“Un mondo nuovo comincia da qui_”

Il sistema del dominio del capitale si decompone in un vortice di caos, guerre e dolore ma non c’è dominio senza i dominati. Quelli che stanno in alto alzano nuove muraglie per nascondersi ma dipendono da noi. Dobbiamo allargare le crepe dei loro muri, resistere difendendo la vita e ricostruirla in una dimensione comune e autonoma del fare.

 

NEWSLETTER DI COMUNE
 

UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI

Il sistema del dominio del capitale si decompone in un vortice di caos, guerre e dolore ma non c’è dominio senza i dominati. Quelli che stanno in alto alzano nuove muraglie per nascondersi ma dipendono da noi. Dobbiamo allargare le crepe dei loro muri, resistere difendendo la vita e ricostruirla in una dimensione comune e autonoma del fare. Non siamo in lotta contro il tempo ma per un tempo non più sottomesso al denaro e libero dall’astrazione. Non siamo gli ingranaggi impotenti di un tempo-orologio. La campagna 2017 di Comune. Vi chiediamo di aiutarci a cominciare un’altra volta, ad aprire un nuovo ciclo di cinque anni con una testata ridisegnata. Inviate almeno 20 euro, con bonifico o con Paypal, perché chiunque possa continuare a leggere Comune liberamente. E poi scriveteci (info@comune-info.net oppure nei commenti in coda all’articolo linkato) qualche riga di adesione: diteci da dove e come pensate che Comune possa cominciare un’esistenza più utile, più bella e più capace di raccontare quel che accade

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LETTERA AL MINISTRO MARCO MINNITI
“Il mio amico Ahmed, fuggito ai bombardamenti della città di Mosul, che è stata occupata dagli assassini di Daesh in seguito alla guerra che il presidente Bush decretò infinita e che il suo partito e il suo governo appoggiarono nel decennio passato, ha raggiunto il nostro paese grazie alla sua resistenza fisica e alla sua intelligenza – scrive Franco Berardi Bifo – Pur avendo una laurea in medicina, data la condizione di clandestino cui lo costringono due leggi infami, è temporaneamente costretto a vendere fazzoletti di carta in un paese della costa romagnola. Pur essendo un ragazzo cortese e di bell’aspetto, pur parlando correntemente quattro lingue (credo più di lei, caro ministro), il m io amico Ahmed rischia di essere cacciato dalla spiaggia sulla quale vende le sue merci perché la nozione di ‘decoro’ cui il suo decreto si ispira non tollera eleganti e fascinosi laureati poliglotti se non sono di razza ariana. Potrebbe, per favore, con la sollecitudine con cui ha eseguito i desiderata del signor Scalfari Eugenio, occuparsi anche del mio amico Ahmed?…”
FRANCO BERARDI BIFO

L’IDEOLOGIA DELLA SOSTENIBILITÀ
Il ministero per l’Ambiente ha posto in consultazione online la Bozza della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, in attuazione della Agenda 2030 adottata dalle Nazioni Unite nel vertice di New York del 2015. Sviluppo sostenibile resta per molti una seducente parola d’ordine, ma dovremmo tutti interrogarci sui motivi per cui gli altisonanti obiettivi che l’Onu ripete da quarant’anni non trovano attuazione. “Nonostante le crisi economiche e in barba all’ipotesi di un’economia ‘circolare’ all’infinito, infatti, il bilancio di materia estratto dal pianeta e dissipato procede a ritmi insostenibili”, scrive Paolo Cacciari. La sostenibilità o è un concetto che aiuta a elaborare strategie per entrare qui e ora nell’era del post-sviluppo e del post-capitalismo, o è soltanto un insopportabile marketing
PAOLO CACCIARI

VACCINI, IRRUZIONE E COSTITUZIONE
Si può ragionare intorno al tema dei vaccini, senza isterismi e semplificazioni da campagna elettorale, utilizzando come chiavi di lettura la libertà di scelta (lo ha ricordato Alessia Cintorino in I vaccini e la libertà di scelta) oppure la ricerca (lo ha fatto in modo autorevole e indipendente la Rete Sostenibilità e salute), ma si può anche valutare quanto sia legittimo il Decreto – in teoria riservato ai casi che implicano la necessità e l&r squo;urgenza -), così come formulato, rispetto ai principi costituzionali. Quel provvedimento, spiega Bartolo Mancuso, “non solo non tiene conto delle indicazioni della Corte Costituzionale, ma al contrario aumenta considerevolmente i vaccini obbligatori, senza prevedere né risorse né strumenti per evitare la lesione del diritto alla salute del singolo…”
BARTOLO MANCUSO

LA BELLEZZA DI VENIRE AL MONDO
“Leggo che la ministra Valeria Fedeli intende appioppare un altro mese di scuola agli studenti. Nel periodo estivo. Su pressione di molti genitori…”. Un altro mese di scuola? I bambini intralciano, parcheggiamoli
PAOLO MOTTANA

TORTURA LEGALE
La proposta di legge sulla tortura è un pasticcio inapplicabile. Meglio di niente? No, perché in una materia come questa una cattiva legge avrebbe un effetto perverso: finirebbe per legittimare alcune forme di tortura
LORENZO GUADAGNUCCI

IL COUSCOUS DELLA DIGNITÀ
Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei, dicono i nutrizionisti. Quando andava a scuola, Habib Ayeb, geografo tunisino che oggi insegna all’Università di Parigi, sentiva dire che l’orzo era per gli animali. Eppure i suoi genitori il couscous lo preparavano proprio con l’orzo. E visto che animali non potevano proprio essere, voleva dire che non erano “moderni”. Sì, perché la modernità imponeva l’utilizzo del grano. Solo che nelle regioni desertiche meridionali il grano non cresce, così, avendo abbandonato l’ottima coltura di orzo, quelle regioni sono ora costrette a dipendere completamente dal nord. Del resto, fa lo stesso l’intero paese, che importa dall’estero oltre la metà del grano consuma to. Il nuovo film-documentario di Ayeb è dedicato alla sovranità alimentare, sta per uscire in Tunisia e si chiama “Couscous – i semi della dignità”. Si propone soprattutto di dar voce alla dignità dei contadini, quelle persone che “quando ce le fanno vedere è per fare del folklore, mai per fare loro domande”, come spiega in quest’ampia intervista con Tunisia in Red
A CURA DI PATRIZIA MANCINI

LA PIAZZA DEL RIF BERBERO
La morte di Mouhcine, pescivendolo ambulante, rimasto ucciso in ottobre mentre cercava di recuperare da una discarica la sua merce è stata la scintilla. È cresciuta poco a poco la protesta in Marocco dei pescatori berberi, poveri quanto arrabbiati, contro l’arroganza di uno Stato concentrato a reprimere e a chiudere accordi per mega-progetti urbanistici e commerciali con multinazionali e altri Stati. Nei giorni scorsi è stato arrestato anche uno dei volti più noti della protesta, Nasser Zefzafi: le forze dell’ordine al soldo di re Mohammed VI pensavano così d’aver interrotto il crescendo di contestazioni. Si sono sbagliate. Ora i grandi media scoprono che la ribellione è alimentata anche da tante donne, tra cui Nawal Ben Aissa, trentasei anni e quattro figli, portavoce del movimento sociale spontaneo hirak, che da mesi riempie le piazze. “Lo Stato ci opprime – grida – Tutti i diritti dei rifains sono calpestati…”. Per questo non si fermeranno
ILARIA DE BONIS

IL VENEZUELA OLTRE LA POLARIZZAZIONE
Un appello promosso da attivisti, accademici, esponenti della sinistra dell’America Latina e di ogni parte del mondo per sostenere l’iniziativa lanciata dalla Piattaforma Cittadina in Difesa della Costituzione e sottoscritta da un folto numero di accademici, politici, ex-parlamentari ed attivisti di sinistra venezuelani. L’obiettivo è una soluzione pacifica alla crisi che devasta il paese sudamericano e il rispetto della Costituzione. Tra le altre, ci sono le firme di Edgardo Lander, sociologo, Oly Millan, già ministra dell’economia popolare con il presidente Chavez, Hector Navarro ex ministro di educazione ed energia, Enrique Ochoa Antich ex coordinatore del MUD e già deputato, Ana Lisa Osorio, già deputata del Parlandino e ministra dell’ambiente
AA.VV.

Una ragazza palestinese, che avrebbe tentato un accoltellamento, giace sulla strada gravemente ferita. Mentre si dissangua, i soldati dell’esercito israeliano la circondano come in un rito pagano, vomitando un torrente di insulti. Nour Iqab Enfeat, del villaggio di Yabad, vicino a Jenin, in Cisgiordania, è morta dopo poche ore. Aveva sedici anni

IL CERCHIO DELLE MADRI
L’articolo di Bruno Tognolini La madre del terrorista ha raccolto molte attenzioni e commenti. In un messaggio inviato dal Belgio alla redazione di Comune, scrive, tra gli altri, Nadine: “Sono belga. Vorrei un contatto con Bruno Tognolini perché lavoro con un gruppo di donne, in Belgio, madri di ragazzi e ragazze partiti per la Syria; una è la madre di un ragazzo che ha fatto l’attentato allo stadio di Parigi. Se è possibile, vorrei mettere in contatto tutte le madre con la stessa storia…”. Bruno utilizza un’immagine splendida, «Il cerchio delle madri» per rilanciare quel messaggio e per continuare a mettere in comune domande. Scr ive Tognolini: “Parlare, domandarsi, pensare, con la massima possibile onestà, scansando le risposte comode e persecutorie dei violenti e quelle comode e assolutorie dei mansueti, può portare questo: che le parole suscitino atti… SEGUE QUI

 

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