Questa notte l’Iran ha attaccato con decine di missili balistici due basi aeree irachene che ospitano le truppe statunitensi, in risposta all’assassinio di Soleimani.
Il presidente iraniano Hasan Rohani ha dichiarato che Washington potrebbe aver “tagliato” la mano del generale Qasem Soleimani, ma in risposta agli Stati Uniti sarà amputata la gamba nella regione, riferisce l’agenzia iraniana Fars.
Il presidente iraniano ha rilasciato queste dichiarazioni poche ore dopo che il paese persiano ha attaccato due basi aeree irachene che ospitano truppe statunitensi, in risposta all’assassinio di Soleimani. Le guardie rivoluzionarie iraniane hanno dichiarato che l’operazione ‘Martire Soleimani’ mirava alla “la base del terrorismo americano e delle forze di invasione”.
Ha anche minacciato di attaccare gli alleati di Washington nella regione, in particolare Kuwait, Bahrain, Arabia Saudita, Giordania e Israele, se gli Stati Uniti intraprendono un’azione aggressiva.
Diversi media iraniani hanno affermato che circa 80 persone sarebbero morte dopo questi attacchi, mentre le stratture militari statunitensi. Sono stati “gravemente danneggiate”. Hanno anche indicato che Teheran ha altri 100 obiettivi pronti se Washington decide di intraprendere qualche azione di ritorsione.
Dopo gli attacchi, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato: “Va tutto bene!”, annunciando che si sta valutando il danno causato dagli attacchi. “Abbiamo l’esercito più potente e meglio equipaggiato del mondo!”, si è vantato sul suo account Twitter il presidente degli Stati Uniti.