“Fermare l’apocalisse umanitaria”

Impoverimento, aumento delle disuguaglianze, guerre infinite (dall’Afghanistan all’Iraq) e alimentate da armi italiane (Yemen), razzismo, populismo, approvazione di leggi ingiuste, ma anche violenze contro donne, popolazione Lgbt, migranti e musulmani. Possiamo fermare l’apocalisse umanitaria e la guerra contro i poveri del mondo (alcuni la chiamano tormenta), in corso?

 

UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI LA CAMPAGNA 2017 DI COMUNE

PENSARE E FARE [SERGIO SEGIO]
«C’è sempre più bisogno di pensiero critico e di azione… »

MI METTO IN CAMMINO [TEODORO MARGARITA]
«Io sono un salvatore di semi.… Mi metto in cammino. Un cammino in “Comune”. Andiamo. Se avremo fame, ci fermeremo, faremo un orto…»

 

FERMARE L’APOCALISSE UMANITARIA
Impoverimento, aumento delle disuguaglianze, guerre infinite (dall’Afghanistan all’Iraq) e alimentate da armi italiane (Yemen), razzismo, populismo, approvazione di leggi ingiuste, ma anche violenze contro donne, popolazione Lgbt, migranti e musulmani. Possiamo fermare l’apocalisse umanitaria e la guerra contro i poveri del mondo (alcuni la chiamano tormenta), in corso? Non si tratta soltanto di sperimentare nuove politiche redistributive e centrate su diritti umani, giustizia sociale e su una più generale conversione ecologica dell’economia, ma di sostenere la storie di disobbedienza e solidarietà dal basso che pur non mancano. “Forse occorrono però anche parole nuove, dato che quelle sono state rubate e rovesciate di senso – scrive Serg io Segio nell’introduzione al Rapporto dei diritti globali 2017, uno sguardo sul mondo al tempo stesso globale e profondo, nel quale i volti delle persone vengono prima dei non pochi numeri e delle analisi – Ma soprattutto occorre che chi pensa che non la solidarietà e la povertà bensì la diseguaglianza e l’appropriazione dei beni comuni siano un crimine, dopo le parole, trovi le gambe, le forze, le alleanze e le intenzionalità politiche con cui procedere…”
SERGIO SEGIO

ALLA CANNA DEL GAS
C’è già chi dice che Melendugno ormai somiglia a Nassiriya. Le truppe di occupazione schierate a difesa della coda di una grande opera lunga quasi 4mila chilometri, cioè di un presunto “interesse generale”, continuano a presidiare con il massimo schieramento di uomini e mezzi il territorio salentino. La popolazione locale, prigioniera nella zona di San Basilio, sede del cantiere della Trans Adriatic Pipelin, però continua a opporsi allo stato d’assedio, incapace di abituarsi all’incubo del gasdotto e di cancellare il ricordo di un’esistenza “normale” sulle spiagge più belle del litorale e tra gli ulivi, gli alberi di fico e i muretti a secco. Nell’inchiesta di Alexik, tutto quello che c’è da sapere sul grande imbroglio che dovrebbe salvare l’E uropa dalla sete di gas, la cui improrogabile necessità, alla faccia della desertificazione e degli altri effetti del cambiamento climatico, viene “dimostrata” con quel che capita: dalle necessità del mercato interno al calmieramento dei prezzi, fino all’indipendenza dal giogo del crudele Putin
ALEXIK

COME CI RUBIAMO LA VITA
Viviamo il tempo della frantumazione: dei nostri corpi, dei nostri linguaggi, delle nostre menti, dei nostri luoghi, delle nostre relazioni, dei nostri tempi. L’unica unità di misura è il denaro. Si tratta di ricomporre le relazioni sociali, per ritrovare “un anelito di desiderio, una voglia di partecipazione – scrive Paolo Mottana -, un desiderio di riprendersi pezzo a pezzo il proprio intero e non essere più funzionari del nulla…”
PAOLO MOTTANA

DA MAREA A TEMPESTA. NON UNA DI MENO
Per la manifestazione contro la violenza maschile sulle donne a Roma sono arrivati pullman da più di ventiquattro città. Trovatelo voi un altro movimento, un partito, una rete di grandi associazioni in grado di far emergere dal basso, in questi tempi grigi, qualcosa di così bello, importante, partecipato, vivace
GALLERIA FOTOGRAFICA IN COSTANTE AGGIORNAMENTO

VIOLENZA SULLE DONNE E RIVOLUZIONE CULTURALE
Sessismo, modalità di delegittimazione delle donne nella vita di tutti i giorni, stereotipi così radicati nella nostra società da diventare talvolta invisibili… È una rivoluzione culturale, dal linguaggio alle abitudini, quella che può produrre il cambiamento reale
ALESSANDRA MAGLIARO

COMMONS, MADDALENA: “PLAUDO A QUESTA LEGGE”
Paolo Maddalena, già vicepresidente della Corte costituzionale, interviene su Comune a proposito dell’articolo di Paolo Cacciari dedicato alla nuova legge sui “domini collettivi”, nata anche grazie alla riscoperta dei commons avvenuta tramite i lavori della premio Nobel Elinor Ostrom e la nascita di un vasto movimento che rivendica la gestione comunitaria e partecipata dei beni indispensabili al benessere “di tutti e di ciascuno”. Scrive tra l’altro Maddalena: “Plaudo a questa legge che conferma la funzione di conservazione dell’ambiente delle proprietà collettive. Non condivido invece la facoltà data alle regioni del cambio di destinazione… Auspicherei una legge che ampliasse l’elenco delle proprietà pubbliche… e abrogas se il decreto legislativo del 2010 (il “Federalismo demaniale”), che rende alienabili anche i beni demaniali…”
PAOLO MADDALENA

LETTERA APERTA ALLE ONG, DISERTATE QUEL BANDO
Dicono che vogliono «migliorare» i «centri migranti e rifugiati» in Libia, ma tutto il mondo ormai sa che sono «campi di concentramento». È giunto il momento di disobbedire, disertare, cambiare l’ordine delle cose
AA.VV.

TUTTA UNA VITA, SUL CELLULARE
“Qualche donna, a volte, viene col bebè da allattare sulla schiena. Qualche donna col marito e con il figlio,.. Una ragazza cinese molto sveglia mi fa ascoltare la canzone inglese che ama, una specie di musica “ambient” per pianoforte. Se chiedo dove l’hai sentita, mi indica il cellulare. Tutta una vita, sul cellulare. Parlano con i familiari rimasti in patria, si esercitano con le app che formano le parole con le sillabe, fanno i giochi o ascoltano musica del loro paese…”. Appunti di un maestro, da una scuola di italiano per migranti adulti
LINO DI GIANNI

AGGRAPPATO SOTTO UN TIR
Trovato aggrappato sotto un tir, diceva la cronaca qualche giorno fa. Da leggere sfogliando il giornale al bar prima di passare oltre. Curdo imbarcato dalla Grecia, migliaia di chilometri aggrappato al telaio… Non sapremo mai come si chiama. Chissà dov’è ora. Almeno 50 ore, ferito e ustionato. Quanto terrore nel suo cuore. La rotta balcanica. Se ne parlava già vent’anni fa. Turchia, Patrasso, Brindisi… Scrive Alessio Di Florio: “Potremo superare ogni crisi, ogni paura, ogni angoscia, solo quando ripartiremo dagli ultimi…”
ALESSIO DI FLORIO

BLACK FRIDAY, IL PD SI FINANZIA CON LO SHOPPING SU AMAZON
Avete visto l’unico articolo dedicato al Black Friday sul sito di Democratica?
SIMONE RAMELLA

LA PLASTICA NELLE VISCERE DELL’ARTICO
Nella settimana del Black friday scopriamo che grandi quantità di plastica galleggiano perfino nei mari dell’oceano Artico…
MARIA RITA D’ORSOGNA

L’ESTATE INFUOCATA DI UN ANNO CALDISSIMO
Ci siamo lasciati alle spalle un’estate tremenda, la seconda più calda da quando le statistiche che ne misurano gli effetti sono diventate significative dopo quella del 2003. La grande siccità della California, gli incendi del Portogallo e la nube gialla della Valsusa sono state dimenticate in fretta. Fino alla prossima emergenza
ALBERTO CASTAGNOLA

CI VUOLE IL TEMPO CHE CI VUOLE
“Ci vuole il tempo che ci vuole” non è più solo un quaderno (sempre più scaricato) sull’imparare a perdere tempo: grazie a un’idea della redazione di Comune e dell’associazione La Strada ora è anche un percorso educativo bellissimo promosso in un’accogliente scuola elementare della periferia di Roma, l’l.C. Gianni Rodari
QUADERNO A CURA DI COMUNE

UNA SCUOLA DIALOGICA, CRITICA, IMPEGNATA
Una scuola che mette al centro il dialogo, in cui studenti e insegnanti si pensano prima di tutto come una comunità di ricerca, una scuola aperta alla gestione dei conflitti e in grado di riflettere su sé stessa, una scuola dove si discute in modo critico del sistema sociale e dove si forma all’impegno sociale comunitario, in cui l’insegnamento è aperto all’interdisciplinarità ed è strutturalmente interculturale, una scuola in cui il tempo non è quello del mercato. Una scuola che non nasce dall’alto… “Alternativa nella Scuola Pubblica”: alcune tesi emerse da un confronto tra docenti, studenti, genitori e persone interessate a vario titolo alla scuola
ALTERNATIVASCUOLA.IT

23 NOVEMBRE 1980, ORE 19,34
“Domenica 23 novembre 1980, ore 19,34 sto terminando il mio turno di servizio presso la guardia medica di Battipaglia in provincia di Salerno. Sono un giovane medico di venticinque anni laureato da poco più di uno. Sto per scendere dall’ambulanza di ritorno da un intervento d’urgenza quando sento come un rotolare di pietre sotto l’asfalto dove ho appena appoggiato il piede. Difronte a me vedo il prefabbricato pesante che ospitava la sede della guardia medica oscillare come … SEGUE QUI
EGIDIO T. ERRICO
 

LE NOSTRE VITE SONO “CHEAP”
Jonathan, ventidue anni, travolto e ucciso a Roma mentre era in sella alla sua bici
ROTAFIXA

FARE LA PASTA PER CAMBIARE IL MONDO
Con il Ceta ci rimettono la qualità, i consumatori, il territorio, l’ambiente. “Dovremmo rinunciare a principi e valori, e non valgono così poco…”, dice Giovanni Battista Girolomoni, la cui azienda agricola resta un riferimento per tanti nel biologico
MONICA DI SISTO

CREARE ECONOMIE DIVERSE
“Un’altra economia prende corpo se matura un’altra forma di società – scrive Roberto Mancini, nell’introduzione dell’ultimo libro di Euclides Mance – e questo lo possono fare solo dei diffusi movimenti popolari e una rete di comunità territoriali aperte…”. Tuttavia occorre essere consapevoli dei propri limiti: “ogni soggettività che stia coltivando l’altra economia non può restare una nicchia e non deve somigliare a una setta, ma deve maturare una fisionomia comunitaria aperta, un’incidenza politica e un radicamento popolare…”. C’è bisogno sempre di più di “aprire percorsi concreti lì dove molti non vedono alcun passaggio…”
ROBERTO MANCINI

MONETE E BANCHE COOPERATIVE
Faircoin è uno strumento finanziario che tenta di sfruttare le attenzioni dedicate alla moneta elettronica del Bitcoin per proporre la costruzione di un’alternativa economica che, tra inevitabili limiti e contraddizioni, miri al bene comune, a una modalità che non è privata né statale, da applicare e sviluppare non solo a livello locale
ENRIC DURAN
 

FOCACCIA PUGLIESE CON LIEVITO MADRE
Ci sono almeno tre buone ragioni per partecipare al laboratorio di autoproduzione dedicato alla focaccia pugliese in programma sabato 2 dicembre. La prima: l’autoproduzione resta un atto ribelle alla dittatura della mercificazione e del cibo spazzatura. La seconda: è una splendida occasione per creare relazioni sociali. La terza: a fine laboratorio tornate a casa con una focaccia pronta per essere cucinata la sera…
R.C.

 

AGENDA

ROMA. ERITREA E SOMALIA: LE VOCI DEI PROTAGONISTI

FIRENZE. PRESIDIO IN DIFESA DI MONDEGGI BENE COMUNE

ROMA. PER I BIMBI DI GAZA

GENOVA. DON MILANI, MAESTRO

 

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