“L’inclusione è possibile”

Seminario formativo in programma per il 6 novembre a Cinisello Balsamo (Milano), condotto da Fabrizio Starace, centrando la giornata sull’esperienza del Budget di Salute, ovvero sull’insieme delle risorse economiche, professionali e umane spendibili per la realizzazione di progetti di vita personalizzati per le persone con disabilità.

 

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Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli

L’inclusione è possibile
È questo il titolo del seminario formativo in programma per il 6 novembre a Cinisello Balsamo (Milano), che sarà condotto da Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Modena e già autore del libro “Manuale pratico per l’integrazione sociosanitaria”, centrando la giornata sull’esperienza del Budget di Salute, ovvero sull’insieme delle risorse economiche, professionali e umane spendibili per la realizzazione di progetti di vita personalizzati per le persone con disabilità
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Ora il Piano per la Non Autosufficienza è previsto per legge
«Finalmente la definizione del Piano Nazionale per la Non Autosufficienza è prevista per legge e in questo modo il nuovo Governo non potrà, per nessuna ragione, tergiversare e dovrà procedere con la redazione del Piano stesso, uniformando il trattamento dei gravissimi non autosufficienti di tutta Italia, senza le disparità che oggi esistono, a seconda della Regione in cui si risiede». Così, l’Associazione Comitato 16 Novembre commenta un articolo del recente Decreto Legislativo sul contrasto alla povertà, che fissa appunto l’elaborazione di un Piano Nazionale per la Non Autosufficienza
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Che fatica accettare le differenze!
«Sono tutte vere – scrivono Giovanni Merlo e Antonella Costantino, riflettendo su un libro del pedagogista Daniele Novara – le fatiche degli adulti, della scuola, dei servizi specialistici e sociali, in un Paese che investe moltissimo sulle cure fisiche dei bambini e pochissimo sul garantire le cure per i disturbi neuropsichici, ma ciò non giustifica certo la negazione dell’esistenza dei disturbi del neurosviluppo e dei disturbi psichiatrici. Quando poi si riprendono, di fatto, vecchie tesi che connettono l’autismo agli stili educativi dei genitori, la responsabilità diventa una colpa grave»
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Soltanto insieme si può costruire un percorso inclusivo per tutti
È stato forse questo il principale filo conduttore emerso dalla presentazione di Roma del libro “Storie di scuola. L’inclusione raccontata dagli insegnanti: esperienze e testimonianze”, opera a più mani, voluta dal Centro Territoriale di Supporto ai Bisogni Educativi Speciali dell’Istituto De Amicis di Roma, e già definita al momento della sua uscita come «il primo esempio in letteratura di autobiografie professionali nel settore dell’inclusione»
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Capri: allarme barriere in quella scuola
«Chiederemo al Sindaco della Città Metropolitana di Napoli di far sì che in quella scuola si rispetti la normativa in materia di accessibilità»: lo dichiara Daniele Romano, presidente della FISH Campania, raccogliendo la denuncia dell’Associazione Capri senza barriere, secondo la quale il nuovo Istituto Scolastico di Anacapri, che raccoglie tutte le scuole superiori dell’Isola di Capri, presenta alcuni problemi di accessibilità. «L’accessibilità – ricorda poi Romano – non è solo uno scivolo o un ascensore, ma anche sentire i diretti interessati, per rendere un luogo realmente senza barriere»
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Come funziona quel trattamento per l’atrofia muscolare spinale?
Come si accede al trattamento con il farmaco “Spinraza”, che sta segnando «la prima breccia nell’inesorabile», come sottolinea Daniela Lauro, presidente dell’Associazione Famiglie SMA? A chi e dove occorre rivolgersi? Quali le procedure e i tempi? A quale livello agisce? Sono tanti i quesiti delle persone con atrofia muscolare spinale (SMA) e dei loro familiari, ai quali si incomincerà a rispondere nel pomeriggio di oggi, 30 ottobre, con un webinar (seminario/conferenza in rete), promosso dai Centri Regionali finora autorizzati, insieme alle Associazioni Famiglie SMA e ASAMSI
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Perché smantellare la passione di quegli atleti con disabilità?
L’AP (Associazione Paraplegici) di Roma e del Lazio chiede un intervento urgente da parte delle Istituzioni competenti, dopo che il Comune di Castel Gandolfo (Roma) ha deciso di far rimuovere un pontile che rappresentava l’unico punto di accesso in acqua da parte di atleti canoisti e paracanoisti con disabilità. «È stata infatti spenta in modo brutale – viene sottolineato – la passione di molte persone che hanno deciso di investire se stesse in una disciplina sportiva che, secondo ormai i più avanzati studi medico-scientifici, offre molto di più rispetto alla classica attività riabilitativa»
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