Newsletter OIPA del 18 settembre 2017

Ferite multiple causate da morsi, dermatiti estese, infezioni parassitarie, grave stato di trascuratezza e denutrizione e detenzione a catena. Sono le drammatiche condizioni di ritrovamento di 6 cani sequestrati dalle guardie zoofile dell’OIPA Genova a seguito di numerose segnalazioni, che oltre a indicare le condizioni di grave incuria, testimoniavano di aver più volte avvertito degli strazianti guaiti di dolore causati dalle ripetute percosse ricevute dalla proprietaria. Dopo aver proceduto al sequestro, tutti e 6 i cani sono stati condotti presso una clinica veterinaria per gli accertamenti sanitari, mentre la proprietaria è stata denunciata per maltrattamento e detenzione di animali non idonea.

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Per tre giorni consecutivi ha pianto ininterrottamente, rifiutando anche il cibo e l’acqua che alcune persone gli avevano offerto. Accasciato a terra sempre nella stessa identica posizione, Dodo, così è stato battezzato questo giovane cane di circa 2 anni, si stava lasciando morire, sprofondato in quel dolore incolmabile che soltanto una grave perdita come l’abbandono può provocare in un cane. Recuperato dalle guardie zoofile OIPA Catania e condotto presso una clinica veterinaria, Dodo era denutrito e disidratato ed rimasto sotto osservazione per 2 giorni durante i quali ha fortunatamente ripreso a mangiare.

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Box colmi di feci, mancanza dei più fondamentali strumenti di pulizia, carcasse in decomposizione nel congelatore ormai senza energia elettrica da sabato sera, autoclave bloccato. Operatori comunali che si rifiutano di pulire i box e nessun accertamento della situazione da parte del Comune. Questo il drammatico scenario a cui si sono trovati a porre rimedio i volontari dell’OIPA Trapani c caricandosi pesanti secchi d’acqua riempiti a mano dal serbatoio per pulire i 26 box in cui alloggiano anche 5 cani contemporaneamente. Nell’ufficio della struttura, inoltre, il congelatore adibito a contenere le carcasse degli animali deceduti non è funzionante, con la conseguente putrefazione del suo contenuto e il rischio di contaminazione sanitario.

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Capita sempre più di frequente che i volontari dell’OIPA di Firenze intervengano in situazioni di grave disagio che riguardano i gatti. I nostri amati felini, infatti, rimangono spesso vittime di persone che, affette dalla “patologia dell’accumulo”, si riempiono la casa di animali, collezionandoli come fossero delle figurine e incuranti delle sofferenze cui li costringono ammassandoli in sovrannumero in spazi angusti e insalubri. Questa volta, a cadere nella trappola di un vero e proprio disturbo compulsivo, è stato un gruppo numeroso di gatti non sterilizzati che, individuati e tratti in salvo dalle guardie dell’OIPA di Firenze, erano tutti denutriti, infestati da parassiti, affetti da herpes virus e rinotracheite virale.

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LOLA

Quanto tempo dovrà aspettare ancora Lola prima di trovare una famiglia? E’ passato più di un anno da quando i volontari dell’OIPA di Brescia l’hanno salvata da un vero e proprio incubo: rinchiusa 24 h ore su 24 in un minuscolo recinto, Lola viveva tra i suoi escrementi, privata non solo di qualsiasi contatto sociale, ma persino di acqua e cibo, tanto che quando è stata recuperata era pelle e ossa. Dolcissima e socievole, Lola ha 8 anni, taglia medio-grande, abituata a vivere in casa insieme ad altri cani e ai bambini.

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