Questa è davvero bella. Neanche 48 ore dalla vittoria elettorale e il nuovo assessore alla sanità pugliese Luigi Lopalco getta la maschera.
Sulla Stampa di oggi infatti afferma che per risolvere il problema delle liste di attesa bisognerà aumentare “i tetti di spesa per la sanità privata”. Che tradotto significa dare più soldi al privato.
Capito?
Mica finanziare il pubblico, ma il privato. E questo perché “tutti vorremmo che il pubblico facesse tutto.. ma poi c’è la realtà”.
Una realtà fatta di stringenti vincoli di spesa, nel rispetto dei quali sei obbligato a fare una scelta: una banale operazione aritmetica secondo cui se aumenti i finanziamenti al privato devi, inevitabilmente, sotto-finanziare il pubblico.
Un provvedimento su cui, dice sempre Lopalco, bisogna ragionare “senza pregiudizi ideologici”. La solita frase usata sistematicamente da decenni da chi vuol far passare le peggiori porcate liberiste.
Ma lui lo dice – e ci tiene a specificarlo – “da uomo di sinistra”.
Come sempre d’altronde.
Perché la macelleria sociale se la fai con addosso il grembiule rosso gli schizzi di sangue si notano meno.
Auguri a tutti i pugliesi che si sono mobilitati in massa per sostenere la primavera pugliese, difendere la sanità pubblica e la Regione dall’assalto dei barbari fascisti… E oggi si ritrovano uno che, manco il tempo di insediarsi, e già se ne esce con le stesse proposte che farebbe un Fitto qualunque.
Morale, siete degli inguaribili goggioni. Oppure siete complici. Decidete voi.
di Antonio Di Siena