“Il tempo delle donne”

La precarietà lavorativa ed esistenziale e la femminilizzazione del lavoro sono diventate pressoché sinonimi, quasi sovrapponendo le crude realtà della marginalizzazione economica e professionale e dell’umiliazione delle soggettività collettive e individuali. Il modello di lavoro fagocitante imposto alle donne durante secoli di sperimentazioni patriarcali si è esteso alla quasi totalità delle creatrici e dei creatori di ricchezza.

 

UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI [LA CAMPAGNA 2017 DI COMUNE]

LIBERARE, CONDIVIDERE, RIBALTARE [MARVI MAGGIO]
«Liberarsi dal lavoro, liberarsi dall’oppressione, organizzare altre economie non capitaliste, dove libertà individuale e relazioni sociali egualitarie (di eguali nella diversità) possano esprimersi. E mentre lottiamo contro l’oppressione vecchia e nuova, esistente nelle relazioni sociali, per costruire un mondo che risponda ai bisogni umani, Comune ci mette in collegamento, ci tiene informati su cosa si muove nel mondo, ci aiuta a condividere nuove analisi e nuovi immaginari, e questo è essenziale per ribaltare l’ingiustizia, che è il principio universale delle società in cui viviamo»

 

IL TEMPO DELLE DONNE
I movimenti delle donne possono essere la miccia di un cambiamento epocale perché conoscono sfruttamento, precarietà e violenza della società patriarcale e capitalistica. Sono loro che possono far saltare il dominio del tempo dell’orologio
CARLA MARIA RUFFINI

LUCHA LIBERA TUTTE, OGNI GIORNO
C’è chi sostiene che un movimento come #Nonunadimeno e la ribellione contro gli abusi sessuali di uomini potenti siano il frutto di anni di lotte spesso poco visibili delle donne. A Roma hanno scelto un modo singolare per accompagnare questo fermento: prima la Casa internazionale delle donne finisce sotto sfratto poi si sveglia Atac per riprendersi uno stabile abbandonato, recuperato e trasformato nella straordinaria Casa delle donne Lucha y Siesta. Luogo di incontro fra storie di vita e di relazioni per la costruzione di traiettorie di uscita dalla violenza, spazio di autodeterminazione, #LuchaySiesta è a nche un laboratorio di partecipazione e una rete per la formazione, l’assistenza legale e il sostegno psicologico nei percorsi individuali e collettivi di autonomia delle donne. Cosa hanno risposto le donne di LyS ad Atac? “Da qui non ce ne andiamo… Che nascano case delle donne in ogni quartiere, in ogni città, in tutto il mondo!”. Chiaro, no?
CASA DELLE DONNE LUCHA Y SIESTA

IL BUSINESS CLIMATICO
Che il clima stia veramente cambiando è un fatto tutto da dimostrare. In ogni caso, non saremmo stati noi a provocare quel cambiamento. E tuttavia, qualora il problema esistesse e fosse davvero grave come giurano i catastrofisti, beh, possiamo darvi una gran buona notizia: noi abbiamo la soluzione. Magari guadagnandoci qualcosa, il giusto… Come dite? Vi sembra assurdo? Niente affatto, funziona esattamente così il sistema cui continuiamo ad affidare le sorti del mondo. La manipolazione del clima è un ottimo affare per le imprese petrolifere, l’agro-industria e gli altri grandi protagonisti del disastro che avanza. Potranno continuare a riscaldare il pianeta con i combustibili fossili, con il sistema alimentare agroindustriale e con l’urbanizzazione incontrollata ma faranno anche affari d’oro con la vendita di tecnologia per raffreddare [il pianeta] o per rimuovere il diossido di carbonio dall’atmosfera. Loro hanno la soluzione: possedere anche il clima. La geoingegneria deve essere vietata, è una scommessa pericolosissima, che servirebbe solo a mantenere i privilegi di chi provoca il cambiamento climatico e ad aumentarne i profitti
SILVIA RIBEIRO
 

CARO TRUMP, ALZIAMO MURI ANCHE IN CIELO S.R.

L’ESTATE INFUOCATA DI UN ANNO CALDISSIMO ALBERTO CASTAGNOLA

IN GINOCCHIO PER QUASI UN’ORA
Gli elicotteri, la Zona rossa, i caschi blu. Un colpo di manganello. E poi un altro, un altro ancora… Le manette, le battute sessiste. In ginocchio per quasi un’ora su un terreno pieno di pietre. Poi in questura per otto ore. Chiamata ai familiari? Negata. Chiamata agli avvocati? Negata. Non è il ricordo della “macelleria messicana” del G8 2001, ma un racconto di quanto accaduto sabato 9 dicembre a Lecce a 52 manifestanti No Tap. A scrivere è Valentina, per alcuni giornalisti e per la questura è una persona molto pericolosa, nella vita di tutti i giorni crea giocattoli
VALENTINA MINIO
 

NOI MAMME NO TAP CI RIBELLIAMO. SERENA FIORENTINO

ALLA CANNA DEL GAS. ALEXIK

ACCOGLIENZA, MANUALE DELL’OPERATORE CRITICO
Così come sono i centri per rifugiati e richiedenti asilo vanno chiusi o almeno profondamente trasformati. Va ripensata prima di tutto la relazione tra operatori e ospiti, ma non ci sono ricette né formule miracolose, spiegano Giuseppe Faso e Sergio Bontempelli in un testo davvero prezioso. Uno dei punti da cui ripartire? Tutti gli operatori sono chiamati ogni giorno a favorire i percorsi di autonomia e di inserimento sociale degli ospiti (foto: la Scuola di italiano dell’associazione Africa insieme – con i suoi trent’anni di storia resta un riferimento per tutto l’antirazzismo italiano – presso la bottega Chicco di senape di Pisa)
GIUSE PPE FASO
 

CAMBIARE L’ORDINE DELLE COSE. DOSSIER
 

HOTEL CITY PLAZA, IL MIGLIORE D’EUROPA. GIOVANNI D’AMBROSIO

IL VECCHIO, L’AUTOMA E I NIPOTINI
Possiamo chiudere gli occhi di fronte al diffondersi del nazionalismo e del razzismo, ma la rimozione non sarà di aiuto. L’ultimo atto del presidente degli Stati Uniti, spiega Franco Berardi Bifo (prendendo spunto dalla foto della Reuters che ha fatto il giro del mondo, quella con il vecchio e la donna soldato israeliana, l'”automa”), è carico di nuove vendette e di nuove violenze
FRANCO BERARDI BIFO

CRITICA DELLA RAGION PRATICA
Sempre più spesso utilizziamo il termine criticità. “Ma le criticità, chiamiamole pure così, in questo mondo sono tante e crescono di numero, di intensità e di frequenza – scrive Enrico Euli – Non c’è situazione che non viva e non conosca oggi le sue criticità. Dovrebbe far ridere dire che la giustizia penale e le carceri, il sistema scolastico e universitario, le banche oggi soffrano di alcune criticità. Oppure che la situazione climatica o del Medio Oriente presentino alcune criticità, come continuano a dire gli esperti e i giornalisti in tv… Ma sappiamo, nel profondo che le cose non stanno così. Se stessero così, non spenderemmo decine di miliardi per fare guerra, risistemare istituzioni, tappare falle, respinge re milioni di uomini e donne ai confini, organizzare spettacoli ed eventi sportivi… Il nostro mondo avrebbe bisogno di riconoscere che non di criticità politicamente corrette si tratta, ma di tragedie, violenze, discriminazioni, umiliazioni, morti, distruzioni, assurdità…”
ENRICO EULI

ENERGIA PULITA PER TUTTI
Oltre un miliardo di persone vive senza energia elettrica, il 54 per cento di loro si trova nei paesi del sud del mondo, soprattutto in Africa. L’energia elettrica condiziona tantissimi aspetti della vita di ogni giorno: la salute, la conservazione del cibo, la vita in casa e quella del lavoro. Garantire l’accesso all’energia elettrica resta un problema per quei paesi. “La sfida potranno vincerla solo se i paesi ricchi sapranno dimostrarsi solidali in nome della giustizia e della pace – scrive Francesco Gesualdi -, perché sicurezza e stabilità non si garantiscono con i cannoni e i respingimenti, ma assicurando un’esistenza dignitosa ad ogni abitante del globo…”
FRANCESCO GESU ALDI
 

SUL GLIFOSATO LA BATTAGLIA INIZIA ORA
Il Comitato d’appello dell’Unione europea ha duque approvato il rinnovo della licenza all’uso del glifosato per altri cinque anni. Tuttavia la vicenda del rinnovo dell’autorizzazione rappresenta però anche un punto importante da cui ripartire perché ha dimostrato come le multinazionali e i politici compiacenti abbiano dei punti deboli
RUCHI SHROFF

TERRENI DA COLTIVARE, REGIONE PER REGIONE
Terreni da coltivare grazie alla Banca della Terra. Un progetto che si sta facendo strada in diverse regioni d’Italia
GREENME

REGALI DI NATALE: UN LIBRO FOTOGRAFICO SU ROMA
Abbiamo bisogno di esplorare e raccontare le periferie in modo diverso. Abbiamo bisogno di mettere da parte la frenesia di chi pensa al territorio come una merce. Un reportage fotografico tra le borgate di Roma: un libro di Pas Liguori con oltre 100 grandi fotografie a colori. I lettori romani interessati possono prenotare una copia di Borgate via email (l’autore ha scelto di destinare una percentuale del prezzo di copertina all’avventura editoriale di Comune e di aderire così alla campagna di sostegno)
PAS LIGUORI

PALAZZINE BENE COMUNE
“In un piccolo comune dell’Appennino si sta per consumare l’ennesimo atto di una capillare distruzione della memoria collettiva”. Comincia un appello diffuso dal “Comitato civico Palazzine Bene Comune”, costituitosi spontaneamente ad Aquilonia (Av), e sottoscritto da oltre trenta firmatari (tra gli altri, Franco Farinelli, Vinicio Capossela, Franco Arminio, Vito Teti, Franco La Cecla, Michele Citoni). L’appello chiede di salvare l’ultimo lotto ancora esistente del primo insediamento post sisma 1930 del Comune di Aquilonia, rappresentato da un nucleo di sei casette antisismiche costruite per ospitare in via temporanea gli sfollati del terremoto cosiddetto “del Vulture”. Del resto i cittadini conservano un forte legame affettivo con quelle pietre e non mancano i progetti di riuso . Si tratta, si legge nell’appello di “scrivere collettivamente, in un piccolo paese, una nuova storia che possa essere d’esempio per tutti i territori fragili…”
COMITATO CIVICO PALAZZINE BENE COMUNE
 

AGENDA

ROMA. IL CLIMA SI CAMBIA IN CUCINA

FIRENZE. PER NON DIMENTICARE MOR DIOP E SAMB MODOU

BARI. PESSIMA IKEA: PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ #WETOOGETHER!

ORVIETO. LE ARANCE BIO SOLIDALI DI SOS ROSARNO

 

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