Il regime israeliano ha inviato a Myanmar navi avanzate per accelerare la pulizia etnica contro i musulmani di Rohingya, secondo i media israeliani. Il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ ha rivelato, oggi, in un articolo che il regime israeliano ha venduto motovedette dotate di armi che possono colpire obiettivi a distanza al governo di Myanmar (Brimania).
Israele invia armi avanzate in Myanmar per la repressione dei rohingya
Il regime israeliano ha inviato a Myanmar navi avanzate per accelerare la pulizia etnica contro i musulmani di Rohingya, secondo i media israeliani.
Il quotidiano israeliano ‘Haaretz’ ha rivelato, oggi, in un articolo che il regime israeliano ha venduto motovedette dotate di armi che possono colpire obiettivi a distanza al governo di Myanmar (Brimania).
A questo proposito, ha fatto riferimento alle immagini pubblicate su Facebook dalla Marina Myanmar alcuni mesi fa, che mostra due di queste barche israeliane.
Il messaggio celebra l’incorporazione delle due imbarcazioni Super Dvora Mk-III, l’ultima generazione della famiglia di navi da pattugliamento veloci alla marina birmana.
Le motovedette sono in grado di operare in percorsi costieri, fluviali e terrestri, hanno in dotazione armi che possono colpire a distanza e che permettono militari birmani di installare mitragliatrici pesanti e cannoni di 30mm all’interno dell’imbarcazione.
Secondo i media israeliani, la vendita di queste navi è parte di accordi per decine di milioni di dollari di armi che sono stati firmati tra il lato israeliano e quello birmano.
Israele prevede di vendere fino a quattro di queste barche all’esercito di Myanmar.
Il regime di Tel Aviv ha una lunga storia di vendita di armi alle dittature sanguinarie come le quelle militari in Cile, Argentina e al Sud Africa ai tempi dell’apartheid, tra gli altri.
Rispondendo a un appello del ministero militare israeliano, che ha affermato che nessuna corte dovrebbe interferire con il suo business, la Corte suprema israeliana ha annunciato a settembre che ha mantenuto in segreto un verdetto su un caso portato da attivisti per i diritti umani che hanno denunciato il regime per la negoziazione di armi con il paese dell’Asia meridionale.
Mentre Israele rifiuta di smettere di vendere le armi alla giunta militare in Myanmar, le recenti relazioni delle Nazioni Unite denunciano i massacri del governo birmano contro i Rohingya, nonché violenze sistematiche e le deportazioni di questa popolazione.
Fonte: Haaretz
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Notizia del: 23/10/2017