in quanto persona, è titolare di tutti i diritti e le libertà fondamentali riconosciuti dal vigente diritto internazionale, oltre che dalle Costituzioni democratiche. Con tale corredo, ha diritto a realizzare pienamente la propria personalità. Deve però essere posta nella condizione di perseguire concretamente questo obiettivo, comune a tutti gli esseri umani. Ha pertanto diritto non già al riconoscimento di ulteriori diritti umani, bensì ad un supplemento di garanzie, ovvero alla pratica fruizione di specifiche azioni positive, di politiche pubbliche, insomma di un’organica mobilitazione di risorse materiali e umane, compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche.”
A pronunciare queste parole, in un’intervista a Superando.it, testata edita da FISH, alla fine del 2005, che anticipava in modo illuminante alcuni passaggi chiave di quella che un anno dopo sarebbe stata la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, era stato Antonio Papisca. Docente di Tutela del Diritto Internazionale all’Università di Padova, aveva ideato e animato il Centro Interdipartimentale di Ricerca e Servizi sui Diritti della Persona e dei Popoli, più semplicemente noto come Centro Diritti Umani.
La scomparsa a 80 anni del professor Papisca, avvenuta in questi giorni, viene vissuta con grande partecipazione anche dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, riguardando una figura che, oltre ad essere un punto di riferimento internazionale in àmbito di diritti umani, lo era anche per l’intero movimento delle persone con disabilità. Con esse aveva spesso incrociato le istanze, in alcuni casi anticipandole: basti pensare alla promozione del Corso di Aggiornamento Universitario sul tema Diritti umani e disabilità, esperienza nuova e originale per l’intero mondo accademico europeo, voluta più di dieci anni fa all’interno dell’Università di Padova.
Proficue e frequenti, del resto, sono state anche le occasioni di collaborazione da parte di esponenti del mondo della disabilità, che hanno portato la loro testimonianza a seminari, corsi e convegni progettati e realizzati insieme a Papisca.
Lo ricorda il Presidente della FISH, Vincenzo Falabella, esprimendo vicinanza alla famiglia: “La sua lucidità di raffinato studioso, la sua passione e tenacia sul tema dei diritti umani, l’eredità culturale lasciata al mondo accademico e non, continueranno ad essere per FISH e per l’intero movimento delle persone con disabilità una vera e propria stella polare di cui tenere conto in tutte le proprie battaglie, sia quelle quotidiane che quelle di ampio respiro culturale.”
17 maggio 2017
FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap