In queste ore la Regione Lazio sta decidendo se tagliare il 40% dell’area dell’Ex Snia dalle tutele del Monumento Naturale lasciandola maggiormente a rischio di operazioni speculative e interessi cementizi che comprometterebbero l’opera di rinaturalizzazione in corso dovuta alla presenza del lago e all’area selvatica e ruderale attorno.
La lotta ai cambiamenti climatici globali passa attraverso le battaglie ambientali locali. Invia il testo che segue a questi indirizzi:
presidente@regione.lazio.it,
assagricolturaeambiente@regione.lazio.it,
asscasaurbanisticaerifiuti@regione.lazio.it
Al Presidente della Regione Lazio
Nicola Zingaretti
All’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio
Enrica Onorati
All’Assessore all’Urbanistica della Regione Lazio
Massimiliano Valeriani
Con la presente chiedo al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e ai suoi Assessori, di approvare il Decreto istitutivo del Monumento Naturale “Lago ex SNIA – Viscosa” per tutta l’area della ex fabbrica affinché sia garantita la salvaguardia dell’ambiente e degli animali presenti nell’area del lago a testimonianza della straordinaria ricchezza ecosistemica lì sviluppatasi, come il “Martin Pescatore”, il “Falco Pellegrino” e la “Sgarza Ciuffetto” specie ornitiche di particolare pregio tutelate dalla Direttiva “Uccelli” 2009/147/CE.
Per la tutela di queste specie e a garanzia dell’arricchimento della biodiversità che ne richiama la presenza e ne consente la nidificazione, chiedo di includere nel perimetro di tutela proposto dal Decreto il 40% dell’ExSnia lasciato fuori ed in particolare le aree ruderali nelle quali è accertata la presenza di habitat di importanza comunitaria di cui alla Dir.UE “Habitat” 92/43 che ospitano le formazioni di Thero-Brachypodietea riferite all’habitat 6220*; così come le formazioni di Pinus halepensis riferite all’habitat 9540 sede di nidificazione per il Falco Pellegrino e per numerose comunità di Chirotteri (Hypsugo savii, Pipistrellus kuhlii, P.pipistrellus e P.pygmaeus) “particolarmente protette” dalla Convenzione di Berna e inserite all’All.IV Dir.UE 92/43-.
Nelle maggiori capitali europee si investono milioni di euro per creare spazi di verde naturale a forte vocazione ambientale: nell’area dell’ex fabbrica Snia, grazie alla presenza del Lago, la rinaturalizzazione è avvenuta spontaneamente, senza alcuno stanziamento economico e con un immediato impatto positivo per l’ambiente cittadino. Una risposta prodigiosa per il contesto urbanistico nel quale si è sviluppata, tra i più inquinati e cementificati di Roma.
Affinché questo processo venga salvaguardato a beneficio di tutta la città,
CHIEDO DI ISTITUIRE IL MONUMENTO NATURALE PER TUTTA L’AREA DELL’EX SNIA
Roma, 11 dicembre 2019