Abbiamo bisogno di abbandonare parole usurate dal dominio del denaro e da vecchi e nuovi razzismi. Dobbiamo cercare ogni giorno una grammatica diversa per lasciar crescere un mondo nuovo. Abbiamo bisogno, ad esempio, di riscoprire il significato di parole-concetto come Sorellanza e Conversione ecologica.
NEWSLETTER DI COMUNE
SABATO 11 NOVEMBRE
Libri e cena all’ex Lavanderia, a Roma: una serata per sostenere la fragile avventura editoriale di Comune, in uno spazio sociale molto accogliente. Vi aspettiamo
UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI
LA CAMPAGNA 2017 DI COMUNE
UNA CASETTA DI LIBERTÀ [CASETTA ROSSA]
«Ne succedono di cose assurde e meravigliose: c’è Comune, ad esempio, che da cinque anni si ostina a essere ogni giorno una finestra sul mondo, una Casetta di libertà»
LESSICO DI UN MONDO NUOVO
Abbiamo bisogno di abbandonare parole usurate dal dominio del denaro e da vecchi e nuovi razzismi. Dobbiamo cercare ogni giorno una grammatica diversa per lasciar crescere un mondo nuovo. Abbiamo bisogno, ad esempio, di riscoprire il significato di parole-concetto come Sorellanza e Conversione ecologica
GUIDO VIALE
AUNG SAN SUU KYI, LE VISCERE DELLA SANTITÀ
C’è poco da fare: la persecuzione e il massacro della minoranza musulmana dei Rohingya a Myanmar non ammettono reticenze né silenzi sulle enormi responsabilità del governo e della sua esponente più nota, Aung San Suu Kyi. Intorno al caso della leader birmana, c’è tuttavia un tentativo meschino di screditare a posteriori anche la lunghissima lotta contro il regime dei militari che le era valsa il Nobel per la pace. Ne sono protagonisti soprattutto alcuni dei beatificatori della prima ora, coloro che ne avevano fatto una santa o un’eroina, dipingendola – in modo quasi farsesco – come una Giovanna d’Arco dei tempi moderni. Quella costruzione, scrive Mimmo Cortese, era culturalmente e politicamen te già finalizzata, più o meno consapevolmente, all’esito di oggi: se anche una santa e un’eroina senza macchia tradisce i suoi stessi valori e crolla in modo fragoroso dal piedistallo su cui era stata posta, chi potrà mai sperare di esprimere una resistenza tanto tenace e radicale senza ricorrere all’uso simmetrico degli stessi mezzi degli oppressori? Intanto, a fine novembre, papa Francesco vola a Naypydaw, la sontuosa città costruita quasi in segreto dal regime e proclamata capitale di Myanmar nel 2005
MIMMO CORTESE
CAMBIARE L’ORDINE DELLE COSE
Rifiutare le politiche securitarie: appelli e cortei non bastano. Un grande Forum a Roma
ANDREA SEGRE
20 NOVEMBRE, NELLE SCUOLE E NEI TERRITORI
Iniziative nelle scuole e nei territori sui temi della cittadinanza
APPELLO
PERCHÉ IN SUDAMERICA CRESCONO LE DESTRE
Il ciclo progressista è finito, anche se ci sono ancora governi di centrosinistra che per restare in carica devono seguire una tendenza che vede crescere le destre, in modo particolare in Sudamerica. Il modello estrattivista ha trasformato le società che ora esprimono valori e relazioni sociali di conservazione, così come la società industriale ha generato in passato una potente classe operaia e valori di comunità e solidarietà. Dieci anni di governi progressisti hanno prodotto un naturale logoramento legato alla corruzione e alla cattiva gestione ma è il modello stesso che li ha segnati che depoliticizza e disorganizza una società che si articola solo mediante il consumo. È qui che le destre mordono. Il consumismo è l’altra faccia della società estrattiva. Anche i movimenti sono responsabili della situazione: invece di costruire guardando al lungo termine, preparandosi per l’inevitabile collasso del sistema, hanno preso spesso scorciatoie elettorali che li hanno portati a costruire alleanze impossibili con risultati patetici. Dobbiamo pensare agli insegnamenti che ci lasciano l’ascesa delle destre e la crisi dei movimenti. Non si può opporre resistenza alla società estrattiva della quarta guerra mondiale con la stessa logica della lotta operaia nella società industriale
RAÚL ZIBECHI
IL CAMMINO INVISIBILE DI MARICHUY
Tra le mille difficoltà di ogni tipo che la macchina istituzionale messicana riserva per raccogliere 866.000 firme entro il 12 febbraio, nelle scorse settimane ha preso il via in Chiapas la lunga marcia attraverso il paese di Marichuy, all’anagrafe Maria de Jesus Patricio Martinez, la candidata indipendente del Consiglio indigeno di governo per le presidenziali del 2018. Un viaggio difficile ed entusiasmante che serve ad ascoltare e a tessere una relazione che va molto al di là dell’occasione formale per cui nasce. Le comunità indigene e gli zapatisti hanno chiarito sempre con nettezza che affrontano questa sfida non certo per aspirare a un potere che gli è del tutto estraneo come il governo dello Stato ma per cogliere un’occasione di dialogo e conf ronto con le aree più vaste di un paese che in gran parte continua a ritenerli invisibili. La corrispondenza di Angela Bellei, partita da Modena per testimoniare solidarietà concreta alle popolazioni indigene colpite dal terremoto e partecipare a questa nuova avventura di affermazione della dignità de los de abajo
ANGELA BELLEI
L’INFINITA AGGRESSIONE ALLA TERRA
La lettura della selezione mensile di notizie curata da Alberto Castagnola permette uno sguardo d’insieme praticamente su tutti i principali meccanismi di danno ambientale, con i quali distruggiamo gli equilibri del pianeta e riduciamo ogni giorno di più le prospettive di sopravvivenza della specie umana. Tuttavia, scrive Castagnola, “occorre ricordare che dietro ogni meccanismo di danno che emerge o si moltiplica c’è una attività umana che potrebbe essere modificata o fortemente ridimensionata. Forse solo a prezzo di dure lotte e conflitti diffusi, ma forse anche solo modificando le propensioni al consumo di tante persone o le scelte pervicaci di tanti governi…”
A CURA DI ALBERTO CASTAGNOL A
LE MAMME DI CASTENEDOLO
HANNO IL CORAGGIO DI CHIAMARLO “STOP”
A proposito dello stop alle grandi navi sbandierato dal ministro Graziano Delrio e dai grandi media, l’intervento più autorevole resta quello del Comitato Nograndinavi. C’è chi non mette al primo posto il profitto, c’è che non partecipa alla campagna elettorale permanente in corso
COMITATO NOGRANDINAVI
MERCATAO, FESTA DELLE AUTOPRODUZIONI
Creare una cultura dell’autoproduzione, mettere in comune saperi e pratiche, scegliere il “prezzo sorgente”. A Macao, Milano – come racconta Serpica Naro in questa notizia inviata a Comune – domenica 12 torna Mercatao, una grande festa della moda critica, con workshop, mostre, presentazioni e mercato, ma anche musica e cibo buono. Naturalmente Serpica Naro, che promuove Mercatao, continua a non esistere, ma è molto di più di più dell’anagramma di San Precario: è un non-marchio, aperto e in costante trasformazione, che alimenta un immaginario, molte sperimentazioni e non pochi conflitti. Serpica Naro, prima di tutto, è una relazione sociale
SERPICA NARO
IRRINTZINA, GRIDO DI ALLARME E DI SPERANZA
Disobbedienza civile, villaggi alternativi, scelte ecologiste per il clima in un film di produzione indipendente. Irrintzina, questo il titolo del documentario, è una parola difficile da pronunciare: un tempo era il grido con cui i pastori si servivano per comunicare a distanza tra le montagne dei Paesi Baschi. Oggi è “il grido d’allarme e di speranza” di un grande movimento ecologista
LÒRENE LAVOCAT
LE FIGLIE RIBELLI DELLE CACEROLAS
Caceroladas in tutta la Catalogna per il diritto a decidere
GUSTAVO DUCH
QUANDO LE PAROLE SONO PONTI
«Serifou non parla italiano… A volte indovina qualche lettera. Spesso copia. Oppure si ricorda l’immagine della sillaba. Si appoggia a un amico del suo paese africano, anche lui analfabeta in lingua madre, ma che parla francese ed è quasi pronto a leggere. Mi immagino tutte le cose a cui è dovuto stare attento, per portare la sua famiglia in Italia – scrive Lino Di Gianni, maestro in una scuola di adulti migranti – Mi immagino la capacità di farsi capire senza parlare nessuna lingua dell’altro, senza avere soldi da scambiare, senza poter dire “io sono questo e faccio questo lavoro…»
LINO DI GIANNI
SCARABOCCHIO QUINDI SONO
Un saggio sul carattere artistico e creativo del disegno infantile
R.C.
SARÒ LA FORZA CHE NON RIESCE AD AVERE
Ci sono bambini che per diverse ragioni, ad esempio a causa della disortografia, pensano di essere delle scarpe e non riescono ad appassionarsi allo studio. La scuola dovrebbe prendersi cura prima di tutto di loro e i genitori dovrebbero, per quanto possibile, essere la forza che i figli non riescono ad avere. Spesso è già così. Il vero problema resta l’ossessione, diffusa non solo a scuola, chiamata competizione. Scrive Penny, madre e insegnante: “In questo mondo in cui la competizione è un valore, per chi come me, la pensa diversamente, è un gran casino. E per le mie figlie ancora di più. Che non sono prime in niente. Come del resto tutti quelli che non arrivano sul podio. E sono tanti… È dura andare controcorrente . Io sto con loro, anche se è più dura. E la misura del successo per noi non è il traguardo, ma quella zona di percorrenza che si chiama strada… Arriveranno ultime, forse sempre. Ma a me non importa un granché. Se nella vita saranno essere solidali con chi è più debole. Per me hanno vinto e questa vittoria non ha prezzo…”
PENNY
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AGENDA
IMPERIA. LABORATORIO DEL CIRCO INCERTO ALLA TALPA
OSTIA. FERMIAMO LA MAFIA
ROMA. REDDITO DI BASE
PALERMO. FA’ LA COSA GIUSTA!
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