Da Parigi a Bonn va avanti il bando dei combustibili fossili

Sappiamo che per i negoziati ONU ad alto livello, che si sono aperti alla COP23 di Bonn – si discute come precisare i regolamenti dell’Accordo di Parigi sul clima globale – ci si può dividere, usando la metafora del bicchiere, tra “mezzovuotisti” e “mezzopienisti”. Tra i primi ci sono da ascrivere i critici animati dal pensiero: “Tanto, da parte dei governi, non si sta facendo sul serio”.

 

Da Parigi a Bonn va avanti il bando dei combustibili fossili

(ma la lotta per passare dalle parole ai fatti sarà dura!)

Sappiamo che per i negoziati ONU ad alto livello, che si sono aperti alla COP23 di Bonn – si discute come precisare i regolamenti dell’Accordo di Parigi sul clima globale – ci si può dividere, usando la metafora del bicchiere, tra “mezzovuotisti” e “mezzopienisti”. Tra i primi ci sono da ascrivere i critici animati dal pensiero: “Tanto, da parte dei governi, non si sta facendo sul serio”. Che spesso vuol dire: “Quindi continuiamo ad occuparci delle vere cose serie che ci appassionano: le contese geopolitiche”. Noi rifuggiamo da questa specie di qualunquismo perché siamo convinti che il problema climatico sia serissimo – come la comunità scientifica ci ammonisce il Pianeta potrebbe diventare inabitabile in pochi decenni – e già qualcosa di molto serio sia stato fatto, con l’Accordo di Parigi del 2015: è stato affermato a livello mondiale ufficiale, all’unanimità, il principio che dall’impiego dei combustibili fossili si deve fuoriuscire! E’ un principio analogo – noi continuiamo a sottolinearlo – a quello del bando delle armi nucleari decretato con il Trattato adottato da una Conferenza ONU il 7 luglio 2017. Anche qui, sul problema dell’eliminazione delle armi nucleari, è in gioco la sopravvivenza dell’Umanità! Ed è molto importante, importantissimo, che chi nega il principio anti-fossili sopra citato, nella fattispecie il neopresidente USA Donald Trump, sia rimasto isolato (ma non può praticamente uscire fino al 2020) ed invece si sia aperta la gara, tra Europa e Cina (e persino una coalizione di Stati USA!), a raccogliere il testimone, almeno a livello di immagine comunicativa, della ex leadership americana sulla decarbonizzazione.

15 novembre 2017

Di Giuseppe Farinella* (Energia Felice – Il Sole di Parigi) e Alfonso Navarra** (Disarmisti esigenti – Accademia Kronos)

* da Bonn ** da Milano

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