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Dalla Cordigliera andina all’Amazzonia, il Perù è uno dei dieci paesi del mondo con il maggior tasso di bio-diversità. Chi specula sul virus lo sta trasformando legalmente in uno Stato di polizia minerario. La terza puntata di una grande inchiesta internazionale |
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Ci sono voluti ben 32 anni della sua esistenza perché Samah, giovane vedova, potesse scoprire che l’acqua del mare ha lo stesso sapore salato delle sue lacrime. Come lei, molte altre centinaia di palestinesi della Cisgiordania hanno visto, per la prima volta nella loro vita, qualche settimana fa le onde di una spiaggia. È quella di Jaffa, uno dei porti più antichi del mondo, oggi inglobato dall’espansione urbana di Tel Aviv. Quei palestinesi sono stati lasciati entrare “illegalmente” nella loro terra attraverso un passaggio nel muro dell’apartheid. Sulle ragioni di questa sorprendente “generosità” da parte delle autorità israeliane, ci sono molte e diverse ipotesi (Zeitun riporta qui quella argomentata da Shir Hever Nadia e Nasser-Najjab su MiddleEastEye). Quel sembra però purtroppo certo è che essa precede di poco una nuova ampia offensiva di guerra contro Gaza. Qui vi proponiamo, comunque, lo straordinario racconto (e le meravigliose immagini) di quella prima volta sulla spiaggia per tante persone che ha fatto Dareen Tatour, poetessa, fotografa e film-maker, cittadina israeliana della minoranza palestinese, condannata a tre anni di detenzione per aver scritto e fatto circolare una poesia: “Resist, My People, Resist Them”. Una testimonianza molto emozionante e davvero imperdibile per chi ha voglia di capire davvero quel che quasi mai le parole sono capaci di raccontare della tragedia che si consuma ogni giorno nella terra più amata |
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«Considerato “naturale” per la donna, tanto il generare la vita quanto averne cura (allevarla, crescerla, sostenerla materialmente e psicologicamente senza limiti di tempo) – scrive Lea Melandri – sembra impossibile pensare che la maternità riservi ostacoli, ripensamenti, ambivalenze inaspettate per la donna…». Viviana, Gioele e una quotidianità che si dà per scontata |
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Quarant’anni fa moriva Basaglia. Tutto è stato scritto, troppo è stato dimenticato |
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Centocinquanta anni fa nasceva Maria Montessori. Ha portato grandi rivoluzioni nel campo dell’educazione (a cominciare dal suo “aiutami a fare da solo”) perché era capace di grandi visioni. Già nel 1936 quando il mondo stava per precipitare nella catastrofe della seconda guerra mondiale, sosteneva come non avessero più ragione di esistere le singole nazioni con i loro confini |
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Ci sono almeno due cose da non fare a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico: usare l’espressione distanziamento sociale e parlare di programmi da recuperare. Tra quelle da fare? Immaginare e sperimentare una scuola fuori dalle aule: visitare fabbriche, fare lezione nei cortili e nei parchi, imparare a fare il pane in un forno, fare un giornale con e per il territorio… Già, “un territorio che va conosciuto, amato, coccolato, protetto – scrivono Maristella Borlenghi e Roberto Lovattini, insegnanti – e che ci dà la possibilità di tanti lavori interdisciplinari” |
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Verso il 26 settembre di Priorità alla Scuola |
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Possiamo pensare la scuola come luogo di stupore e pensiero critico |
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Benvenuti ovunque, testata interna a Comune, dedicata al migrare e all’affermazione della libertà di movimento, è curata con la Rete dei Comuni Solidali. È possibile iscriversi alla Newsletter di Benvenuti ovunque cliccando qui |
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Abbiamo bisogno di un immaginario comune, di una cosmovisione |
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La guerra a bassa intensità contro gli zapatisti vicina a un cambio di passo |
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