La cessione di alloggi di proprietà della Regione Lazio al fondo Invimit Sgr spa e il conseguente piano di vendita delle case, che sta per partire in questi giorni, rischia di sfociare nell’ennesimo allarme sociale. Nei giorni scorsi sono state fatte recapitare agli inquilini di circa 100 appartamenti, appartenenti al fondo regionale, le lettere in cui si propone l’acquisto entro i 60 giorni.
COMUNICATO STAMPA
FONDO INVIMIT, VENDITA ALLOGGI REGIONE LAZIO SENZA ALCUNA TUTELA PER GLI INQUILINI
La cessione di alloggi di proprietà della Regione Lazio al fondo Invimit Sgr spa e il conseguente piano di vendita delle case, che sta per partire in questi giorni, rischia di sfociare nell’ennesimo allarme sociale. Nei giorni scorsi sono state fatte recapitare agli inquilini di circa 100 appartamenti, appartenenti al fondo regionale, le lettere in cui si propone l’acquisto entro i 60 giorni. Vendite fissate secondo i livelli massimi delle quotazioni dell’Omi (osservatorio del Mercato Immobiliare) nonostante, come denunciano gli inquilini, si tratti di edifici fatiscenti o addirittura senza allacci fognari.
Una vendita del patrimonio che non prevede alcuna tutela per gli inquilini delle fasce più deboli come spiega Deo Pepicelli dell’Unione Inquilini: “I tempi di acquisto fissati a 60 giorni ci risultano esigui per avviare le pratiche dell’ottenimento del mutuo. Senza poi parlare del rinnovo del contratto di locazione per gli inquilini che non procederanno all’acquisto il cui canone sarà condiviso da Invimit SGR spa senza alcuna specifica tutela delle fasce più deboli.”
L’allarme partito dall’Unione Inquilini è stato raccolto dai consiglieri del movimento cinque stelle della regione Lazio che chiederanno in un question time, previsto per mercoledì, all’assessore Fabio Refrigeri di fermare la vendita e convocare le associazioni sindacali per concordare condizioni contrattuali di vendita e locazione condivise su modello di quanto già realizzato con Enasarco.
22 maggio 2017