In settembre hai passato otto giorni sulla nave Aquarius dell’ong Sos Mediterranée, impegnata in operazioni di salvataggio dei migranti con l’aiuto di Medici senza Frontiere e l’hai definita “una delle esperienze più importanti della tua vita.” Che cosa ti ha colpito di più?
In settembre hai passato otto giorni sulla nave Aquarius dell’ong Sos Mediterranée, impegnata in operazioni di salvataggio dei migranti con l’aiuto di Medici senza Frontiere e l’hai definita “una delle esperienze più importanti della tua vita.” Che cosa ti ha colpito di più?
Senz’altro il mix di umanità e professionalità di persone (la maggior parte tra i 20 e i 40 anni) che dedicano mesi a salvare gente in fuga da situazioni disperate, la loro capacità di mantenere la calma in situazioni difficili e complesse, che potrebbero anche degenerare, anche perché non si sa mai che cosa può succedere con la Guardia Costiera libica. Questi operatori sono per me la massima rappresentazione di quello che significa “restare umani”. E poi la felicità, il senso di sollievo e direi di rinascita di chi si sente finalmente al sicuro dopo mesi d’inferno, che allevia per quanto possibile la sofferenza per le violenze subite e per le persone care perse nel viaggio. Ho potuto conoscere in prima persona i temi di cui mi occupo come giornalista ed educatore e questo ha moltiplicato per mille, o anche centomila, il mio impegno civile.
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Esta tarde, en la Federación Nacional de la prensa italiana, se presentó oficialmente el “escolta de los medios de comunicación” de Giulio Regeni, una iniciativa propuesta por Amnistía Internacional Italia e inmediatamente hizo su propia de la FNSI y en el artículo 21.
Ya muchos trabajadores de los medios, entre ellos Dario Lo Scalzo y Anna Polo Pressenza de la escritura italiana, firmaron – como se indica en la apelación – “el compromiso para ayudar a alcanzar la verdad sobre el secuestro, la tortura y la” asesinato de Julio: Julius continuaba escribiendo y defensores de derechos humanos egipcios, la defensa de Giulio de los ataques repugnantes e insultos a su historia, su dignidad, su claridad de comportamiento y la intención y contar las muchas iniciativas que aún alimentar el Campaña veraz para Giulio Regeni “.
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Oggi, 6 ottobre 2017 è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace 2017 all’ICAN, la campagna internazionale contro le armi nucleari. Al di là dell’estenuante operato giornaliero che da anni è portato avanti dall’ICAN e dai suoi numerosi partner sparsi per il mondo, nella motivazione si legge che il Nobel è essenzialmente legato agli sforzi fondamentali per il Trattato Onu firmato lo scorso luglio a New York e che prevede la messa al bando definitiva delle armi nucleari.
Oggi tutte le radio, le tv, i tg, i giornali strimpellano a più non posso notizie sull’ICAN, su cosa sia e sul Trattato di proibizione delle armi nucleari di cui pochi tra l’opinione pubblica conosconevano l’esistenza.
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