“In che mani siamo… (Oltre Gerusalemme)”

Se finora il punto focale degli alleati degli americani come i sauditi, le monarchie del Golfo e i giordani era fermare l’influenza iraniana della regione, adesso si sposterà ancora nel cuore della questione palestinese e nei territori occupati. Se l’Iran fa passi avanti, anno dopo anno, questo è dovuto soprattutto agli errori dei suoi avversari.

 

In che mani siamo… (Oltre Gerusalemme)

“La politica americana sembra l’espressione di una geometrica incapacità a comprendere il mondo”

di Alberto Negri*

 

vignetta di Latuff

Spostare l’ambasciata Usa a Gerusalemme avrà l’effetto di compattare l’intero mondo arabo-musulmano.

Se finora il punto focale degli alleati degli americani come i sauditi, le monarchie del Golfo e i giordani era fermare l’influenza iraniana della regione, adesso si sposterà ancora nel cuore della questione palestinese e nei territori occupati. Se l’Iran fa passi avanti, anno dopo anno, questo è dovuto soprattutto agli errori dei suoi avversari.

Un solo sospetto: Trump forse solleva un polverone in Medio Oriente per allontanare l’attenzione dal Russiagate. In ogni caso la politica americana sembra l’espressione di una geometrica incapacità a comprendere il mondo. O magari segue soltanto il vecchio detto “tanto peggio, tanto meglio”, quello del “caos creativo” delle amministrazioni americane degli ultimi anni. In che mani siamo.

*Post Facebook del 5 dicembre. Pubblichiamo su gentile concessione dell’Autore

da: www.lantidiplomatico.it

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