Condanna sanzioni USA contro Russia, Iran e Venezuela

Il ministro degli Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Jorge Arreaza Monserrat ha annunciato l’approvazione unanime della “Dichiarazione Politica di New York” contro le misure coercitive unilaterali, realizzata dai 120 paesi membri del Movimento dei Paesi Non Allineati (NAM), questo mercoledì a New York.

 

120 Paesi nel mondo condannano le sanzioni unilaterali contro Russia, Iran e Venezuela

Il ministro degli Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Jorge Arreaza Monserrat ha annunciato l’approvazione unanime della “Dichiarazione Politica di New York” contro le misure coercitive unilaterali, realizzata dai 120 paesi membri del Movimento dei Paesi Non Allineati (NAM), questo mercoledì a New York.

Il Ministro degli Esteri ha inoltre informato che questa è una dichiarazione completa, approvata dai 2/3 del totale degli Stati membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e rappresenta una risposta ferma, innanzitutto nei confronti degli Stati Uniti, ma anche di quelle nazioni che cercano di imporre misure coercitive unilaterali o sanzioni.

“La risposta unanime della MNOAL è stata schiacciante, e non è la risposta di un paese o di un piccolo blocco, ma bensì di 120 Stati membri che hanno dato una risposta agli Stati Uniti e a tutti quegli Stati che cercano di applicare sanzioni unilaterali o belligeranti contro i popoli del mondo”, così ha commentato il ministro Arreaza al termine della riunione ministeriale della MNOAL, ai margini del segmento di alto livello della 72° Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Ha spiegato che l’approvazione unanime è stata possibile grazie alla partecipazione dei ministri degli esteri e alcune alte cariche. La dichiarazione “si rivolge in particolare contro la promulgazione e l’attuazione di misure coercitive unilaterali che violano il diritto internazionale e i diritti umani delle persone soggette a tali misure”.

Il Ministro ha inoltre evidenziato alcuni dei contenuti della dichiarazione, come il punto numero 6 in cui si ribadisce l’opposizione all’unilateralismo e alle misure coercitive unilaterali imposte da alcuni Stati membri, tra cui sanzioni di carattere economico, finanziario o commerciale non conformi al diritto internazionale, alla Carta delle Nazioni Unite, alle regole e ai principi che regolano le relazioni pacifiche tra gli Stati.

Arreaza ha affermato che il documento difende anche il multilateralismo contro l’unilateralismo. Tutti gli Stati membri si astengono dal riconoscere, adottare o applicare misure o leggi coercitive unilaterali extraterritoriali o sanzioni economiche.

“C’è un paragrafo speciale dedicato alle sanzioni di carattere economico, come quelle imposte contro la Russia, l’Iran o il Venezuela, in cui si condanna l’applicazione unilaterale di misure economiche e commerciali da parte di uno Stato contro un altro che intaccano la libera circolazione del commercio internazionale” , ha aggiunto il Ministro del Potere Popolare per gli Affari Esteri venezuelano.

Allo stesso modo, la dichiarazione ribadisce che i beni di prima necessità, e il cibo in particolare, non devono essere usati come strumenti di pressione politica, visto che alcune sanzioni limitano il loro commercio.

Il Ministro, in seguito, ha sottolineato la sezione in cui il Movimento esprimere solidarietà, fornendo appoggio politico, morale, materiale, nel caso in cui un paese subisca danni, sia economici che politici o militari, sempre nel rispetto della sua sicurezza, della politicizzazione dei diritti umani o come conseguenza dell’istituzione di sanzioni o di embarghi unilaterali che non sono conformi alla legge.

FONTE

“Con questa dichiarazione ci impegniamo reciprocamente nell’assistere i paesi di fronte l’imposizione di sanzioni o la minaccia militare, che viene anche negata e respinta all’unanimità”, ha sottolineato.

Il ministro Arreaza ha spiegato che grazie a una proposta del Venezuela, dalla presidenza della MNOAL, con la dichiarazione si costituisce un fronte mondiale per la Pace, la cui base saranno questi 120 stati membri, che hanno l’obiettivo di includere altri stati “che credono nella pace, nel diritto internazionale e non nella guerra”.

Notizia del: 21/09/2017

da: www.lantidiplomatico.it

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