Lettera ai vertici Rai e vademecum sciopero

Le scriventi OO.SS., hanno indetto uno sciopero nazionale per il giorno 8 giugno 2017, con blocco delle prestazioni aggiuntive dal 1 giugno 2017 al 14 giugno compresi, per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da 40 mesi e per denunciare una condizione di insostenibile blocco dell’azienda.

 

 

 

SLC -CGIL CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
UILCOM – UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione
UGL – Informazione Unione Generale Lavoro -Informazione
SNATER Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni
LIBERSIND. CONF. SAL Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori

Roma, 30 maggio 2017

 

Spett.le Rai S.P.A.

Presidente del CdA Rai

Monica Maggioni

Consiglio di Amministrazione Rai

Rita Borioni
Arturo Diaconale
Carlo Freccero
Marco Fortis
Guelfo Guelfi
Giancarlo Mazzuca
Paolo Messa
Francesco Angelo Siddi

Direzione del Personale

Paolo Galletti
Marco Anastasia

Oggetto: inserire il rinnovo del CCL operai, impiegati e quadri della Rai nell’O.d.G.
del 1 giugno 2017.

Le scriventi OO.SS., hanno indetto uno sciopero nazionale per il giorno 8 giugno 2017,
con blocco delle prestazioni aggiuntive dal 1 giugno 2017 al 14 giugno compresi, per
rivendicare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da 40 mesi e per
denunciare una condizione di insostenibile blocco dell’azienda.

Il confronto Contrattuale, come è noto, si è interrotto su una proposta aziendale che non
considerava i tre anni passati e che parlava di aumento dei minimi salariali solo a partire
dal gennaio 2019, il sesto anno dalla scadenza del contratto di lavoro.

Proposta giudicata, dalle scriventi, irricevibile e offensiva.

Conseguentemente si è verifica l’impossibilità di procedere al rinnovo anche di una parte
normativa essenziale per il futuro dell’azienda, fondamentale perché innovativa dal punto
di vista dei modelli produttivi, delle figure professionali, perché migliorativo delle condizioni
di lavoro e delle tutele individuali e collettive.

Terza questione fondamentale e intrinsecamente connesso al rinnovo del contratto di
lavoro, l’assenza di un vero Piano Industriale, di un innovativo Piano Editoriale e di una
riforma dell’informazione che contemperi innovazione, qualità e attenzione alle diverse
realtà territoriali, culturali, sociali.

In questo quadro, si inseriscono le annunciate dimissioni dell’attuale Direttore Generale,
dopo la sfiducia prodotta dal Consiglio di Amministrazione, a seguito della bocciatura del
Piano di riforma delle News.

Sappiamo da fonti giornalistiche che, il 1 giugno, si svolgerà il Consiglio di
Amministrazione, con all’ordine del giorno il tetto degli stipendi al personale artistico e
l’approvazione del palinsesto sino a settembre 2017.

Chiediamo agli attuali vertici aziendali di promuovere ed inserire nell’ambito di tale
Consiglio di Amministrazione il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti della
Rai. Atto che dovrà inevitabilmente aprire ad un confronto concreto su quanto previsto
nella Piattaforma Contrattuale presentata dalle OO.SS., sia sul versante economico che
normativo. Siamo consapevoli, noi per primi, che vi è un limite oggettivo alle risorse
disponibili per gli anni 2017/2018 e su questo abbiamo pubblicamente cercato mediazioni
e soluzioni sostenibili per le parti. Deve essere chiaro che a tale contesto l’azienda non
può rispondere con una elemosina, anche perché al senso di responsabilità delle scriventi
non ha corrisposto in questi mesi un utilizzo parsimonioso delle risorse aziendali per altri
capitoli di spesa.

Vi chiediamo un primo vero atto di discontinuità con la gestione degli ultimi 40
mesi, mesi che hanno segnato una distanza tra i vertici dell’azienda e le maestranze
tutte, distanza che, nel protrarsi della vertenza contrattuale, rischia di divenire non
più colmabile.

Nel quadro dato considereremmo una forzatura togliere i limiti economici previsti per legge
a 240 mila euro agli artisti senza prevedere uno sblocco del rinnovo del contratto di lavoro
ai dipendenti che, a quella fatidico limite, non arrivano neanche con 10 anni di lavoro.

Se il Consiglio di Amministrazione vuole dare un segnale di discontinuità ed aprire ad una
nuova fase deve misurarsi col lavoro, con le maestranze che in questi anni, nonostante
l’ingerenza della politica, le risorse mal distribuite, la proliferazione di appalti e consulenze,
la carenza tecnologica e di personale, l’assenza di un vero Piano Industriale, hanno
continuato a tenere in piedi il servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale.

In caso contrario dovremo valutare ancora una volta negativamente le scelte dell’intero
vertice aziendale.

Le segreterie nazionali

Slc Cgil Uilcom Uil Ugl Informazione Snater Libersind-ConfSal

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SLC -CGIL CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
UILCOM – UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione
UGL – Informazione Unione Generale Lavoro -Informazione
SNATER Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni
LIBERSIND. CONF. SAL Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori

VADEMECUM SULLE INIZIATIVE DI SCIOPERO

Le scriventi Segreterie Nazionali ricordano alle colleghe ed ai colleghi di aver promosso
una azione di sciopero che prevede:


dal 1 al 14 giugno 2017 compresi -Blocco delle prestazioni accessorie (straordinari,
reperibilità, Sesta Giornata (NL))

8 giugno 2017 – Sciopero Nazionale Intero Turno di Lavoro
Possono aderire alle iniziative di sciopero tutti i lavoratori rientranti nel CCL “Quadri,
Impiegati, Operai delle Aziende del Gruppo Rai (Rai, Rai Way, Rai Com, Rai Cinema)”
indipendentemente dalla tipologia di assunzione (Tempo Indeterminato, Tempo
Determinato, Apprendisti).

I lavoratori non sono tenuti a dichiarare né preventivamente, né a posteriori la loro
adesione alle iniziative di sciopero in quanto il diritto allo sciopero è un diritto soggettivo e
garantito dall’ Art. 40 della Costituzione Italiana.

Aderire alle iniziative di sciopero che riguardano il Blocco delle prestazioni accessorie
(straordinari, reperibilità, sesta giornata (NL)) vuol dire:


Astenersi dal lavorare oltre il normale orario di lavoro:
Per i lavorati a Full Time significa non superare le 8 ore e 35 minuti, comprensivi
della pausa mensa, oppure le 7 ore e 35 minuti, comprensivi della pausa mensa,
nella giornata in cui è prevista la riduzione oraria (co, to).
Per i lavoratori a Part-Time significa non superare l’orario di lavoro previsto dal
Contratto Part-Time.

Per i lavoratori in servizio “Fuori Sede” calcolare le 8 ore e 35 Minuti, comprensivi
della pausa pasto (che ricordiamo essere obbligatoria), considerando il tempo di
rientro in sede identico a quello impiegato per l’andata. Questo per evitare
controversie nel calcolo del tempo di rientro in Sede.

L’astensione dalla prestazione resa nella c.d. “Sesta Giornata” (NL) significa che,
anche se prevista da orario, il lavoratore non è tenuto a prendere servizio, né a
comunicare la sua astensione né precedentemente, né a posteriori.

i colleghi che prestano servizio in trasferta si possono limitare alle sole ore
lavorative previste dall’orario di lavoro, comunicando eventualmente all’ufficio di
competenza l’inizio del loro turno di lavoro.

Per quanto riguarda il 2 giugno, che è un giorno festivo, invitiamo i colleghi a
prestare la loro opera solo se già prevista da orario settimanale.

L’astensione dall’istituto della Reperibilità è da intendersi che se si ha un telefono
aziendale o si è dato un recapito telefonico personale, non rispondere a chiamate
da parte dell’Azienda al di fuori dal normale orario di lavoro.

In caso di richiesta di prestazione lavorativa nel Giorno di Riposo, i lavoratori sono
tenuti a prestare la loro opera coì come previsto all’Art. 14 del CCL, allo stesso
tempo si invitano i colleghi oggetto di tale richiesta da parta dall’azienda a

SLC -CGIL CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
UILCOM – UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione
UGL – Informazione Unione Generale Lavoro -Informazione
SNATER Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni
LIBERSIND. CONF. SAL Confederazione Sindacati Autonomi Lavoratori

segnalarla puntualmente al sindacato. Questo per evitare che l’Azienda utilizzi lo
spostamento del riposo per rimodulare l’organizzazione del lavoro invalidando così
l’azione di sciopero. Questa eventualità, laddove dal sindacato accertata, sarà
comunicata alla Commissione di Garanzia sullo sciopero per le azioni sanzionatorie
previste per le aziende in questi casi.

Aderire allo Sciopero Nazionale Intero Turno di Lavoro del giorno 8 giugno 2017 vuol dire:


Astenersi dalla prestazione lavorativa per l’intero turno di lavoro per ogni turno che
inizia nel giorno 8 giugno 2017 anche se tale turno termina il giorno successivo.

Il lavoratore che ha deciso di non aderire all’iniziativa di sciopero può in ogni
momento prendere parte all’iniziativa di sciopero

L’azienda non può sostituire lavoratori in sciopero utilizzando lavoratori e/o squadre
esterne (appalti), nel caso in cui accada chiediamo ai lavoratori di segnalare alle
segreterie nazionali tale comportamento affinché le stesse possano segnalarlo alla
Commissione di Garanzia sullo sciopero per le azioni sanzionatorie previste per le
aziende in questi casi.
Invitiamo i lavoratori a non dare disponibilità alla sostituzioni di colleghi in sciopero (sia
esso il blocco delle prestazioni accessorie che la giornata di sciopero intero turno). Nel
caso in cui l’Azienda insistesse nella richiesta, consigliamo il lavoratore, a pretendere una
comunicazione scritta, e di informare tempestivamente le organizzazioni sindacali.

Invitiamo tutti i lavoratori a segnalare alle segreterie nazionali dei sindacati ogni
comportamento da parte Aziendale volto a limitare la partecipazione o sminuire l’azione di
sciopero promossa.

Per dubbi o chiarimenti riguardanti l’iniziativa i colleghi possono contattare i
propri referenti sindacali.

Roma, 29 Maggio 2017

Le segreterie nazionali

Slc Cgil Uilcom Uil Ugl Informazione Snater Libersind-ConfSal

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