C’è bisogno di una rottura, ma non per far ripartire la macchina crescita-occupazione. Tuttavia, aggiunge Serge Latouche, “anche se lo Stato-nazione è condannato e condannabile, è ancora in una certa misura un bastione contro la privatizzazione totale e la distruzione di quello che resta dello Stato sociale”.
NEWSLETTER DI COMUNE
UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI
NON SIAMO GLI INGRANAGGI IMPOTENTI DI UN TEMPO OROLOGIO
UNA VOCE DAL BASSO LIBERA
«Comune deve andare avanti perché è una voce dal basso libera e spontanea. È una fondamentale antenna sulle periferie, sia in Italia che nel resto del mondo. Abbiamo bisogno di un’informazione indipendente e indignata!».
L’ADESIONE DI ILARIA DE BONIS LLA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNE
INFORMAZIONE INDIPENDENTE
«Per sostenere l’ informazione indipendente, ben fatta, giusta, che ha cuore anche delle battaglie di cui troppo pochi si occupano».
L’ADESIONE SILVIA NEGROTTI ALLA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNE
NON VOGLIAMO IMPADRONIRCI DELLO STATO
C’è bisogno di una rottura, ma non per far ripartire la macchina crescita-occupazione. L’obiettivo non è impadronirsi dello Stato, ma procedere sulla difficile strada dell’autogoverno. E questo di certo non è l’obiettivo di nessun partito. Tuttavia, aggiunge Serge Latouche, “anche se lo Stato-nazione è condannato e condannabile, è ancora in una certa misura un bastione contro la privatizzazione totale e la distruzione di quello che resta dello Stato sociale. Da questo punto di vista, pur combattendolo e puntando a superarlo, bisogna appoggiarvisi. Bisogna combattere su due fronti e non irrigidirsi in una posizione dogmatica… L’autogoverno implica che si sia contemporaneamente potere e contropotere”
SERGE LATOUCHE
PER L’ABOLIZIONE DEL DEBITO
Una campagna per il ripudio del debito è più sensata di una per l’uscita dall’euro, dice Guido Viale, ma ha bisogno di alleanze tra movimenti internazionali, di audit a tutti i livelli e di misure di resilienza finanziaria come le monete complementari. “C’è un valore culturale di fondo in questa iniziativa, che va al di là dei suoi esiti pratici immediati: ed è quella di restituire al denaro il carattere di bene comune che, come tale, deve tornare sotto il controllo di chi ne ha bisogno per la sua vita e il suo lavoro quotidiani…”
GUIDO VIALE
MILIARDI PER LE BANCHE, BRICIOLE PER IL REDDITO
Il salvataggio delle banche venete resterà nella storia perché la riunione del consiglio dei ministri che lo ha varato è durata meno di venti minuti e perché, ora è ufficiale, il sistema capitalistico italiano nel suo complesso ha beneficiato del più ampio afflusso di soldi pubblici che si sia registrato nella storia economica del dopoguerra. “Nessun teorico dell’austerity si è scandalizzato per il fatto che, in modo del tutto assistenziale, lo Stato abbia di fatto garantito un profitto e una rendita finanziaria di base. Mentre molti, soprattutto a sinistra, si scandalizzano quando si parla di reddito di base incondizionato – commenta Andrea Fumagalli – … Si può dire che l’introduzione di un reddito minim o incondizionato non è un problema di sostenibilità economica ma piuttosto un problema politico, all’interno di una struttura di potere con interessi ben definiti?…”
ANDREA FUMAGALLI
SILENZIO E COMPLICI ASSENZE SUL CETA
La commissione esteri del Senato ha detto: signorsì. L’interesse strategico superiore dell’export liberista non può essere messo in discussione da alcuna documentazione sulle sue rovinose conseguenze nè dal parere delle opposizioni sociali. La Santa Alleanza capeggiata dal Partito Democratico e da Forza Italia, con la complice assenza – e il relativo silenzio – del Mdp, consegna all’Aula parlamentare con un leggiadro via libera la ratifica del Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA). La coraggiosa e tenace protesta della Campagna Stop Ttip Italia, insieme a un’ampia coalizione che va da Coldiretti a Cgil, dall’Arci a Acli terra, da Greenpeace a Legambiente alle principali associazioni dei consumatori, solo per cit are qualche sigla, naturalmente continua. Qui in tutta Europa. Prossima, essenziale fermata il 5 luglio a Roma
MONICA DI SISTO
IL PRESIDENTE DI UN PAESE DIVERSO
No, non dev’essere affatto casuale che, nelle commemorazioni ufficiali di Stefano Rodotà, due delle sue battaglie più tenaci e significative, quella sull’uso pubblico del bene comune per antonomasia, l’acqua, e quella per la restituzione a tutti i cittadini di un patrimonio culturale dall’enorme valore simbolico, il Teatro Valle, siano di fatto rimaste nell’ombra. Si tratta di una scelta politica che, semmai ce ne fosse bisogno, testimonia ancora una volta come lo straordinario lascito di una vita spesa con incredibile generosità e rigore dalla parte di chi lotta per l’affermazione dei diritti di tutti non possa che vivere, almeno in prima istanza, proprio tra chi ha condiviso la fatica e l’impegno di quelle battaglie “dimentic ate”. Una condivisione che saprà rinnovarsi, giorno dopo giorno, perché segnata da passioni comuni e vasti orizzonti. La profondità di uno sguardo sul mondo come quello di Stefano Rodotà non teme l’usura del tempo
VITTORIO LOVERA
SI PUÒ VIVERE SENZA SUPERMERCATO
Non è un obiettivo né un modello meno ancora una moda di qualche fondamentalista: tentare di vivere senza supermercato per alcuni è un modo per mettere in discussione le nostre abitudini, per cominciare a scegliere prodotti che rispettano i lavoratori e l’ambiente, per scoprire l’autoproduzione e la filiera corta ma anche l’agricoltura contadine e il senso di comunità. Un decalogo per smettere di definirsi consumatori
ELENA TIOLI
IL TEMPO GIUSTO. IL LORO TEMPO
“Ci sono bambini che sanno fare… Alcuni che hanno bisogno di tempo. Ci sono a bambini le cui attitudini le scopri subito: sanno suonare uno strumento, sono bravi in matematica o in scienze… Riescono. Altri che hanno talenti nascosti persino a loro stessi… – scrive Penny, insegnante e madre – I bambini apprendono in modo diverso, hanno intelligenze diverse. Tempi diversi… I bambini imparano attraverso l’esperienza dell’errore, attraverso esperienze ripetute… I bambini non chiedono molto se non di essere capiti. Incoraggiati e non omologati… aspettare che sia il tempo giusto, il loro tempo. Diverso dal nostro e dalla ricerca spasmodica del risultato…”
PENNY
PERCHÉ HO SCELTO DI FARE IL MAESTRO
Il ’68, la rivoluzione dei garofani, l’incontro con il gruppo romano del Movimento di Cooperazione Educativa, “che è stato il luogo a cui devo tutto, riguardo alla mia formazione come maestro – racconta Franco Lorenzoni in questa conversazione con Daniele Novara, raccolta dalla rivista Conflitti – Il Mce mi attrasse perché era a suo modo anche quello un gruppo rivoluzionario. Si trattava tuttavia di una rivoluzione più sottile, concreta, corporea, al tempo stesso intima e sociale. Nel territorio dell’educazione, infatti, è evidente che se hai il desiderio di aiutare a crescere e tentare di aprire nuove strade agli altri, ai più piccoli, devi innanzitutto metterti in gioco e provare a conoscere qualcosa di più di te stesso. Ed è un process o lungo, che non finisce mai…”
FRANCO LORENZONI
ALTERNATIVE NELLA SCUOLA DI TUTTI
Antonio Vigilante insegna filosofia in un liceo di Siena ed è autore di diverse brillanti pubblicazioni sulla teoria della nonviolenza e sulla pedagogia antiautoritaria (è anche direttore della rivista Educazione aperta). In queste settimane, insieme a Fabrizio Gambassi, sta scrivendo un libro dal titolo ‘Altrernativa nella Scuola Pubblica’. “Si tratta di pensare una diversa via, dal basso, per la scuola pubblica. La via di una scuola analogica, dialogica, lenta, basata sulla relazione, sulla comunicazione e sulla ricerca – ci ha spiegato Antonio – Il libro è strutturato come un dialogo tra noi due, aperto però anche ad altri”. Al centro del testo ci sono ‘Quindici tesi per una alternativa nella scuola pubblica’, che si possono scaricare qui. Chiunque interessato al mondo della scuola e dell’educazione può leggere le tesi e commentarle. I commenti e le eventuali obiezioni con le risposte degli autori saranno pubblicati nel libro
QUI ALCUNI ARTICOLI DI ANTONIO VIGILANTE
LA MURAGLIA GIREVOLE E ALTRE MERAVIGLIE
Leggo che il primo passo verso il progetto multi miliardario sia stato fatto. Prototipi concorrenti si stanno sfidando per realizzare il costosissimo muro di Donald Trump sul confine tra Messico e Stati Uniti. Le costruzioni dovrebbero iniziare da settembre, ha dichiarato di recente l’Agenzia doganale e di protezione delle frontiere statunitense
ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER
EMERGENZA MIGRAZIONI?
Esiste un’emergenza migrazioni? Hanno risposto qualche giorno fa quelli di Baobab experience “Certamente: esiste in Siria, in Turchia, in Libano, nello Yemen, in molti paesi dell’area subsahariana, in Pakistan, in Afghanistan. Persino in Ucraina. Non in Europa occidentale…”. Prima di seguire il tg o leggere repubblica.it, per favore, date un’occhiata a questa mappa e a questo articolo
BAOBAB EXPERIENCE
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