Italia Nostra Castelli Romani si schiera contro nuova edificazione a Santa Palomba

Appello di Italia Nostra Lazio al presidente regionale Nicola Zingaretti per soluzioni sulle problematiche che il Comune di Roma riversa nel suo hinterland

La sezione Castelli Romani di Italia Nostra manifesta il suo aperto dissenso in merito all’incombente realizzazione del print “S. Palomba” nel territorio del Comune di Roma (IX Municipio) ma confinante con i comuni limitrofi dei Castelli Romani come, soprattutto, in particolare, di Albano Laziale.
Si tratta di un nuovo quartiere con 1.000 nuovi alloggi il cui impatto non potrà non ricadere pesantemente sui comuni limitrofi per quanto riguarda l’uso dei servizi ed il sistema delle infrastrutture che, in base anche alla stessa testimonianza delle istituzioni locali, non sono affatto adeguati e preparati a sopportare il nuovo incombente impatto.

Oltretutto occorre stigmatizzare anche il fatto che le stesse istituzioni locali non sono state neppure coinvolte nella conferenza dei servizi lasciando dunque trapelare un vulnus procedurale in questa vicenda. Si prefigura una sorta di nuovo quartiere “ghetto” ben lontano da Roma, con inevitabile importante consumo di un suolo in parte agricolo e che ha visto anche rilevanti ritrovamenti archeologici avvenuti in passato (resti della Via Sacra, villa di Sorano ecc.).

Siamo da sempre convinti che occorra innanzitutto edificare partendo dalla ristrutturazione di immobili e capannoni fatiscenti che sono già molto numerosi anche a Roma stessa e che quindi occorra evitare di provocare altro consumo inutile di suolo il quale è ormai divenuto un bene prezioso che non può più essere sacrificato al cemento. Riteniamo inaccettabile che il peso dei gravi ed endemici problemi dei quali soffre Roma da sempre venga “scaricato” sui comuni limitrofi quali, in particolare, quelli dei Castelli Romani, soprattutto per quanto riguarda il problema dello smaltimento dei rifiuti con il pericolo connesso che si utilizzino siti localizzati nel loro territorio, finendo col deturpare un paesaggio ancora in parte ameno e godibile, con conseguenze nefaste anche per la salubrità dell’ambiente circostante.

Esigiamo che Roma sappia risolvere la propria emergenza rifiuti nel suo stesso territorio.
Il presidente del Consiglio Regionale Lazio di Italia Nostra Franco Medici commenta: “Varie comunicazioni ci arrivano dalle sezioni della provincia di Roma, e non solo, riguardo il fatto che Roma capitale e la sua amministrazione non riescono a risolvere i loro problemi all’ interno del comune amministrato. Chiediamo, pertanto, alla Presidenza della Regione Lazio di trovare soluzioni riguardo le diverse problematiche che ci vengono segnalate e che riguardano essenzialmente: lo smaltimento dei rifiuti, l’approvvigionamento di acqua potabile e la richiesta di nuova edificazione”.

13 Dicembre 2019

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