«Al di là del pregiudizio e della superficialità – scrive Francesco Canale – credo che se ai giovani vengono proposti modelli positivi, con le giuste modalità, sono assolutamente pronti e disponibili per riceverli. E mi auguro davvero che prima o poi, a partire dalla scuola, si capisca che ciò che bisogna insegnare ai ragazzi – prima di ogni altra cosa – è “imparare a vivere”….»
Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli
Prima di tutto insegnare a vivere
«Al di là del pregiudizio e della superficialità – scrive Francesco Canale – credo che se ai giovani vengono proposti modelli positivi, con le giuste modalità, sono assolutamente pronti e disponibili per riceverli. E mi auguro davvero che prima o poi, a partire dalla scuola, si capisca che ciò che bisogna insegnare ai ragazzi – prima di ogni altra cosa – è “imparare a vivere”, perché al vertice di qualunque programma didattico dovrebbe esserci l’obiettivo di formare adulti coscienti di se stessi e del Mondo che li circonda»
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L’autismo che incontra l’arte
Una maggiore conoscenza e sensibilizzazione sui disturbi dello spettro autistico può passare anche per iniziative di arte e musica, oltreché per riflessioni e sperimentazioni nelle scuole: ne sono pienamente convinti in Umbria i promotori della due giorni di Foligno e Assisi, in programma per il 9 e il 10 settembre, quando verrà proposto un vero e proprio mondo di suggestioni che ruoterà tutto attorno al tema dell’autismo. L’iniziativa si è avvalsa sin da subito dell’interesse e della collaborazione dell’ANGSA Umbria (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici)
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Un bastone elettronico per non vedenti e ipovedenti
La tecnologia del bastone elettronico “BEL” è basata su un sensore ad ultrasuoni che trasmette un segnale vibrante alle dita per rilevare gli ostacoli: le sensazioni percepite, i suoni, la conoscenza dell’ambiente circostante attraverso il racconto degli altri vengono così integrati da questo ausilio, che permette alle persone non vedenti e ipovedenti di orientarsi autonomamente nello spazio circostante per lo svolgimento delle attività quotidiane. Una presentazione di “BEL” è in programma per il 9 settembre, presso la sede dell’UICI di Modena (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti)
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Il gusto del buio
La serata promossa per il 7 settembre dall’UICI di Reggio Emilia (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), denominata “Il gusto del buio”, sarà incentrata su una “cena sensoriale”, un’esperienza dove gusto e solidarietà si incontreranno, il tutto con il principale obiettivo di informare e sensibilizzare sulla disabilità visiva, oltreché di raccogliere fondi per finanziare progetti rivolti alle persone non vedenti e ipovedenti di Reggio Emilia e Provincia
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Basta con queste discriminazioni: far rispettare le Leggi!
«L’ultimo caso di inaccettabile discriminazione – scrive Vincenzo Gallo – riguarda un giovane di Cosenza che si sposta su una sedia a rotelle, cui è stato vietato l’accesso in un bar. Ancora una volta, dunque, è necessario da una parte ricordare che anche i locali privati aperti al pubblico devono per legge essere accessibili in tutto o in parte alle persone con disabilità, dall’altra auspicare che i Sindaci e le altre Autorità intervengano per questo e per altri casi di discriminazione riguardanti edifici, locali, spazi e mezzi pubblici e privati non accessibili alle persone con disabilità»
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Visio-Napoli
Si chiama così il nuovo progetto della Rappresentanza di Sant’Anastasia dell’UICI Provinciale di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), iniziativa voluta per favorire l’autonomia e la mobilità delle persone con disabilità visiva, attraverso visite guidate con cadenza mensile presso musei, chiese e altri luoghi di interesse culturali presenti nel capoluogo campano. Un’esperienza, per altro, che punta non solo alla conoscenza della propria città, ma anche all’accesso alle normali attività della vita quotidiana
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La strada giusta per progettare qualità della vita
È quella tracciata da “Matrici ecologiche: progettare qualità della vita”, evoluzione di un progetto lanciato qualche anno fa dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), sistema informatico integrato in grado di realizzare il progetto di vita individuale ai sensi della Legge 328/00 (articolo 14). Il nuovo lancio interregionale di questa nuova fase dell’iniziativa, dopo quello del luglio scorso a Palermo, è in programma per il 16 settembre a Macerata, rivolgendosi questa volta alle Regioni del Centro Italia
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I Crediti Formativi, l’inclusione e il lavoro delle Associazioni
«Guardando al recente Decreto Ministeriale riguardante i Crediti Formativi Universitari o Accademici – scrive Marco Condidorio, coordinatore della Commissione Nazionale per l’Istruzione e la Formazione dell’UICI – si può dire che le regole per l’abilitazione alla professione docente siano l’espressione anche del lavoro svolto dalle Associazioni maggiormente rappresentative, in favore dell’inclusione scolastica, intesa come successo formativo, didattico ed educativo delle studentesse e degli studenti in situazione di disabilità»
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