Con l’ordinanza dello scorso 2 settembre, resa pubblica in data odierna, il Tribunale di Roma, prima sezione civile, ha condannato Roma Capitale e Atac s.p.a. per condotta discriminatoria nei confronti delle persone disabili a causa del mancato abbattimento delle barriere architettoniche presso alcune stazioni della metropolitana.
Public del 03-10-2017
Disabili: Roma Capitale e ATAC condannate per condotta discriminatoria verso i disabili
Sindaco Raggi: nulla da dichiarare?
Dichiarazione di Alessandro Gerardi, Consigliere Generale dell’Associazione Luca Coscioni
ROMA. Con l’ordinanza dello scorso 2 settembre, resa pubblica in data odierna, il Tribunale di Roma, prima sezione civile, ha condannato Roma Capitale e Atac s.p.a. per condotta discriminatoria nei confronti delle persone disabili a causa del mancato abbattimento delle barriere architettoniche presso le stazioni della metropolitana ‘Flaminio’ e ‘Piazza di Spagna’ nonché per il mancato funzionamento degli ascensori presso la fermata ‘Subaugusta’.
La vicenda giudiziaria – promossa dall’Associazione Luca Coscioni – trae spunto dalla disavventura subita da due ragazzi costretti a muoversi sulla sedia a rotelle i quali sono rimasti intrappolati per ben due volte per più di un’ora sotto la metropolitana a causa del mancato funzionamento degli impianti di traslazione (ascensori e servoscala). Ora Roma Capitale e ATAC dovranno risarcire il danno subito dai ragazzi e rimuovere tutti gli impedimenti che ancora oggi impediscono a chi ha difficoltà motorie di accedere alle fermate della metro prive degli impianti di traslazione o di avvalersi degli ascensori e dei servoscala che, sebbene esistenti, l’azienda di trasporto disattiva dopo un certo orario.
La decisione del Tribunale dimostra l’autentica via crucis che le persone disabili devono affrontare ogni giorno a causa della presenza delle barriere architettoniche sparse ovunque sul suolo capitolino che impediscono a chi soffre di ridotte capacità motorie di accedere ai mezzi di trasporto pubblico. Altro che città all’altezza delle grandi metropoli europee, ormai a Roma le persone diversamente abili vivono una situazione non più sostenibile, costrette a spostarsi da un luogo all’altro in modo non autonomo e dignitoso; una realtà che ci umilia agli occhi degli altri Paesi e rispetto alla quale la Giunta e il Sindaco Virginia Raggi devono cominciare ad assumersi per intero tutte le loro responsabilità, visto e considerato che l’attuale Sindaco di Roma durante la campagna elettorale aveva promesso un forte impegno della sua Giunta sul fronte dell’abbattimento delle barriere architettoniche al fine di garantire l’accesso ai mezzi di trasporto pubblico di tutte le persone affette da disabilità.
L’Associazione Luca Coscioni si appella dunque al nuovo ‘disability manager’ del Comune di Roma, al quale viene chiesto innanzitutto di impegnarsi affinché siano presto attuati gli interventi ordinati dal Tribunale di Roma, con la speranza che si possano presto cominciare a vedere i primi segni della famosa discontinuità promessa da questa Amministrazione in campagna elettorale.
Roma.it del 04-10-2017
Roma Capitale e Atac condannate per barriere Metro Flaminio e Spagna
A Roma le persone diversamente abili vivono una situazione non più sostenibile, una realtà che ci umilia agli occhi degli altri Paesi
ROMA. “Con l’ordinanza dello scorso 2 settembre, resa pubblica in data odierna, il Tribunale di Roma, prima sezione civile, ha condannato Roma Capitale e Atac s.p.a. per condotta discriminatoria nei confronti delle persone disabili a causa del mancato abbattimento delle barriere architettoniche presso le stazioni della metropolitana ‘Flaminio’ e ‘Piazza di Spagna’ nonché per il mancato funzionamento degli ascensori presso la fermata ‘Subaugusta’. Cosi’ in una dichiarazione di Alessandro Gerardi, Consigliere Generale dell’Associazione Luca Coscioni.
“La vicenda giudiziaria – promossa dall’Associazione Luca Coscioni- trae spunto dalla disavventura subita da due ragazzi costretti a muoversi sulla sedia a rotelle i quali sono rimasti intrappolati per ben due volte per piu’ di un’ora sotto la metropolitana a causa del mancato funzionamento degli impianti di traslazione (ascensori e servoscala). Ora Roma Capitale e ATAC dovranno risarcire il danno subito dai ragazzi e rimuovere tutti gli impedimenti che ancora oggi impediscono a chi ha difficoltà motorie di accedere alle fermate della metro prive degli impianti di traslazione o di avvalersi degli ascensori e dei servoscala che, sebbene esistenti, l’azienda di trasporto disattiva dopo un certo orario.
La decisione del Tribunale- spiega il comunicato- dimostra l’autentica via crucis che le persone disabili devono affrontare ogni giorno a causa della presenza delle barriere architettoniche sparse ovunque sul suolo capitolino che impediscono a chi soffre di ridotte capacità motorie di accedere ai mezzi di trasporto pubblico.
Altro che città all’altezza delle grandi metropoli europee, ormai a Roma le persone diversamente abili vivono una situazione non più sostenibile, costrette a spostarsi da un luogo all’altro in modo non autonomo e dignitoso; una realtà che ci umilia agli occhi degli altri Paesi e rispetto alla quale la Giunta e il Sindaco Virginia Raggi devono cominciare ad assumersi per intero tutte le loro responsabilità, visto e considerato che l’attuale Sindaco di Roma durante la campagna elettorale aveva promesso un forte impegno della sua Giunta sul fronte dell’abbattimento delle barriere architettoniche al fine di garantire l’accesso ai mezzi di trasporto pubblico di tutte le persone affette da disabilità”.
“L’Associazione Luca Coscioni si appella dunque al nuovo ‘disability manager’ del Comune di Roma- conclude la nota- al quale viene chiesto innanzitutto di impegnarsi affinché siano presto attuati gli interventi ordinati dal Tribunale di Roma, con la speranza che si possano presto cominciare a vedere i primi segni della famosa discontinuità promessa da questa Amministrazione in campagna elettorale”.