“La loro repressione rafforza la nostra lotta!”

Il 06 giugno presso il tribunale di Genova, si terrà l’udienza d’appello al compagno Lino Parra, storico membro del Partito dei CARC, lavoratore e antifascista che nel 2009 si mobilitò contro il disegno reazionario delle ronde previsto dal “pacchetto sicurezza” dell’allora Governo Berlusconi. 

 

Newsletter n. 21/2017 – Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo.

 

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La loro repressione rafforza la nostra lotta!

Il 06 giugno presso il tribunale di Genova, si terrà l’udienza d’appello al compagno Lino Parra, storico membro del Partito dei CARC, lavoratore e antifascista che nel 2009 si mobilitò contro il disegno reazionario delle ronde previsto dal “pacchetto sicurezza” dell’allora Governo Berlusconi. Questo è uno dei numerosi processi a carico di compagni e compagne del P.CARC, per essersi opposti ai disegni reazionari dell’allora Ministro Maroni, a riprova dell’accanimento e della persecuzione che all’epoca si scatenò e che perdura tutt’oggi, contro chi, legittimamente e conformemente ai dettami costituzionali, si attivò per farla finita con i tentativi di riabilitazione del fascismo.

I fatti. Siamo nel 2009 a Massa, il consigliere comunale de “La Destra”, Stefano Benedetti, noto fascista della zona, formò la ronda “SSS” (Servizio Sicurezza Sociale…) per pattugliare le strade contro la presenza di immigrati. La sera del 25 luglio compagni e antifascisti, tra cui lo stesso Lino, organizzarono una Ronda Popolare Antifascista per impedire i pattugliamenti dei nostalgici del Duce. Polizia e Carabinieri intervennero per spalleggiare i fascisti e ne nacquero tafferugli a causa dei quali quattro compagni furono arrestati. Alla repressione, alle provocazioni e alle botte, i compagni risposero in modo compatto e deciso: presidio di fronte alla Questura per pretendere il rilascio degli arrestati, blocchi stradali e blocco ferroviario per tutta la notte, conferenza stampa la mattina successiva.

Il compagno Lino è accusato di avere diffamato l’Ispettore Capo della Questura di Massa, Angelo Valentini, definendolo “picchiatore fascista” durante un presidio, nell’ambito delle suddette mobilitazioni. Il giudice in prima udienza ha accolto la richiesta di risarcimento avanzata dall’Ispettore Capo, condannando Lino a 15.000 euro di risarcimento danni per avere offeso “l’onore” dell’agente!

Sì, “l’onore” di quello stesso soggetto che:

– denunciò il Presidente dell’ANPI, Ermenegildo Della Bianchina, classe 1920, ex partigiano, del reato di riunione non preavvisata per aver partecipato ad un’iniziativa promossa dall’ANPI per cancellare una svastica disegnata sulla lapide del giovane partigiano Aldo Salvetti, trucidato a Massa, dai fascisti durante la Resistenza;

– durante l’arresto picchiò Samuele Bertoneri (lo prese a testate), impedendo anche l’arrivo delle autoambulanze chiamate dai compagni per soccorrere il giovane;

– con le sue denunce, cerca di speculare economicamente sulla pelle dei lavoratori, arrivando a chiedere risarcimenti per decine di migliaia di euro per presunti “danni morali o fisici”. Certo, usare le manifestazioni di quanti difendono e applicano la Costituzione, per montare denunce ed “estorcere” soldi ai lavoratori è veramente “onorevole”! Sono i lavoratori che devono chiedere atto delle ingiustizie, dei soprusi, dei morti sul lavoro, delle stragi di stato come quella di Viareggio, della Moby Prince, della Thyssen, dei morti nelle questure e nelle piazze: Cucchi, il massacro alla Diaz, Aldovrandi… altro che Valentini e il suo “onore offeso”!

In verità, l’oggetto del dibattimento è ben altro: è tra chi ha fatto valere e fa valere tutt’oggi la nostra Costituzione applicandola nei fatti e chi l’aggira e la viola apertamente come ha fatto l’Ispettore Capo Angelo Valentini che, la notte delle ronde, spalleggiò i fascisti, lasciandoli scorrazzare tra saluti romani e provocazioni. (Continua a leggere)

 

 

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Da Resistenza n. 5/2017

Scarica qui il numero del mese di Maggio!

 

Lettera aperta agli operai e agli altri lavoratori che partecipano ai congressi locali dell’USB

Sono in corso i lavori congressuali dell’USB: a fine marzo sono iniziati i congressi locali, seguiranno quelli nazionali delle categorie Lavoro Privato e Pubblico Impiego (il 13 e 14 maggio) e il 9, 10 e 11 giugno a Tivoli si terrà il II Congresso nazionale confederale, con cui verrà sancita anche la strutturazione della Federazione del Sociale che raccoglie l’ASIA (diritto alla casa) e l’USB pensionati e punta a organizzare territorialmente precari, disoccupati, lavoratori autonomi, studenti, rifugiati. (Leggi tutto)

 

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Devolvi il 5×1000 della tua dichiarazione dei redditi all’Associazione Resistenza

Il cinque per mille è una forma di finanziamento che non comporta oneri aggiuntivi al contribuente, dal momento che questi, tramite la compilazione dell’apposita sezione nella dichiarazione dei redditi, sceglie semplicemente la destinazione di una quota della propria IRPEF.

Se presenti il Modello 730 o Modello Unico Persone Fisiche:

1.      Compila la scheda sul modello 730 o Modello Unico Persone Fisiche;

2.      firma nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…”;

3.      indica nel riquadro il codice fiscale dell’Associazione Resistenza 97439540150;

Anche se non devi presentare la dichiarazione dei redditi puoi devolvere il 5 per mille:

1.      Compila la scheda fornita insieme al CU dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, firmando nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…” e indicando il codice fiscale dell’Associazione Resistenza 97439540150;

2.      inserisci la scheda in una busta chiusa;

3.      scrivi sulla busta “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e il codice fiscale dell’Associazione Resistenza 97439540150;

4.      consegnala a un ufficio postale o a uno sportello bancario (che le ricevono gratuitamente) o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti, ecc.).

 

Promuovi il 5×1000 all’Associazione Resistenza SCARICA E DIFFONDI IL VOLANTINO  Fronte Retro

Associazione Promozione Sociale – Codice Fiscale: 97439540150 –

Via Tanaro 7, 20128 Milano, Tel: 02.26.30.64.54, Email: ass.resistenza@libero.it, Facebook: Associazione Resistenza

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