Un articolo della BBC Mundo qualifica come «epidemia» le lesioni oculari di oltre 200 persone in Cile causate dalla repressione feroce scatenata dal governo di Sebastian Piñera contro il popolo cileno che si ribella al neoliberismo selvaggio arrivato nel paese con la dittatura fascista del generale Pinochet e mai più andato via. Le accuse sono sostenute da un rapporto redatto dal Colegio Médico de Chile.
Il rapporto parla di una vera e propria «epidemia» di manifestanti colpiti agli occhi da pallottole di gomma sparate intenzionalmente al volto dalle forze di sicurezza cilene. Si tratta di un triste record nella storia del Cile, ma non ha precedenti nel mondo. Di questi feriti circa il 30% viene soccorso con «il bulbo oculare esploso, quindi non c’è possibilità di recupero visivo in quell’occhio».
Il presidente di Sochiof, Dennis Cortés, ha parlato alla Commissione per i Diritti Umani e ha fornito maggiori dettagli sulle vittime e ha indicato che oltre l’85% sono uomini e che hanno una media di 30 anni.
«Quando ne parliamo a livello internazionale, facendo una revisione esaustiva del numero di casi di pazienti che hanno perso un bulbo oculare a causa dell’uso di armi non letali, il numero è anche molto allarmante e purtroppo guidiamo questa tristemente questa classifica», ha affermato Cortés.
Sia l’Istituto nazionale per i diritti umani (NHRI) di Amnesty International che COLMED hanno chiesto al governo cileno di vietare l’uso di armi antisommossa da parte della polizia. Tuttavia, tutto ciò che hanno ottenuto è che il direttore di polizia, il generale Mario Rozas, ha annunciato domenica scorsa un uso “limitato” di questo tipo di armi combinato con una videocamera installata nei caschi degli agenti.
Così, lunedì, il ministro cileno della salute Jaime Mañalich ha annunciato un programma completo di riparazione oculare per fornire assistenza gratuita alle «vittime di violenza politica», a cui verranno offerte protesi e cure psicologiche.
Da parte sua, la Procura Nazionale ha riferito che sono state avviate 1.089 indagini penali, il 70% delle quali contro membri delle forze dell’ordine, “per accuse di violenza istituzionale” durante le ultime tre settimane di rivolte in Cile, che sono già partite oltre 3.200 feriti tra civili e polizia.
I ricercatori dell’Università della California, della Emory University e di altre agenzie sanitarie negli Stati Uniti, hanno analizzato le informazioni raccolte tra il 1990 e il 2017 in sette regioni del pianeta, comprese le aree più conflittuali del mondo, come Israele e i territori Palestinesi, Irlanda del Nord e Asia del Sud.
E si è concluso che i casi del Cile rappresentano quasi il 70% del numero totale di vittime di lesioni agli occhi causate da proiettili di gomma tra il 1990 e il 2017 in tutto il mondo.
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— Agence France-Presse (@AFPespanol) November 16, 2019
Fonte: BBC – RT