Oggi la Camera dei Deputati ha approvato il testo di legge che introduce anche in Italia le tutele per i whistleblower, ovvero chi segnala illeciti sul posto di lavoro. Tutti i lavoratori del settore pubblico e in parte anche quelli del privato non potranno essere discriminati per aver segnalato corruzione e illeciti sul posto di lavoro.
La tutela dei whistleblower è legge!
Oggi la Camera dei Deputati ha approvato il testo di legge, a firma dell’On. Busianrolo, che introduce anche in Italia le tutele per i whistleblower, ovvero chi segnala illeciti sul posto di lavoro. Tutti i lavoratori del settore pubblico e in parte anche quelli del privato (limitatamente alle aziende e agli enti che adottino il modello organizzativo ex d.lgs.231) non potranno essere discriminati per aver segnalato corruzione e illeciti sul posto di lavoro. Sono previste sanzioni per i Responsabili anticorruzione degli enti pubblici che non applicano le procedure o non verificano la segnalazione, viene protetta l’identità del segnalante, anche se non completamente come avremmo voluto.
Leggi le FAQ per scoprire le principali novità della legge e alcuni punti deboli.
“Oggi è un giorno molto importante per l’Italia e tutti gli italiani. La corruzione è la principale piaga del nostro Paese e finalmente abbiamo un’arma in più per sconfiggerla. Tutelare chi segnala illeciti sul posto di lavoro è un gesto di responsabilità e buon senso. Adesso però abbiamo bisogno che i cittadini facciano la loro parte, grazie alle maggiori tutele per i dipendenti e le sanzioni per chi non favorisce questo sistema, i cittadini potranno segnalare fatti di corruzione avendo meno paura delle conseguenze” ha dichiarato Virginio Carnevali, Presidente di Transparency International Italia.
“Questo lungo percorso verso la legge è iniziato nel 2009, quando abbiamo iniziato a occuparci di whistleblowing facendo ricerche, corsi e seminari in un’Italia non ancora pronta per tutto questo” ha sottolineato Davide Del Monte, Direttore Esecutivo di Transparency International Italia “Da allora sono stati fatti molti passi in avanti: è stata approvata la legge anticorruzione nel 2012 con delle prime minime regole sul whistleblowing nella PA, abbiamo collaborato con la deputata Francesca Businarolo per scrivere il primo testo della legge che vediamo approvata oggi, abbiamo creato ALAC – Allerta Anticorruzione, il primo servizio in Italia gestito da una ong che riceve segnalazioni di corruzione e da assistenza gratuita ai segnalanti, abbiamo infine avviato la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione di Raffaele Cantone per la gestione delle segnalazioni dei whistleblower della PA. L’ultimo tassello in questo puzzle è stata la campagna #vocidigiustizia, lanciata nel 2016 insieme a Riparte il Futuro, che attraverso una petizione ha raccolto il supporto alla legge di oltre 66.000 cittadini. Ci sono voluti molti anni, ma non ci siamo mai arresi perché sapevamo che questa era una legge giusta, che andava introdotta anche in Italia, e siamo orgogliosi di aver dato anche il nostro contributo affinché questo diventasse realtà“.
Tutte le tappe che hanno permesso di arrivare a questa legge sono disponibili qui.
Milano, 15 novembre 2017
www.transparency.it/legge-whistleblowing
Tutto quello che c’è da sapere sulla nuova legge e sullo strumento del whistleblowing:
Frequently Asked Questions
2009-2017: tutte le tappe verso la legge
Pubblicazioni di Transparency International Italia sul whistleblowing:
Agenda anticorruzione 2017
Segnalare corruzione nei comuni (2017)
A voce alta – Un anno di segnalazioni 2016
Linee guida per la predisposizione di procedure in materia di whistleblowing (2016)
A voce alta – Un anno di segnalazioni 2015
Whistleblowing: domande e risposte (2013)
Un’alternativa al silenzio (2012)
Il ruolo del whistleblowing in Italia (2009)
Associazione contro la corruzione
P.le Maciachini, 11 – 20159 Milano
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