L’aspirante candidato alla presidenza degli Stati Uniti, il democratico Bernie Sanders denuncia nuovamente l’alleanza di Washington con il regime “omicida” dell’Arabia Saudita e definisce l’attuale governo israeliano “razzista”
“Per anni abbiamo amato l’Arabia Saudita, il nostro meraviglioso alleato; l’unico problema è che le persone che gestiscono quel paese sono assassini e criminali”, ha dichiarato ieri il candidato democratico in un’intervista alla rete televisiva CNN.
Il favorito dell’ala democratica nei sondaggi ha anche rimproverato gli ottimi rapporti tra la Casa Bianca e il principe ereditario saudita, Muhamad bin Salman Al Saud, che ha descritto come “un dittatore multimilionario”.
Sanders ha anche criticato le enormi spese del governo degli Stati Uniti nelle infinite guerre che ha avviato e alimentato nella regione dell’Asia occidentale.
Di fatto, nonostante la preoccupazione internazionale per i crimini contro l’umanità perpetrati quotidianamente dagli Al Saud e dai loro alleati nello Yemen, Trump difende i legami con Riyad e il suo principe ereditario saudita, per i milioni di dollari spesi dalla monarchia araba negli acquisti di armi dal paese nordamericano.
Riguardo a Israele, Sanders ha fatto una distinzione tra stare “con il popolo israeliano” e sostenere i “governi razzisti di destra che attualmente esistono in Israele”.
Quando una persona dal pubblico ha posto la domanda “Come saranno le relazioni USA-Israele sotto la tua amministrazione?” Sanders ha risposto: “Stare con il popolo israeliano ed essere per la pace in Medio Oriente non significa che dobbiamo sostenere i governi razzisti di destra che attualmente esistono in Israele”. La sua risposta ha suscitato entusiasti applausi da parte del pubblico.
.@BernieSanders on #CNNTownHall: “To be for the Israeli people and to be for peace in the Middle East does not mean that we have to support right wing racist governments that currently exist in Israel… pic.twitter.com/L3tqrt3pcE
— People for Bernie (@People4Bernie) February 19, 2020