Le diverse crisi in corso costringono ad abbandonare certezze, immaginari, linguaggi e schemi cognitivi, a ripensare l’insieme delle relazioni sociali. Il punto di partenza restano tutte quelle forme di autorganizzazione, di autoproduzione, di scambio e condivisione diffuse ovunque con cui riduciamo la nostra dipendenza dal mercato e dalla Stato.
NEWSLETTER DI COMUNE
DISAPPRENDIMENTO E PENSIERO CREATIVO
Le diverse crisi in corso costringono ad abbandonare certezze, immaginari, linguaggi e schemi cognitivi, a ripensare l’insieme delle relazioni sociali. Il punto di partenza restano tutte quelle forme di autorganizzazione, di autoproduzione, di scambio e condivisione diffuse ovunque con cui riduciamo la nostra dipendenza dal mercato e dalla Stato. La decrescita non è una soluzione o una facile ricetta, ma è piuttosto un orientamento di fondo e un orizzonte di ricerca e sperimentazione… Da un punto di vista sociale ed educativo dovremmo concentrare i nostri sforzi su due aspetti, il disapprendimento, cioè il lavoro riflessivo di decostruzione e destrutturazione, e il pensiero creat ivo capace non solo di scarti e invenzioni ma anche di nuove sintesi…
MARCO DERIU
♦ DA UTOPIA A ENTROPIA SERGE LATOUCHE
♦ UN ORIZZONTE DI PENSIERO PAOLO CACCIARI
MARIO LODI, DON MILANI E LA SCRITTURA COLLETTIVA
Ci sono maestri e maestre che dedicano molto tempo a cooperare tra di loro anche se il ministero non lo richiede, che sperimentano la scrittura collettiva con i bambini, che non smettono anche dopo molti anni di insegnamento di studiare e di mettere in gioco le loro passioni. Qualche giorno fa, Franco Lorenzoni, uno di quei maestri, ci ha raccontato che da diversi mesi si è messo a studiare l’incontro, la collaborazione e la “salutare influenza reciproca” tra due grandi maestri come Mario Lodi e Lorenzo Milani. Una cosa è certa: intorno all’arte dello scrivere Mario Lodi e don Milani ci hanno lasciato pagine memorabili, ancora attualissime, per chi è convinto che il pensiero critico nasce prima di tutto in piccole comunità (mercoledì 7 giugno, incontro con Lorenzoni e la redazione di Comune a Roma)
FRANCO LORENZONI
IL TERREMOTO E LA MOSSA DEL CAVALLO
Fuori piove, parecchio. Abbiamo bisogno di un ombrello che ci protegga. Recuperare il welfare? Non basta mettere le toppe su un vestito che non ci va più bene ed è pieno di strappi. Occorre rilanciare, cambiando passo e muovendosi come farebbe il cavallo negli scacchi: in avanti e lateralmente, allo stesso tempo. Possiamo farlo con il reddito di base incondizionato. Una mossa in avanti perché oggi il welfare è in crisi non solo perché inefficiente e inefficace ma anche perché iniquo, lascia cioè troppe persone scoperte: la mossa in avanti è ribaltare le scelte di austerity. E una mossa laterale, perché non si richiedono contropartite, tutti abbiamo il diritto di v ivere in maniera dignitosa. Per questo la proposta di sperimentare un reddito incondizionato nei territori del terremoto è importante. C’è da resistere allo spopolamento, ai trasferimenti “forzosi”, alle relazioni sociali in frantumi, alle vecchie certezze e abitudini di vita massacrate: giretti in piazza, chiacchiere col vicino, spesa nel negozietto di fiducia, messa la domenica, due parole al bar, tutte cose che ora, per troppi, semplicemente non esistono più…
UGO CARLONE
L’AMÉRICA LATINA INGOVERNABILE
I governi politici sono travolti da una violenta tormenta. Ovunque, dalle Nazioni Unite ai paesi che sembravano più stabili. Non esistono forze capaci di mettere ordine, né a scala regionale né globale. Il fenomeno è particolarmente visibile in America Latina, dall’Argentina al Venezuela al Brasile. Incapaci di comprenderne le ragioni, gli analisti e i media ricorrono spesso e volentieri a semplificazioni ma Donald Trump non è affatto “pazzo”, come non lo è mai stato Hitler, e il fallimento dei governi progressisti latinoamericani non si deve solo ai complotti dell’imperialismo o delle opposizioni di destra. La crescente impossibilità di governare è manifesta e le motivazioni di fon do che la determinano sono piuttosto complesse. Raúl Zibechi prova ad elencarne qui almeno tre e spiega che non sarà naturalmente possibile proteggere i possedimenti de los de arriba, quelli che stanno in alto, solo alzando muraglie. Per los de abajo, quelli che stanno in basso, il problema da affrontare non è però quello di sostituire il tenutario dei possedimenti
RAÚL ZIBECHI
DESTABLISHMENT
In ogni società occidentale metà della popolazione elegge come leader chi non sta con l’establishment (Grillo) contro l’altra metà che continua a sostenerlo – scrive Enrico Euli – E chi sta con i poteri forti deve, per farsi votare, far finta di non starci, almeno sino a quando non lo eleggono e può ammettere finalmente di starci (Renzi, Macron). Oppure non può fare a meno di obbedir loro anche non volendo o avendo fatto una campagna elettorale contro di loro e per questo era stato eletto (Tsipras)… Il liberismo sta creando ovunque paura, odio razzistico, rottura dei legami sociali, guerre tra poveri, depressione: un nuovo totalitarismo politico. Putin, Erdogan e Trump assomigliano insieme a dei prototipi e a degli sperimentatori
ENRICO EULI
LESSICO POLITICO
“Cominciamo dalle parole
le parole creano o distruggono mondi
avvicinano o allontanano
parole dure rendono dura la comunità
parole sciatte la rendono sciatta…
parole vuote la svuotano…
parole ostili fanno ostile la gente
parole ipocrite la fanno bella da vedere
ma piena di putridume…
le parole rivelano pensieri…
prestiamo attenzione al potere delle parole
e alle parole del potere…”
ROSARIA GASPARRO
LE NOSTRE ENORMI SCARPE
Per circa dieci anni hanno sorpreso forze dell’ordine, manifestanti di destra e media di tutto il mondo. Gruppi di pagliacci ribelli si sono ritrovati in strada non per correre né per combattere, ma per danzare, scherzare, giocare, irridere gli spettacoli deliranti del capitalismo, del razzismo e del militarismo. La loro clownesca disobbedienza civile si è presto diffusa dall’Inghilterra agli Stati uniti, dalla Germania alla Finlandia. Il loro irriverente scontro radicale è solo un mezzo nella cassetta degli attrezzi dei movimenti, ricordano i clown, “e come qualsiasi altro mezzo, dovrebbe essere usato in situazioni specifiche, non usato a sproposito sempre e dovunque”. Oggi i pagliacci sembrano meno presenti nelle proteste e nei cortei di tutto il mondo, ma in realtà la loro esperienza ha segnato in profondità l’immaginario e le motivazioni di migliaia di persone
LAWRENCE MICHAEL BOGAD
MAURO ARMANINO
DUE MILIONI DI MILIONI DI DOLLARI
Per la guerra del terrorismo, gli Stati Uniti, dal 2001 a oggi, avrebbero speso finora la cifra di two trillion dollars, cioè 2,000,000,000,000… Il calcolo si basa sui dati ufficiali, che per tanti motivi sono estremamente riduttivi, ma ci dà almeno un ordine di grandezza
MIGUEL MARTINEZ
PER I FIGLI. CIÒ CHE VORREI
“Vorrei per voi un oceano di parole buone. Silenzi che saziano… Lunghe passeggiate…
Non si vince e non si perde. Insieme agli altri, anche a quelli che ci fanno male, si cresce…
Andate oltre gli stereotipi che dividono. Cercate le persone…
Siate una valigia piena di sbagli…
State sempre dalla parte giusta anche se é quella che perde…
Io conserverò sempre un orizzonte per voi. Nel caso ce ne fosse bisogno…”
PENNY
LICENZIARE SIGNIFICA PRIMA DI TUTTO DISCIPLINARE
Il licenziamento immediato contenuto nel nuovo testo unico sul pubblico impiego (licenziamento in tronco non previsto per reati di mafia o nei casi di tangenti) e il disprezzo per i dipendenti pubblici alimentato ogni giorno dai grandi media in fondo sono una delle dimostrazioni dell’incapacità della mega macchina capitalismo-Stato di funzionare. Il sistema deve reprimere ed espellere molti di noi. Quel licenziamento e quel disprezzo, spiega Marvi Maggio, servono prima di tutto a spaventare, a disciplinare, a rompere le ultime riluttanze a vedersi come ruote di un ingranaggio e non come persone
MARVI MAGGIO
CUCINIERI SOVVERSIVI, UNITEVI!
Al di là del semplice autofinanziamento, anche la cucina può essere spazio di rivendicazione politica e costruzione di autonomia. La seconda edizione del Festival delle cucine popolari autogestite si tiene al Forte Prenestino di Roma dal 26 al 28 maggio. L’incontro e il confronto delle varie esperienze non è mosso dalla competizione né dalla visibilità mediatica ma dal desiderio di contagio, con la convinzione che nessuno abbia la “ricetta rivoluzionaria” in tasca
CUCINE IN MOVIMENTO
RECUPERARE SPAZI ABBANDONATI
Finalmente qualcosa comincia a muoversi: l‘Agenzia del Demanio punta alla riqualificazione e al riuso di immobili pubblici situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi. L’obiettivo? Riusare e attrezzare masserie, rifugi, piccole stazioni, case cantoniere ma anche monasteri, castelli, ville
ILARIA CANALI
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